Una cosa è certa: Christophe Claret è un appassionato di gioco d’azzardo!Ma è anche un genio della meccanica perché ha inserito all’interno di un suo orologio, il terzo della serie dopo il 21 Black Jack ed il Baccarà, l’equivalente di un tavolo da gioco di Texas Hold’em. Il Christophe Claret Poker è un orologio ultracomplicato che racchiude al suo interno 52 carte da gioco e le regole del poker per tre giocatori più il banco.
Poggiatelo su un tavolo di panno verde e premete il tasto ad ore 9. Azionerete una molla che muove quattro dischi concentrici montati su cuscinetti a sfere in ceramica o rubino, sui cui sono montate le carte da gioco: il meccanismo all’interno del Christophe Claret prende vita e mescola le carte. Una volta arrestatosi, le carte vengono posizionate nelle finestrelle ad ore 6, 10:30 e 2:30, ma rese invisibili da tre finestrelle a persiana.
Parte il Texas Hold’em e diamo per scontato che siate dei giocatori: il pulsante ad ore 10 mostra il FLOP, tre carte sulla sinistra del quadrante, quello ad ore 8 il TURN alla prima pressione, il RIVER alla seconda, entrambi sul lato destro del quadrante. Nella migliore tradizione dell’alta orologeria meccanica, genio e tradizione coesistono perché Christophe Claret ha dato un’anima musicale al suo Poker, accompagnando ogni operazione con un timbro cattedrale.
Il quadrante è un disco nero opaco traforato a forma di carte da gioco, le lancette in rubino e titanio e le ore sono segnate sulla lunetta. Se pensate che sia “tutto qui” vi sbagliate; come sempre sono i dettagli, quelli che non vi aspettate, a fare la differenza: se soffiate sul vetro zaffiro del Christophe Claret Poker, compare una pin-up! Se poi ruotate l’orologio sul fondo cassa trasparente ecco l’ultimo colpo di scena: questo orologio può essere usato anche come roulette.
Per realizzare tanta meraviglia sono necessari ben 655 componenti che, tramite due bariletti di carica, garantiscono ben 3 giorni di riserva di marcia. Il movimento, superfluo dirlo, è di manifattura: Christophe Claret è un maestro orologiaio che tuttora, pur dopo aver fondato il suo marchio, viene spesso coinvolto da altre maison nella realizzazione di movimenti dalla meccanica ultra complicata. Un capolavoro di micro ingegneria meccanica e di purezza estetica, realizzato in oro bianco, rosa o titanio con rivestimento PVD.
(Photo credit: Christophe Claret)
Gaetano C. @Horbiter®