In un’epoca in cui i marchi dell’orologeria lottano per uscire da una crisi che sembra essere alle spalle almeno a giudicare dai risultati consolidati della prima metà del 2017, c’è un marchio che ha attraversato la tempesta con una certa sicurezza e senza cambiare di un grado la rotta impostata: questo marchio è Panerai.

Si potrà discutere del design, non è pensato per piacere a tutti e, per quanto mi riguarda, del proliferare di referenze e collezioni, ma non ho mai sentito alcuno dubitare per un istante della identità e riconoscibilitá del marchio. Quando, un sabato mattina, entri in boutique a Milano e scopri tre nuove referenze in edizione limitata e con un nuovo quadrante verde, capisci qual è la forza di orologi Panerai.

Mentre molti marchi continuano a proporre il quadrante blu come opzione, alla spasmodica ricerca dell’ennesima variante di pantone per non incappare in quello scelto dal competitor, il verde militare che Panerai ha introdotto è una novità assoluta o quasi.

Anche Oris ha lanciato una versione con quadrante verde del suo Diver’s Sixty Five in passato ma modello e posizionamento sono diversi da quelli di orologi Panerai, il suo verde è lucido e non opaco ed Oris, che adoro per quello che ha fatto e sta facendo, non ha il pedigree vintage “militare” che può vantare il marchio italiano, che ha in realtà alcuni anni fa lanciato questo colore nella prima versione del Panerai Submersible Bronzo.

Panerai ha scelto tre referenze di attuale produzione per introdurre tre nuovi modelli, disponibili esclusivamente nelle boutique del marchio, su base rispettivamente Radiomir, Radiomir 1940 e Luminor 1950. Quest’ultimo, che non rappresenta uno dei miei Panerai preferiti, è invece quello che preferisco dei tre e spiegherò il perché nei miei commenti alla fine dell’articolo.

PANERAI Radiomir 8 Days Titanio 45mm PAM00735

Il Panerai Radiomir 8 Days Titanio 45mm PAM00735 è l’alter ego della referenza 746. Il Radiomir a carica manuale nella sua forma originale in un diametro più accessibile dei 47mm di referenza come il Radiomir California 424 o 425.

Non sono tanti i Radiomir ed i Panerai in titanio, la sola lavorazione della lega sui piccoli volumi prodotti dal marchio ne alza generalmente il prezzo rispetto al modello in acciaio. La più grande differenza rispetto alla versione in acciaio è la cassa satinata con la lunetta completamente lucida, il vetro piatto e la lente magnificatrice inserita ad ore tre.

Rispetto ad un 47mm, il calibro a carica manuale P2002 raggiunge ben 8 giorni di riserva di carica grazie all’utilizzo di tre bariletti, un risultato che sottolineo spesso quando scrivo di questo movimento perché unisce la carica manuale ad una lunghissima riserva di carica, per altro ben visibile lato fondello.

Un’eccellente alternativa per gusto e prestazioni ai migliori calibri automatici che offre tutto il tempo necessario per ricordarsi di ricaricarlo. Panerai ha sostanzialmente modificato il quadrante e sostituito il cinturino in alligatore con uno in pelle di vitello dotato di impunture ecru e logo “OP” stampato a caldo. Una variazione eccellente sul tema originale, continua però a non convincermi invece la data con lente magnificatrice.

Panerai Radiomir 1940 3 Days Acciaio 47mm PAM00736

Il Radiomir 1940 è la collezione cui va il merito di aver lanciato alcuni tra i quadranti storici più affascinanti di Panerai. La referenza 662 del 2016, in edizione limitata, è una di queste ed è superata, per bellezza, dalla referenza 690, uno dei Panerai in assoluto più belli e l’interpretazione del quadrante blu secondo Panerai: finitura soleil su quadrante sandwich, indici beige e nessuna data. Dal mio punto di vista il marchio fiorentino ha realizzato con il PAM 690 il Radiomir perfetto.

Operazione che ripropone con il Panerai Radiomir 3 Days Acciaio 47mm PAM00736. Seppur in edizione non limitata, il PAM690 non è così facile da trovare e supera oggi il suo prezzo consigliato. Lo stesso c’è da aspettarsi con la referenza 736. L’unica domanda che mi faccio è: perché indulgere con la data su un quadrante così lineare eliminando così il numero “3“?

I Radiomir 1940 senza data sono in assoluto tra i più amati dai collezionisti Panerai ed i più fedeli alla referenza originale, la 6154, detto anche “Egiziano Piccolo“. Al suo interno, il calibro a carica manuale P3000 da 3 giorni di carica e lo stesso cinturino montato sulla ref.735. Prezzo di listino: 9200$.

Panerai Luminor 1950 Chrono Monopulsante 8 Days GMT Titanio 44mm PAM00737

Se si esclude il gmt-pam-578-titanio-recensione-foto-prezzo/" target="_self" rel="noopener">Panerai Lo Scienziato Luminor 1950 Tourbillon GMT PAM00578 Titanio, il nuovo Panerai Luminor 1950 Chrono Monopulsante 8 Days GMT Titanio 44mm PAM00737 è il Panerai complicato più “accessibile” a riempire l’editoriale del nostro magazine ed è un orologio che mi ha portato a dare maggiore considerazione ai complicati di Panerai; intendo dal punto di vista estetico, poiché si staccano dalla tradizione storica del marchio ed hanno richiesto da parte mia un processo di comprensione ed apprezzamento più lungo del previsto.

Il calibro P2004 ripropone una delle complicazioni rare in alta orologeria, il crono monopulsante, in cui con tutte le operazioni di start-stop-arresto sono gestite tramite un unico pulsante, posizionato qui ad ore 8, posizione perfetta se indossate l’orologio sul vostro polso sinistro. La costruzione dei calibri di manifattura Panerai è perfettamente rispettata anche in questo caso: i ponti che nascondono il movimento lasciano in vista la ruota a colonne del cronografo ed il ponte del bilanciere a doppio attacco per garantire maggiore rigidezza.

Lo stesso bilanciere può essere arrestato, in fase di regolazione, per consentire la perfetta sincronizzazione (al secondo) dell’ora con un orario di riferimento. Sono 8 i giorni di carica (ritengo senza usare il crono in modo continuativo) per questo complicato con cassa in titanio e vetro bombato che dà un immenso gusto (ed un inaspettato comfort) appena chiuso al polso. Per regalarsi un Panerai Luminor 1950 Chrono Monopulsante 8 Days GMT Titanio 44mm PAM00737 occorrono 18100$.

Considerazioni Finali

Le tre referenze sono ricercatissime, per poter realizzare il photo-shooting completo abbiamo dovuto aspettare che la boutique facesse refurbishment di due di esse. Sul mio podio virtuale al terzo posto va il Radiomir perché questa versione è quella che meno ricorda un Panerai vintage e poi perché nel confronto con il Radiomir 1940 quest’ ultimo vince per appeal e pulizia del quadrante, sebbene continui a non capire la necessità di introdurre la data.

La cassa del 1940 con le anse integrate è perfettamente proporzionata. Il Radiomir 1940 è quindi al secondo posto. Non c’è dubbio che il Monopulsante sia il mio preferito: se osservo il primo Monopulsante realizzato da Panerai su base Luminor 1950 ovvero lo stesso orologio che ha fatto da base per la 737, ho avuto l’impressione che il marchio avesse esagerato, in gergo industriale si definisce “over design” perché un Panerai deve essere semplice e fedele alla tradizione.

Eppure il mix tra cassa in titanio, quadrante verde e indici in SuperLuminova® beige è di un calore eccezionale. Sembra che ogni singola parte della complicazione sia perfettamente visibile ed abbia qui uno standing altrove assente. Il calibro del 737 è davvero unico, è un movimento di manifattura con 8 giorni di carica ed a carica manuale, un “unicum” nel panorama delle manifatture di calibri. Quando lo indossi è evidente e la cassa in titanio fa da contraltare alla consistenza del calibro, quindi è leggero ma non troppo a patto di avere un polso di almeno 20cm di diametro come il mio.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®