Hamilton Jazzmaster Thinline

Hamilton Jazzmaster Thinline, la recensione

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L’ultima volta che abbiamo scritto di un Jazzmaster di Hamilton è stato nel 2016. Ho scritto al tempo di un modello molto particolare, il Jazzmaster Face 2 Face II Auto Chrono, cioè la seconda versione del Jazzmaster più complicato mai realizzato, un prodotto flagship con cassa reversibile e forma ellittica. Insomma, non esattamente il Jazzmaster più familiare. L’ultimo Hamilton classico, sulle pagine di Horbiter®, è stato invece Hamilton IntraMatic 68 Chrono.

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Due mesi dopo le evoluzioni della Red Bull Air Race a Cannes, torniamo a parlare di Hamilton e, per la prima volta, del suo Jazzmaster più classico, il Thin Line, l’eroe della collezione come lo è un Khaki Field Meccanico per la collezione Khaki od un Hamilton Khaki Navy Frogman 46 tra i diver. Sembrerà un caso, ma più ci avviciniamo all’estate e meno parliamo di orologio subacquei. Torneremo presto a farlo, ma è vero che un tre sfere slim con data ha più stagioni di un subacqueo e tra queste è inclusa l’estate.

Sottilissimo e con strap intercambiabile

Con il Jazzmaster Thinline, Hamilton ha sviluppato una collezione tendenzialmente neutra (intesa come adattabile, non priva di personalità). Il Thinline è un tre sfere business casual, aggettivo necessario perché Hamilton tendenzialmente non indugia in un classicismo spinto ma conserva attentamente le sue origini americane. Hamilton Jazzmaster Thinline è un automatico con data realizzato in quattro versioni di quadrante e con un intelligente dispositivo per sostituire rapidamente il cinturino, una opzione che è esplosa nella seconda metà del 2017 e su cui Hamilton è stato uno dei primi marchi a puntare.

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Due quadranti scuri, uno blu notte e l’altro grigio ardesia, si accompagnano a due chiari, il primo color bronzo ed il secondo color champagne, e possono combinarsi secondo i propri gusti con quattro diversi cinturini in pelle. I designer di Hamilton hanno inserito, all’interno del cinturino e nella zona di attacco alle anse, una minuscola leva (non la sentirete mai al polso) che consente di sganciare con un dito il cinturino dalla cassa. Si chiama EasyClick.

La cassa del Jazzmaster ha una caratteristica che la rende unica

Non è la dimensione ad identificare facilmente la cassa di un Thinline tra i tanti tre sfere sul mercato ma la forma delle anse che non appaiono come in un sol pezzo con la cassa, ma sembrano piuttosto saldate alla cassa stessa. Un piccolo gradino tra ansa e cassa, nella zona di attacco laterale, dà esattamente questa sensazione ed è uno degli elementi distintivi della collezione Jazzmaster.

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Anche gli indici sul quadrante hanno una geometria non comune perché, pur ispirandosi agli indici degli anni 50, hanno infine uno stile che simula in forma allungata il logo a forma di H di Hamilton. Il Jazzmaster Thinline è in sintesi un orologio che richiama gli orologi della seconda metà del ‘900 ma quelli americani piuttosto che i super classici europei.

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E’ questa la ragione per cui definisco il Jazzmaster Thinline un orologio business casual piuttosto che un classico da sera. I quadranti sono bombati ai lati come il vetro zaffiro al fine di regalare un sano effetto vintage. Un punto di preferenza va ai due quadranti bronzo e champagne, semplicemente eccezionali come resa estetica, un punto in meno va invece a tutti per la presenza della data che, seppur ben inserita e dissimulata al 6, stona sempre un po’ in un contesto di ispirazione classica.

Calibro, prezzo e scelta

Il 2892A2 è un calibro storico di ETA, un inarrestabile movimento automatico con 42h di riserva di carica, perfetto per un Jazzmaster Thinline. Quale versione scegliere? Considerando che la vera differenza la fanno i quadranti, visto che il cinturino è intercambiabile e non è necessariamente un elemento di scelta, io opterei per uno dei due quadranti chiari: sia la versione con quadrante in bronzo che quella con quadrante champagne sono i più luminosi della collezione.

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La tonalità di colore che continuamente cambia con l’inclinazione della luce li rende i due più interessanti, a meno di non cercare l’understatement a tutti i costi e scegliere quindi una delle due varianti scure. Il prezzo di un Jazzmaster Thinline? 795€ ed è questa la forza del marchio, che ha nell’Italia il primo mercato al mondo. Un prezzo così, con un nome come Hamilton, è semplicemente inarrivabile.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram –  Gaetano Cimmino

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