Quest’articolo rappresenta una prima assoluta per due ragioni: è la prima volta che abbiamo delle immagini dal vivo di un orologio Seiko. E rappresenta il primo di una serie di articoli inerenti l’intera produzione della manifattura giapponese, che copre tutti i settori dell’orologeria, dall’alta tecnologia elettronica alla meccanica più tradizionale, attraverso il medio (Seiko Prospex), l’alto (GPS Astron) e l’altissimo di gamma (Grand Seiko). L’occasione è stata la fiera di Basilea, in cui Seiko ci ha mostrato i nuovi modelli e l’anteprima degli orologi che lancerà nella seconda parte dell’anno.
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L’apertura è dedicata ad un modello del quale vi abbiamo già dato un’anteprima, e fa parte della gamma GPS Astron, una gamma di successo fin dal suo debutto: il Seiko Astron GPS Solar. Tanto da spingere Seiko ad allargarla. Il Seiko Astron GPS Solar, per chi non lo conoscesse ancora, è un orologio che consente, tramite una antenna GPS miniaturizzata, di collegarsi ai satelliti geostazionari e rilevare automaticamente l’ora in ciascuno dei 39 fusi orari presenti sulla terra. È un compendio delle migliori tecnologie di Seiko nel settore dell’alta orologeria al quarzo/elettronica e vanta una serie interminabile di brevetti.
Nel 2014 Seiko ha esteso la gamma del suo GPS Astron introducendo due nuove versioni, che affiancano quella più “classica”. Una di esse è il nuovo Seiko Astron GPS Solar SAS033, per chi è fanatico di sigle, l’altra verrà svelata a settembre (noi l’abbiamo già vista e fotografata). I “watchnerd”, tra cui il sottoscritto, lo chiamano affettuosamente “Stratosphere” o “Stratos”, utilizzando la stessa fonte che ha ispirato Seiko nel realizzare questo nuovo GPS Solar: la stratosfera. E che dà prova della capacità di Seiko di esplorare un design diverso, di osare di più.
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Perché il Seiko Astron GPS Solar Stratos è diverso: il vetro zaffiro fortemente curvato, trattato antiriflesso sulla parte interna, riproduce idealmente la curvatura della terra vista dall’alto. Immaginate di prendere la terra tra le mani e di schiacciarla lungo l’asse Nord-Sud tra i poli. Aggiungete poi sul rehaut interno le città del mondo che rappresentano i 39 fusi orari, posizionandole esattamente in corrispondenza delle omologhe posizioni geografiche sul mappamondo. Seiko ha voluto creare una versione più “avantgarde” del suo GPS Astron. E più leggibile.
Spostando il vetro così all’esterno della cassa ed inserendo le città al suo interno il quadrante sembra più grande di quanto non sia rispetto alla versione originale. Quest’effetto è aumentato anche dalla forma degli indici luminosi, che sono sovradimensionati ai punti cardinali e ridotti a piccoli punti luminosi sugli altri. il Seiko Astron GPS Solar Stratos si alimenta esattamente come si alimenta la terra: attraverso la luce solare che colpisce il quadrante. E che muove il movimento con calendario perpetuo corretto fino al febbraio 2100.
Il Seiko Astron GPS Solar Stratos è la versione più sportiva dell’Astron, è disponibile solo con cinturino in silicone o pelle di coccodrillo, ed è complementare alla gamma: via il titanio e la ceramica ed aggiunta per la prima volta dell’oro rosa utilizzato, in un caso, come rivestimento della cassa in acciaio. È secondo me il modello con cui Seiko vuole ribadire, con un design originale e meno convenzionale, la sua leadership nella realizzazione degli orologi satellitari ed anche, forse, dare una risposta diretta proprio attraverso un design forte, al suo principale competitor, sempre giapponese.
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(photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)
Gaetano C. @Horbiter®