Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1

Il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1, la recensione

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Con l’avvicinarsi dell’estate, l’acquisto di un orologio subacqueo è in cima alla lista dei desideri. Seiko vanta una collezione infinita di subacquei: al quarzo, ad energia solare più una vasta gamma di meccanici con range di prezzo da 300€ a 6000€ circa, con i suoi Prospex HiBeat. L’ultimo in ordine di tempo, che abbiamo potuto ammirare a Baselworld 2018, è il Seiko Prospex 1968 Automatic Diver’s Re-creation Limited Edition SLA025 con calibro HiBeat e lucidatura zaratsu ereditata dalla sorella maggiore Grand Seiko.

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K

Seiko Prospex, la linea di orologi professionali di Seiko che include gli orologi progettati per immersioni professionali, ha al suo interno alcuni modelli poco conosciuti e per certi versi non presenti più nei listini del marchio.

La nostra passione per il marchio giapponese ed i suoi subacquei.

Se devo elencare uno dei pregi di Horbiter®, riconosco quello di aver fatto scoprire al pubblico italiano il marchio Seiko (ed il marchio Orient) e tutte le sue collezioni sportive, e di aver raccontato in dettaglio modelli e collezioni come mai nessuno ha fatto finora; gli italiani non hanno ancora piena consapevolezza di cosa sia un Grand Seiko od alcuni modelli della linea Prospex, molti dei quali non sono importati in Italia (iniziano ad esserlo finalmente).

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K sei

La collezione PROSPEX, il cui nome è la crasi di Professional Specification, è una pagina consistente della storia moderna di Seiko ed è ormai un marchio nel marchio.

Collezionare Seiko Prospex.

Alcuni suoi modelli sono dei “collectors’ piece” e rappresentano un ottimo investimento per il futuro (date uno sguardo ad esempio al Seiko Prospex Silver Sumo Limited Edition SPB029 od al Seiko Prospex Green Sumo SPB031) ma l’aspetto che colpisce di più è che se consideri Prospex in Italia parlavi in passato fondamentalmente del modelli con tecnologia Kinetic, (trovate il nostro articolo da Baselworld 2014 a questo link) mentre se digitate Prospex su Google in altri paesi, potreste rimanere stupiti dal volume di articoli ed immagini che compaiono. Generalmente la collezione Prospex ha tre pilastri: il classico “diver’s watch” con cassa d’acciaio, i top di gamma con cassa monoblocco ed i Tuna, come il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K.

Il soprannome “Tuna” è stato assegnato dagli americani che sono i più grandi estimatori ed utilizzatori dei Prospex. Si chiamano così perchè hanno una cassa dalla costruzione molto particolare (a forma di scatoletta di tonno) in cui la carrure è costituita da un anello esterno di protezione contro gli urti, accoppiato alla parte centrale; una guarnizione ad L tra lunetta e cassa che Seiko ha brevettato molti anni fa e che costituisce ormai un suo marchio di fabbrica, garantisce la perfetta impermeabilità all’acqua ed ai gas durante le immersioni in saturazione. Un esempio perfetto di come un requisito tecnico si sia trasformato in un elemento di design distintivo.

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K due

La gamma dei Seiko Prospex Tuna è quindi vastissima e negli ultimi anni si è allargata a dismisura. Varia inoltre in modo incredibile da mercato a mercato, e con una ampiezza di gamma che a volte quasi disorienta. Un modello top di gamma è ad esempio il Seiko Prospex Tuna 1000m SBDX014 che ho fotografato durante il mio tour di Baselworld 2015, con un prezzo posizionato tra i 3000 € ed i 4000 €, ma la gamma dei Tuna spazia come detto da cifre a due zeri fino a quelle a tre zeri, se siete alla ricerca di qualche serie limitata ormai non più in vendita.

Un modo intelligente per entrare in possesso di un subacqueo certificato ISO a meno di 500€.

Il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1 è uno dei Prospex Tuna più “accessibili” dell’intera collezione. Come tutti i diver di Seiko è certificato ISO 6425, il rigido standard di progettazione che rende l’orologio molto più vicino ad un orologio-strumento che ad un “easy diver“. In Europa, sono due i marchi che hanno in gamma un ISO 6425: GirardPerregaux con il suo splendido Sea Hawk ( qui il nostro articolo) e Cartier con il suo bellissimo Calibre de Cartier Diver (che trovate invece qui), cui si è aggiunta Panerai.

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K quattro

Il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1, sebbene sia certificato per le immersioni in saturazione, non ha bisogno di alcuna valvola di espulsione dell’elio, perché la cassa è così ben sigillata che le piccole particelle di elio non entrano nella cassa. Una caratteristica che non si limita solo a questo modello che ha un rating fino a 200m ma a tutti gli altri Seiko Tuna ed ai Seiko Prospex con cassa monoblocco (Marine Master, Prospex HiBeat).

La valvola per l’espulsione dell’elio non è quindi una scelta tecnica obbligata, anche se realizzare un ISO non vuol dire automaticamente escluderla: il Bulova Sea King 1000m è un chiaro esempio di un orologio subacqueo certificato ISO 6425 accoppiato ad una valvola automatica per l’espulsione dell’elio.

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K tre

La cassa a doppia C è fissata tramite tre viti a brugola ed il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1 è in assoluto il mio primo Tuna (per ora l’unico dal momento che aspetto l’arrivo, a luglio, del Green Marine Master presentato a Baselworld 2018); in questo caso è in acciaio ma la cosa che colpisce di più è la lavorazione della cassa, apparentemente semplice ma ricca di dettagli, angoli vivi e svasature, ed al modo con cui si accoppia alla lunetta girevole da 120 scatti (sono praticamente a filo senza mai toccarsi), un piacere per i sensi perché riconosceresti tatto e sound anche ad occhi chiusi.

Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K sette

Il quadrante sostituisce i classici indici a bicchiere con indici a bastone; è uno di quei dettagli che lo rendono, insieme alla cassa in acciaio, uno dei Tuna più trasversali mai realizzati ed infatti il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1 è uno dei Tuna più apprezzati in generale. Seiko usa per indici e sfere un materiale luminescente proprietario denominato Lumibrite. Al di là dei lumen che produce, perché solo una prova comparativa potrebbe indicare chi è il migliore, ciò che colpisce è la uniformità della luminescenza, senza alcuna zona di vuoto o differenza tra un indice e l’altro.

Il calibro Seiko 4R36.

E’ un calibro automatico, il 4R36, interamente di manifattura: ha frequenza di 3Hz, possibilità di essere caricato manualmente e funzione Hack Seconds (è possibile regolarlo al secondo perché la sfera di blocca quando si estrae la corona in posizione 2) ed una precisione stimata tra –35 e +45 secondi al giorno in un range di temperature tra 5°C e 35°C. E’ lo stesso calibro che monta ad esempio il Seiko Turtle PADI Special Edition SRPA21K1 e quindi tutta la gamma dei Seiko Turtle.

Considerazioni finali.

Il Seiko Prospex Baby Tuna SRP639K1 è disponibile esclusivamente con cinturino in gomma da diver professionista, sarà perfetto sopra la muta ma è piuttosto duro al polso. Ciò implica che la prima cosa da fare è cercare una strap aftermarket che consenta di allargarne la possibilità di utilizzo e renderlo più confortevole. Negli Stati Uniti viene spesso utilizzato un bracciale after-market in acciaio che ne allarga incredibilmente lo spettro di utilizzo. Nel frattempo mi godo il mio primo Tuna. Pagato circa 450$, su Amazon e con garanzia ufficiale, è uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

4 Comments

  1. Ciao Matteo,

    grazie dei complimenti, ci mettiamo molta passione negli articoli. Strano a dirsi, ma un amico mi ha telefonato ieri per dirmi che non riesce a trovarlo in rete, io gli ho consigliato di provare a cercarlo su Amazon. Credo non sia più prodotto e, dato l’eccezionale rapporto qualità-prezzo, sia difficile anche da trovare ma mi sembra strano perché non si tratta di una serie limitata e Seiko è un grosso produttore.

    Ne ho trovato uno su Ebay qui:
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    https://www.ebay.it/p/Seiko-analog-Sport-Mens-Automatic-Watch-SRP639K1/14003309232?iid=202296934773&_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIC.MBE%26ao%3D2%26asc%3D20140620074313%26meid%3D8cf27e3b06534e4caa30f51fdc99a8d0%26pid%3D100011%26rk%3D4%26rkt%3D12%26sd%3D132059516673%26itm%3D202296934773&_trksid=p2047675.c100011.m1850

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    Ed un altro sempre su Ebay qui:
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    https://www.ebay.it/itm/SEIKO-SRP639K1-PROSPEX-200-m-AUTOMATIK-SEA-AIR-DIVER-TAUCHERUHR-HERRENUHR/323209821435?_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIC.MBE%26ao%3D2%26asc%3D20140620074313%26meid%3Dd04cdade468b4ec2a18b52708da24110%26pid%3D100011%26rk%3D6%26rkt%3D12%26sd%3D132059516673%26itm%3D323209821435&_trksid=p2047675.c100011.m1850
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    Entrambi usati, nuovo credo sia difficile da trovare ormai.
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    Sui siti ufficiali non lo trovi più. In Italia non è mai stato venduto ufficialmente.
    PS perdona i trattini, ma non cattura gli spazi e volevo evidenziarti le URL. Stiamo modificando per farli comparire.
    Ciao
    Gaetano

  2. Innanzitutto i miei complimenti per le recensioni di Horbiter che ritengo molto professionali ed esaustive.
    Una domanda molto banale: ma il Tuna SRP639K1 di questo articolo è un prodotto attualmente in vendita? Lo chiedo perchè non ho trovato riscontri su Amazon (nuovo) e sul sito Seiko faccio molta difficoltà a trovarlo. Quale potrebbe essere la via migliore per un’acquisto dall’italia?

  3. Ciao Stefano
    grazie del commento, dei complimenti e dei suggerimenti che mi spingono ad approfondire ulteriormente.
    Sull’argomento c’è poca informazione e, soprattutto, poca chiarezza. La tua osservazione mi spinge a chiedere ulteriori dettagli ai costruttori che in alcuni casi, come questo, li indicano come “air diver’s” in altri, come per la review del mio Orient Diver, parlano di “He-Gas Diver’s”.
    Attenzione che Seiko parla in modo equivalente di “Air tightness” (e non di “Gas tightness”) e contemporaneamente di “Helium impermeability” e ciò potrebbe creare misleading.

    Gaetano

  4. Salve,
    non conoscevo “horbiter”, sito in cui sono – per cosi’ dire – inciampato facendo una ricerca sul marchio TCM. Sono rimasto sinceramente colpito dalla semplice razionalita’ delle prove e delle presentazioni. Un qualcosa che non si trova assolutamente sulle pubblicazioni del settore che di solito mostrano o ignoranza o nozionismo spicciolo…e poi ci si cruccia della crisi nera dell’editoria…basta farsi delle semplici domande per aver le risposte…
    Ho notato poi una certa attenzione alla certificazione ISO…un argomento che da almeno 10 anni cerco di diffondere ed ancora una volta son rimasto piacevolmente colpito da questa rivista web.
    Detto questo, purtroppo noto delle imprecisioni: questo orologio e’ si certificato diver secondo standard ISO ma solo per miscele a base di aria e non di heliox o trimix…quindi le considerazioni sulla valvola per l’elio (seppur corrette nella deduzione della sua non necessita’ ed – aggiungo- inutilita’ anzi dannosita’) sono non attinenti.
    L’altra cosa che venuta alla mi attenzione e’ la supposta certificazione del GP e del Cartier, vicenda a me gia’ nota (esiste un analoga dichiarazione di Panerai per un orologio assolutamente non certifcabile ISO) e che ha destato profondissime perplessita’ su certe pratiche commerciali. Mi spiego: entrambi gli orologi non hanno i requisiti minimi di costruzione per un diver certificabile e mi domando quindi a quale titotolo se ne dichiara la conformita’. Certamente non basta superare i test previsti (cosa, per carita’, degna di nota viste le prestazioni di certi blasonatissimi diver non certificati) ma devono essere rispettate anche i requisiti di costruzione. Entrambi tali supposti diver sono privi della ghiera con indicazioni complete della scala sessagesimale ed inoltre come (banale) conseguenza non hanno scale interne ed esterne dei minuti coordinati, qundi incertificabili secondo normativa. Mi domando quindi chi ha certificato tali diver (se si e’ usato un ente terzo) o su quali basi ne e’ stata dichiarata la conformita’ (se la certificazione e’ in house).

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