La differenza principale tra un orologio tradizionale ed uno double face? Hai a prima vista la strana sensazione di aver comprato un complicato, qualcosa in più di un solo orologio. Se siete appassionati di meccanica, complicazioni e cronografi, l’Hamilton Jazzmaster Face to Face è tra i più originali e forse meno conosciuti cronografi reversibili ed in edizione limitata che possa offrire il mercato. Il primo, presentato nel 2013, è stata una delle proposte più stravaganti mai fatte da Hamilton, uno di quegli esempi in cui ti chiedono di pensare “out of the box” e disegnare come potrebbe essere Hamilton se non volesse necessariamente ogni giorno assomigliare ad un Khaki.
Vedremo se la nuova versione sarà in grado di replicare questo potenziale successo, ma è certo che Hamilton abbia preferito per la seconda edizione del Jazzmaster più estremo una soluzione più tradizionale rispetto al primo esperimento. Il movimento unico e la disposizione a tre contatori, non decentrata, lo mantiene in un ambito più rassicurante, mentre il contatore dei secondi continui, trasparente, ed i due dischi di giorno e data coperti da un vetro fumé, lo avvicinano idealmente al quadrante di un movimento scheletrato.
La lancetta dei secondi crono centrali è visibile su entrambi i quadranti e dà comunque la sensazione di avere due movimenti accoppiati, anche se sul secondo lato è visibile, e non potrebbe essere diversamente, esclusivamente il rotore del calibro. Quella lancetta è di colore scuro sul quadrante principale ed è azzurra come la scala pulsometrica incisa sul vetro dall’altro lato, la prima di tre che includono anche una scala tachimetrica ed una telemetrica. Credo che Hamilton abbia voluto generalmente richiamare il quadrante di un cronografo automatico Jazzmaster creando un maggior family-feeling ed uno stile più rassicurante rispetto alla prima versione. Quello che andrebbe fatto per prendere in seria considerazione l’acquisto di un Face 2 Face II è la prova del sistema basculante che consente di mettere una delle due facce a contatto con il vostro polso. Se vi piacciono gli orologi dalla doppia personalità, eclettici, che offrono due diverse opzioni, sebbene la seconda sia prevalentemente una misurazione basata sulla sola lancetta cronografica, dovreste provarne almeno una volta il sistema basculante: è solido, si sgancia con un pollice e si incastra alla perfezione alla fine dei 180 gradi, davvero un bel lavoro di micromeccanica e di finitura da parte di Hamilton. Una volta ruotato, a meno delle scale e delle possibilità di misurazione, sembra però di portare al polso l’orologio al contrario e questo ne riduce un po’ il fascino rispetto al primo, originale Face 2 Face, le cui due anime (crono e solo tempo) lo rendono ancora il più interessante. A circa 4000€ (3895 Franchi Svizzeri) l’Hamilton Jazzmaster Face 2 Face II è l’unica proposta nella fascia di ingresso tra gli orologi reversibili. Divertente, ben fatto, con una cassa dalla costruzione complessa e per questo anche affascinante, è l’orologio che prenderei in considerazione per riempire il mio watch-roll di orologi reversibili ed in serie limitata o numerata che comprende, al momento, un classico Monaco Sixty–Nine.(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)
Gaetano C @Horbiter®