Rado Star Prize 2017, il recap dell'evento milanese

Rado Star Prize 2017, il recap dell’evento milanese

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Nessun marchio di orologeria ha più attinenza con il concetto moderno di design di quanto ne abbia Rado. Lo stile minimalista, l’attenzione per le tendenze, la cultura dei materiali innovativi sono alla base della visione del marchio di Legnau, precursore in orologeria di gran parte delle innovazioni cui attingono a piene mani tutti i moderni marchi. Rado è a buon titolo quello che marchi come Artemide, Lema rappresentano nel mondo dell’arredamento o ciò che un Wally rappresenta tra gli yacht di lusso. Non è un caso che Rado sia un marchio trasversale, protagonista indiscusso di eventi come il Salone del Mobile che coinvolgono il design a 360 gradi ed offrono una quantità di eventi e di stimoli a tutti coloro che ruotano intorno a questo universo.

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Il Rado Star Prize è il contributo di Rado allo sviluppo del design in orologeria come soggetto che prende spunto da settori affini, altrimenti detta “cross-fertilizzazione” come ha dichiarato ai nostri microfoni Andrea Caputo, VP Marketing del marchio che ha nobilitato la ceramica nel mondo industriale e ne ha favorito sviluppo e diffusione.
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Favorire la cross-fertilizzazione vuol dire essere filantropi ed aiutare giovani talenti ad esprimersi con progetti sul futuro della nostra società, come è successo ai 40 giovani provenienti da tre diverse aree di design dell’Istituto Marangoni, il think-tank del design internazionale, con sede a Milano e con il quale Rado è legato da progetti comuni.
A questi giovani è stato chiesto di immaginare il futuro tra 100 anni esatti e tre di loro sono arrivati alla finale, tenutasi nella sede dell’Istituto il giorno 6 aprile in cui il pubblico ha potuto ammirare dal vivo i loro progetti. La mostra, intitolata “2117 – The world of Fashion & Design in 100 years”, ha avuto ospiti e speaker importanti.
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Al Rado Star Prize 2017 sono intervenuti, tra gli speaker, Massimo Zanatta, Direttore di Istituto Marangoni Design, Giulio Cappellini, Direttore della Giuria e Art Director di Cappellini Milano, Hakim El Kadiri, Responsabile Sviluppo prodotto di Rado, Paolo Meroni e Livia Peraldo Matton, rispettivamente membro della Higher Education Academy di Marangoni e Direttore Responsabile di Elle Decor Italia. Di questo gruppo di personalità ha fatto parte anche la trend forecaster Lidewij Edelkoort, i cui libri e le cui lecture, proprio come quella tenuta a Via Cerva, anticipano i trend mondiali sulle tendenze e vengono studiati da tantissime aziende di tutto il mondo con l’obiettivo di sviluppare in anticipo le proprie strategie di brand e prodotto.
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Probabilmente l’ospite più illustre di questa competizione che ha visto la giovane Mijal Lebel vincere l’ambito premio, per la categoria Best Interior Design, con il suo progetto di “Tessuto cellulare” capace di crescere e riprodurre se stesso. Mijal ha vinto 5.000€ ed un orologio Rado, in particolare un Rado True Thinline, uno dei migliori esempi di design “hyper-minimal” come amo definirlo.
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Durante l’esposizione, all’interno della sede che ha ospitato il Rado Star Prize 2017, alcune collezioni iconiche del marchio ed esempi tangibili del lavoro che Rado porta avanti da tempo assieme a diversi designer internazionali con collaborazioni che hanno dato vita ad orologi originali ed avantgarde, come ha raccontato Andrea Caputo nella nostra video intervista e come aveva avuto modo di anticiparci durante i giorni di Baselworld 2017.
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Orologi come il Rado True Phospho, risultato della partnership con lo studio svizzero di design Big Game od il Rado True Stratum, frutto della matita del designer austriaco Rainer Mutsch, oggetti più che semplici orologi con cui Rado intende segnare pietre miliari nel mondo del design e della comunicazione, non solo in quello dell’orologeria.

Rado-True-Stratum

Il Rado Star Prize 2017 è stato un enorme successo di pubblico ed un’interessante esperienza per Horbiter®, che allarga i suoi orizzonti ad esperienze e progetti che non si limitano solo alla orologeria in senso stretto e che ci vedranno sempre più impegnati nel prossimo futuro.

(Photo and Video credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

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