Laureus F1 Charity Night: Lewis Hamilton ambasciatore IWC

Laureus F1 Charity Night: l’incontro con Lewis Hamilton ambasciatore IWC

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La scorsa domenica gli equilibri in Formula 1 sono mutati: Lewis Hamilton non ha solo stravinto il Gran Premio d’Italia, ma la Mercedes ha dato un doppio jab alla Ferrari in casa, da cui il Cavallino Rampante dovrà subito riprendersi. Il pilota inglese è entrato nella storia superando Michael Schumacher in cima alla classifica dei piloti con il maggior numero di pole position nella storia, portando il suo carnet a 69 partenze al palo. Considerando la sua giovane età e la sua estrema velocità c’è da aspettarsi che raggiunga facilmente il record delle 100 pole position. Gran talento il campione inglese capace di una velocità sul giro secco in qualifica che vantavano pochissimi campioni, tra cui il suo idolo, Ayrton Senna.

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Il weekend di Formula 1 è iniziato però il giovedì sera con un evento di beneficenza che unisce storicamente MercedesBenz, IWC, la Fondazione Laureus e il campione inglese. Organizzata dalla divisione italiana, Laureus Italia Onlus, la F1 Charity Night tenutasi al teatro Vetra di Milano ha coinvolto non solo grandi personaggi dello sport ed ambasciatori della Fondazione, nuovi e storici, ma è stata l’occasione per toccare con mano i progetti che Laureus Italia Onlus porta avanti nel nostro Paese, esperienze toccanti e progetti di riscatto sociale a Milano, Roma e Napoli.

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Moltissimi i progetti che Laureus Italia ha già portato a compimento con successo ed altrettanti in corso di realizzazione, sostenuti da aste benefiche che, in occasione della serata alla vigilia del Gran Premio di Monza, ha visto protagonisti oggetti di grande valore collezionistico e includevano, tra gli orologi, un esemplare unico del Big Pilot’s Watch Calendario Perpetuo, con quadrante e cinturino dello stesso blu di Laureus.

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In questo contesto Lewis Hamilton ha portato il suo contributo di ambasciatore Laureus che unisce a quello di ambasciatore Unicef e, prima di salire sul palco, ci ha concesso una breve intervista nel backstage. Un’intervista in cui ho ripercorso con lui gli anni in cui ha guidato la vettura del suo idolo Ayrton (trovate a questo link il video originale) e gli ho chiesto se non preferisse tornare ad una F1 analogica, in cui le capacità del pilota risaltavano maggiormente su quelle del mezzo meccanico.

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A Lewis piacerebbe, ma è evidente che le attuali vetture di Formula 1 non rappresentano un mondo separato dalle vetture di serie come accadeva in passato, ma sono il frutto di un scambio di know-how che, complice il forte processo di ibridizzazione della gamma della Stella, per la prima volta, vede il fondamentale contributo della ricerca nella produzione di serie. Come tutti i veri piloti ama la guida pura, quella che fa rima con la tecnica del punta-tacco di cui il più grande esempio in rete resta quello in cui Ayrton prova la Honda NSX sul circuito giapponese di Suzuka.

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L’ultima domanda è stata un chiaro riferimento alla sua grande passione per le due ruote, ed alla sua visita (molto probabilmente posticipata dopo gli ultimi eventi che hanno riguardato Rossi) che lo porteranno a visitare il Ranch di Valentino Rossi. Resterà però solo un divertimento e non il desiderio di entrare, come ha fatto ad esempio Michael, in un mondo che richiede tanta esperienza per andar forte ed un avvicinamento alla tecnica di guida che va iniziato in tenera età.

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L’intervista ha preceduto una serata in cui lo chef Oldani ha cucinato per i presenti utilizzando la Smart Forfood, esemplare unico battuto all’asta ed equipaggiato con una mini cucina completa da viaggio, mentre alcuni maestri orologiai di IWC intrattenevano gli ospiti durante l’aperitivo che ha preceduto la cena.

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Un’esperienza che ha toccato le corde della coscienza e mi ha fatto vedere cosa Laureus stia concretamente realizzando in ambito sociale in Italia e come ne stia misurando l’impatto sociale (si chiama SROI ed a valutarlo sarà un pool di docenti della Bocconi), una serata di gala in cui ho avuto la possibilità di incontrare un grandissimo campione e di avvicinarmi a quella F1 che ho da bambino visto più volte in compagnia di mio padre dagli spalti. Un evento di portata unica che ha visto l’orologeria grande protagonista, per cui ringrazio IWC dell’invito e della grande opportunità di incontrare il campione delle Frecce d’Argento.

(Photo credit: Horbiter’s proprietary photo-shooting by Karin Vettorel)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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