Ecco una breve storia dell'orologio con numeri romani.

Breve storia dell’orologio con numeri romani

moser heritage perpetual moon

Vi siete mai chiesti da dove provenga la scelta di indicare i numeri romani o nr romani sul quadrante di un orologio? Largamente utilizzati nelle meridiane, i nr romani sono tra i più amati dagli appassionati di orologeria ed il sistema di numerazione romano è la soluzione preferita su tourbillon, ripetizione minuti e classiche complicazioni dell’alta orologeria, mentre gli orologi sportivi utilizzano maggiormente i numeri arabi o, come nel caso degli orologi subacquei professionali, grandi indici applicati luminosi. I nr romani rappresentano un modo di eseguire i calcoli in maniera semplice, immediata e facilmente comprensibile da qualunque fascia sociale, in un’epoca in cui il livello medio di istruzione richiedeva un sistema semplice per eseguire i calcoli e favorire il commercio. L’anno 2020 in nr romani, ad esempio, si esprime con una formula piuttosto sintetica ed elegante: MMXX.

Da dove è nata la simbologia dei nr romani?

Il sistema di numerazione romano ha origine dall’intaglio di tacche su materiali: la I rappresentava un intaglio, la II due intagli e così via, il numero cinque è rappresentato dalla lettera V che indicherebbe una mano aperta (cinque dita), mentre il numero dieci si indica con la lettera X, ossia due mani aperte in posizione speculare. Interessante, vero?

audemars piguet millenary hand-wound

La genesi dei nr romani ha un forte valore simbolico. Il numero cinque ed i suoi multipli, per semplicità di interpretazione, hanno tutti simboli dedicati, e per i numeri romani inferiori a dieci si utilizza la logica sottrattiva. Il caso del numero quattro è singolare, perchè può esprimersi sia con il numero romano IIII, secondo la logica additiva, che con il numero romano IV, secondo la logica sottrattiva. Un caso particolare che ha una sua spiegazione e viene utilizzato in modo ambivalente anche oggi su orologi da polso, orologi di lusso e campanili.

cartier rotonde de cartier astromysterieux 1

Se osserviamo ad esempio il quadrante di un orologio classico, penso ad un Cartier Santos, appartenente ad un marchio che usa la numerazione romana come elemento distintivo del design dei suoi orologi, il numero romano quattro è scritto secondo la logica additiva, è quindi espresso con un IIII, viceversa alcuni marchi lo scrivono usando la logica sottrattiva, ed è quindi scritto come IV. Nel mondo romano, l’utilizzo del nr romano quattro secondo la logica additiva era dovuto alla cultura politeista, perché il nr romano IV rappresentava le iniziali del dio Giove (IVPPITER), che non si voleva in alcun modo offendere. Generalmente, i nr romani espressi con formula additiva erano di più facile utilizzo da parte della popolazione meno colta che, come detto, non aveva dimestichezza con le basi del calcolo matematico.

peace tower clock

Successivamente, dal Medioevo in poi, il numero romano IV ha progressivamente sostituito il numero romano IIII sui quadranti degli orologi di chiese, cattedrali e monumenti. Il quadrante del Big Ben di Londra riporta infatti il numero IV, come il Kremlin Clock di Mosca. Non mancano però le eccezioni, come nel caso della Peace Tower di Ottawa (foto di John Talbot di Ottawa, Canada – Peace Tower Clock, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3788284) in cui il sistema di nr romani prevede l’adozione del numero romano IIII.

L’utilizzo dei nr romani sugli orologi da polso.

I nr romani espressi secondo la formula additiva, che avevano un tempo motivo di esistere anche per ridurre, con buona probabilità, il costo degli stampi per realizzarli, sono preferiti dalla maggioranza dei marchi di orologi perché garantiscono a prima vista maggiore equilibrio estetico ed una apparente simmetria del quadrante.

cartier drive de cartier

Se si osserva infatti il quadrante a nr romani di un Drive de Cartier, si nota che può essere idealmente suddiviso in tre terzi: dal numero romano I al numero romano IIII, dal numero romano V al numero romano VIII, ed infine dal numero IX al numero romano XII.

cartier santos de cartier skeleton

Questa semplice regola è secondo me riuscita quando i nr romani sono di dimensione importante, proprio come sugli orologi Cartier, ma non tutti i marchi hanno scelto questa strada.

moser heritage perpetual moon

Moser utilizza il numero romano IV sugli orologi della linea Heritage, in particolare sugli Heritage Perpetual, Moon e Tourbillon, ed ha trovato un equilibrio formale non così diverso da quello che ha ottenuto Cartier con il quadrante suddiviso in terzi.

Un ottimo esempio di orologio con nr romani.

Se dovessi citare uno dei migliori esempi di applicazione moderna del sistema di numerazione con nr romani, penserei al Rolex DayDate Anniversary, con il quale Rolex ha introdotto una interpretazione moderna, equilibrata ma fortemente geometrica degli indici applicati.

rolex day date 40 228238 yellow gold

Il marchio ha utilizzato i nr romani secondo la numerazione additiva per creare indici sfaccettati particolarmente forti ed espressivi, che definiscono la fisionomia del quadrante del Day Date 40, e rendono la referenza 228238 e le sue varianti una delle più affascinanti tra gli orologi di alta gamma.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting, courtesy of ROLEX)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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