Il Christophe Claret Allegro, la recensione completa

Il Christophe Claret Allegro, la recensione

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È sempre piacevole iniziare un giorno di festa scrivendo un articolo su un Christophe Claret come oggi, 20 giugno, in un bar del centro di Milano. Ogni volta che esce una sua novità, non sai mai in anticipo quale diavoleria meccanica abbia mai inventato ma sei certo che sarà interessante: è un marchio indipendente, di alta orologeria, con una superlativa mente alle spalle. L’effetto “sorpresa” rispetto ad un classico marchio industriale è garantito.

Dopo aver stupito il mondo con creazioni eccezionali sia per capacità di ingegno che per una visione dell’orologeria assolutamente originale, da moderno Leonardo Da Vinci, Christophe Claret sta lentamente portando l’attenzione sulla visione che ha dell’alta orologeria classica (lo fa in realtà già da tempo con la collezione Traditional) applicando il più possibile concetti, soluzioni e materiali applicate alle creazioni più estreme.

Christophe Claret Allegro (continua nei nomi l’ispirazione di Christophe alla lirica italiana) è probabilmente il miglior esempio di come avvicinare l’appassionato che conosce la manifattura ma trova certe sue creazioni esteticamente o concettualmente troppo forti. Sembra quasi che io stia involontariamente sminuendo questa collezione prima ancora di parlarne perchè quando sei abituato all’esclusività di un Poker, di un Margot o di un Aventicum, parlare di una ripetizione minuti con funzione GMT è come aprire un mondo in cui ti vengono in mente all’istante almeno 50 marchi.
C’è tanta eccezionalità anche in un Christophe Claret Allegro, è solo meno “visibile”. Il vetro zaffiro fumè ha ad esempio una precisa funzione: far vedere i due dischi della grande data (che si attiva mediante il pulsante ad ore 2) e, soprattutto, i ponti sovrapposti in stile Carlo X, un omaggio alla storia dell’alta orologeria. Ad ore 6 è completamente tagliato su una parte ben precisa del movimento: il meccanismo della ripetizione minuti con gong cattedrale. La qualità del suono, è noto, rappresenta il terreno di sfida dei più grandi maestri di orologeria da quando questa complicazione esiste: Christophe ha brevettato una soluzione per ridurre la vibrazione di ciascun gong e darle così un suono ancora più puro (andrebbe fatto un paragone con altre ripetizioni minuti per verificarlo ma, considerata la passione che ha per la musica e la sua nota attenzione maniacale per i dettagli, c’è da crederci).

Il movimento è sulla carta un calibro a carica manuale da 3Hz ma questo numero da solo dice poco, le vere caratteristiche da sottolineare sono altre: il bariletto gestito da un’unica molla e la ruota del bilanciere con le viti a testa svasata, che assicurano un rapporto inerzia/peso quasi perfetto, una aerodinamica migliore ed una più facile regolazione. Il movimento ha la funzione GMT in un quadrante ad ore 3 che si attiva mediante un pulsante ad ore 4. L’Allegro sembra a prima vista un cronografo a due contatori ed è forse stato l’obiettivo del maestro: il Christophe Claret Allegro conferma la mia prima impressione, è la creazione del marchio più vicina a quella sottile linea che separa l’orologeria classica dall’alta orologeria della manifattura (superfluo dire che tutti i componenti dell’Allegro sono realizzati in-house).

Per finire, la cassa: è l’inconfondibile cassa a due materiali (oro rosso o bianco e titanio trattato PVD da 45mm) con anse allungate e curvate ed il movimento in battuta sul vetro zaffiro trasparente (praticamente a filo) a darle un consistente effetto monolitico. Un plauso per la scelta delle viti di fissaggio, assolutamente originali ed un dettaglio importante, che contribuiscono a distinguere questa ripetizione minuti ad esempio da tutte le più classiche realizzazioni sul tema. E per il logo che in realtà è sottilmente presente ovunque non solo ad ore 12, il motivo è richiamato sugli indici in oro, ma anche sulla godronatura della corona e, soprattutto, sulla slitta della ripetizione minuti. Il prezzo di ciascuno dei 20 Christophe Claret Allegro che la manifattura realizzerà? 268000 Franchi Svizzeri.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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