Partecipare ad eventi come la Red Bull Air Race è un privilegio oltre che un grande divertimento. Che siate appassionati di aeronautica o meno, si tratta senza dubbio di uno degli eventi più originali che ci siano, merito del genio istrionico di Dietrich Mateschitz e della sua capacità di portare l’esperienza sportiva ad un livello superiore, che si parli di sport consolidati (Formula 1) o discipline relativamente recenti come la Air Race. Il circuito mondiale del Red Bull Air Race ha come time-keeper ufficiale il marchio Hamilton, che ha un suo team di gara e condivide con Red Bull lo stesso spirito pionieristico ed ha l’aviazione nel suo DNA.
Il circuito Red Bull Air Race prevede 8 tappe nell’arco del 2018, che toccheranno quasi tutti i continenti: si è partiti a febbraio ad Abu Dhabi e si finirà ad ottobre ad Indianapolis; altre due gare si aggiungeranno a breve a questo calendario. Un fenomeno che cresce ed una formula sportiva vincente: quella di piloti che eseguono manovre al limite dello stallo su un circuito lungo 6km, impiegando un tempo medio inferiore ad un minuto.
Lo scorso weekend è toccato a Cannes ed alla “Croisette” ospitare la tappa europea in un campo di gara posizionato sul mare a pochi metri dal bagnasciuga, in una posizione estremamente favorevole per poter godere delle evoluzioni di questi assi del manubrio. Piloti che compiono evoluzioni su aerei monoelica e motore boxer dal peso di circa 700kg.
Una posizione, quella che avevamo al Lido Vega Luna, privilegiata e che, come molti hanno potuto sperimentare, si è dimostrata perfetta per la nostra diretta Instagram più emozionante di sempre in cui sembrava di toccare gli aerei con un dito.
A sugellare questa esperienza ha contribuito a fine giornata l’a evoluzione della Patrouille de France, l’equivalente transalpino delle nostre Frecce Tricolori, che ha compiuto più di un passaggio sulla città coprendo il cielo azzurro di una scia blu, bianca e rossa.
Se siete interessati ad eventi del genere e, credetemi, vale la pena viverli in diretta live, vi invitiamo ad iscrivervi al nostro canale, perché la nostra partecipazione ad eventi del genere sarà sempre più attiva. L’ingresso della zona dedicata alla Air Race, sulla Croisette, rappresentava l’ingresso nel mondo Red Bull ed Hamilton.
Sulla sinistra faceva bella mostra una vettura di Formula 1 della scuderia austriaca e sulla destra lo stand Hamilton esponeva tutte le collezioni del marchio dedicate, quest’anno più che mai, al mondo dell’aviazione ed al cronometraggio sportivo come è testimoniato dalla realizzazione di un cronografo al quarzo, quindi estremamente preciso, l’Hamilton Khaki Pilot Chrono Quartz, che i piloti ambasciatori del team Hamilton portavano al polso durante le evoluzioni tra i pali.
Plurale e non più singolare perché a Nicolas Ivanoff, storico ambasciatore di Hamilton, si sono aggiunti quest’anno lo spagnolo Juan Velarde, il canadese Pete McLeod e l’italiano Dario Costa, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare e cenare la domenica sera, dove ci ha raccontato aneddoti ed allenamenti di un pilota professionista dell’Air Race, aspetto quest’ultimo che mi ha ricordato l’allenamento cui è sottoposto un pilota di Formula 1.
Dotato di calibro al quarzo con cronografo, l’Hamilton Khaki Pilot Chrono Quartz ha cassa da 44mm e ed architettura a tre contatori con i registri dei 60 secondi, dei 30 minuti crono e della misurazione del decimo di secondo disposti a V.
Quadrante color argento con indici tipo sandwich e numeri arabi stampati completano il pacchetto di caratteristiche base di questo crono dedicato che porta il logo Red Bull inciso sul fondello. La prova di un impegno allargato del marchio Hamilton.
In nostra compagnia anche un solo tempo ed una versione particolare dell’Hamilton Khaki Aviation Pilot Day Date Auto, presentato a Baselworld 2018, che ha la cassa in acciaio trattata PVD dal diametro di 42mm e distanza tra le anse di 20mm, una proporzione pressocchè perfetta per un orologio che vanta tra le sue caratteristiche una luminosità al buio (e quindi una leggibilità) eccezionale ed una cassa con un vago colore marrone scuro.
Cassa che accentua, insieme al cinturino in suede marrone, lo spirito da orologio da aviatore vintage senza arrivare alle dimensioni oversize di alcuni modelli sul mercato (cui si è aggiunto quest’anno il bellissimo Khaki Field 50mm).
In questa tre giorni mi sono divertito a girare per Cannes al mattino fotografando entrambi gli orologi in una città che è famosa per il Festival del Cinema tanto quanto per i “trompe l’oeil” che ornano gli edifici storici della città, rendendola un posto affascinante ed una location camaleontica, proprio come ha dimostrato l’evento organizzato da Red Bull ed Hamilton.
L’unico rammarico? Non aver vinto l’estrazione per partecipare ad un giro su un aereo biposto in compagnia di uno dei piloti dell’Air Race, una esperienza che spero di coronare al più presto da amante dell’aeronautica e della velocità, portando magari con me una GoPro per testimoniare le evoluzioni. In sintesi, un ringraziamento va ad Hamilton per l’organizzazione fantastica, dalla scelta dell’albergo, l’Hotel Radisson Blue da cui si può godere di una vista a 360° su tutta la città ed il lungomare e per l’entusiasmo che tutto il team europeo ha messo nella realizzazione dell’evento, un entusiasmo non scontato e, soprattutto, trascinante.
(Photo credit: property of Red Bull Content Pool, Horbiter®'s proprietary photo-shooting)
Gaetano C @Horbiter-R
