La incredibile storia del Rolex Air–King Double Nine o Rolex Doppio Nove, se preferite, è stata svelata in esclusiva da Watchfinder, la piattaforma leader al mondo nella compravendita di orologi di lusso, entrata quasi un anno fa esatto nella sfera del Gruppo Richemont. Cosa si nasconde dietro quella sigla e perché questa storia è così interessante?
Tutto è iniziato con un video, uno dei tanti che Watchfinder pubblica periodicamente attraverso il suo canale YouTube per promuovere gli orologi che vende e, soprattutto, guidare gli appassionati all'acquisto dell'orologio giusto per l'appassionato. Da questo punto di vista vanta una linea editoriale a sostegno della parte di e-commerce che lo avvicina più ad un magazine di lusso che ad una tradizionale piattaforma di compravendita. E' un loro elemento distintivo. Questa politica si è rivelata vincente anche in questo caso, un modo originale ed interessante per promuovere un Rolex standard, considerato (almeno in Italia) il Paperino tra i moderni Rolex Oystersteel, sicuramente non è così popolare come un Rolex Pepsi, un Rolex Batman od un Rolex Daytona. Il racconto è supportato dalle (eccezionali) riprese realizzate dal team di produzione di Watchfinder e dal loro stile nel raccontare gli orologi, davvero molto professionale. Sono iscritto da tempo al loro canale e, come tanti, ricevo periodicamente le notifiche relative ad ogni nuovo contenuto video. Il video ha un titolo enigmatico e racconta una storia misteriosa, invitando gli spettatori a scoprirne il significato: esiste al mondo un Rolex Air–King 116900 dotato di una coppia di indici uguali (due numeri nove) al posto della classica coppia tre e nove. Un caso isolato? Sembrerebbe di sì. Piuttosto, come è stato possibile che Rolex abbia commesso un errore del genere? Per dovere di cronaca, nel video non viene citata la fonte, lo story-teller di Watchfinder punta l'attenzione su come si sia potuta verificare una cosa del genere in un contesto industriale che, in termini di processi, è estremamente robusto. Rolex è in assoluto una delle aziende più rigorose e con un tasso di qualità di prodotto che parla da solo (un errore del genere non incide in alcun modo sulla qualità, intesa come affidabilità). Rolex è inoltre una manifattura integrata, che realizza tutto al suo interno ed ha il totale controllo su ogni piccola fase dell'assemblaggio di un orologio. Tranne che in questo caso evidentemente. Nessuno, all'interno del ciclo produttivo, si è accorto dell'”errore”, neanche il rivenditore ed il proprietario dell'orologio, a quanto si apprende, nel momento in cui lo ha acquistato. Si è trovato però tra le mani un oggetto unico, un Rolex Air–King più raro di un Rolex Daytona Patrizzi, degno dell'esclusività di un Gronchi Rosa. Caso o intento? E' possibile che proprio nessuno se ne sia mai accorto? Il dubbio è lecito, considerando la bravura di Rolex nell'alimentare continuamente il suo mito. Ma è una speculazione, neanche una ipotesi. La verità non la sapremo mai, una cosa è certa però: l'Air–King, che non è mai stato l'Oyster più ambito e nella attuale versione è ancora meno desiderato che in passato, da Paperino è diventato Paperone. A Watchfinder il merito di aver condiviso una storia originale che ha già alimentato la caccia al potenziale possessore di quest'unico Air–King: dove si trova e chi possiede l'Air–King Double Nine?(Photo credit: courtesy of Watchfinder, Horbiter®'s proprietary)
Gaetano C @Horbiter®