Nel 2018 chiudemmo l'anno con un orologio particolare, ed uno dei più interessanti tra i modelli commemorativi dei 280 anni di Jaquet Droz. Sebbene non sia la realizzazione più preziosa lanciata dal marchio in quell'occasione, lo Skelet–One ha inaugurato un capitolo inedito, le cui soluzioni, come anticipammo all'epoca, avrebbero fatto da laboratorio alle attuali collezioni e costituito la base per future sperimentazioni. Non ci sbagliavamo, basterebbe dare uno sguardo al rotore di carica di un Jaquet Droz Grande Seconde Chronograph Ivory Enamel Limited Edition per averne una conferma.
Sull'onda del successo del primo Grande Seconde Skelet–One, Jaquet Droz prosegue l'allargamento di gamma, ripetendo evidentemente quanto fatto con successo con l'attuale collezione Grande Seconde, e presenta due nuove varianti che estendono la collezione più avantgarde che la prestigiosa manifattura di automi abbia mai introdotto in epoca moderna. Il “Time to Move” virtuale dell'alto di gamma del Gruppo Swatch ci consente di togliere il velo sul nuovo Jaquet Droz Grande Seconde Skelet–One in oro rosso e, prima assoluta per il marchio, la versione in ceramica al plasma. Nel primo caso, la referenza J003523241 introduce la seconda variante di cassa in oro rosso, la cui personalità cambia rispetto alla versione originale: i classici numeri romani sono sostituiti da spessi indici a bastone applicati in oro rosso. E' una scelta non banale, perché segna dal mio punto di vista la strada intrapresa dalla collezione Skelet–One, che lascia al più tradizionale Grande Seconde il ruolo di grande classico del marchio, per giocare quello di outsider, destinato ad attrarre un cliente diverso, o semplicemente chi voglia un Jaquet Droz diverso da un Dual Time Silver, ad esempio. La nuova versione in ceramica al plasma ne è l'esempio perfetto. Non è inedita, nel senso che abbiamo imparato a conoscere questo materiale sui marchi cugini di Jaquet Droz nell'alto di gamma, ma si sposa particolarmente bene con l'architettura di uno Skelet–One: la sua formula unisce leggerezza, tolleranza, resistenza ai graffi proprie della ceramica, ad un affascinante effetto lucido tipico di un metallo dal colore grigio scuro. I designer di Jaquet Droz hanno scelto un accoppiamento a due toni, associando il bianco al nero-grigio. Indici, lancette e rotore scheletrato in oro bianco 18 carati sostituiscono gli equivalenti dell'oro rosso scelto sulla versione con cassa in oro. Se abbiamo un'idea di come rendano oro rosso, o ceramica, sulla cassa di un Grande Seconde Skelet–One, sarebbe interessante scoprire quanto prima come la ceramica al plasma renda su uno Skelet–One, la cui architettura scheletrata si presta bene ad esercizi del genere, come già mostrato proprio dalla versione in ceramica. Infine, la versione in oro monta un cinturino in alligatore grigio, quella in ceramica al plasma uno in tessuto grigio. A parità di architettura e calibro, un dettaglio costruttivo non trascurabile separa le due versioni: 0,5mm di differenza sul diametro cassa (41mm per l'oro e 41,5mm per la ceramica). E' presto per esprimere valutazioni complete, ma conosciamo a fondo lo Skelet–One e non ci ha mai deluso finora; in attesa di provarli, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale di Jaquet Droz: https://www.jaquet-droz.com/(Photo credit: courtesy of Jaquet Droz)
Gaetano C @Horbiter®