Omega Speedmaster Chronoscope: primo contatto

Omega Speedmaster Chronoscope: primo contatto

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Omega Speedmaster Chronoscope

Per risalire all’ultimo modello Omega Chronoscope occorre chiamare in causa la collezione De Ville ed una gamma di cronografi oggi piuttosto quotati, nonostante rappresentassero al tempo una nicchia dell’offerta Omega. Oggi, con grande stupore vista l’assenza di teaser che spesso anticipano in rete ogni nuovo orologio del marchio, il Chronoscope rinasce all’interno della collezione Speedmaster, portando al debutto un inedito calibro a carica manuale certificato ovviamente Master Chronometer.

Tachimetro, Telemetro, Pulsometro

Il nuovo Omega Speedmaster Chronoscope è Tachimetro, Telemetro, Pulsometro grazie alla scala sul quadrante e ad un layout che si ispira ai cronografi molto popolari a partire dagli anni quaranta, epoca in cui il concetto di accessorio era ampiamente sostituito da quello di strumento.

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Quel template è stato inaspettatamente ma logicamente legato allo Speedmaster, sì da evitare la proliferazione di modelli e collezioni che avrebbero oggi poco senso come collezioni nuove. A differenza del passato, il concetto di nuovo ha sostituito quello di declinazione: Chronoscope è un nuovo modello, con tutto il family feeling dell’ultima generazione di Speedmaster.

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La cassa misura 43 mm, diventando lo Speedmaster a carica manuale in acciaio più grande in collezione, ma preserva elementi classici come l’inserto metallico sulla lunetta (sui modelli in acciaio) che si sposa con una inedita combinazione tra motivo spiraliforme e numeri arabi applicati con lancette a foglia, che richiama svariati modelli Omega del passato ed in generale un template noto ed amato, sebbene il risultato sia per la prima volta associato ad un orologio sportivo.

Il calibro Omega 9908

La divisione Ricerca e Sviluppo di Omega ha sviluppato il calibro 9908 a carica manuale, certificato Master Chronometer, dotato di singolo ponte con un esteso motivo Côtes de Arabesque che si sviluppa su un’architettura a singolo ponte, e si propaga dall’organo regolatore verso l’esterno, offrendo un effetto scenico notevole vista anche la larghezza del calibro che riempie interamente la cassa.

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Il movimento è dotato di doppio bariletto di carica, ciascuno trattato DLC sì da ridurre l’usura nel tempo.

La chicca: micro-regolazione e la versione in Bronze Gold

Il nuovo bracciale, che ha debuttato su Moonwatch e si rastrema fino a 16 millimetri in prossimità della lunga chiusura, è dotato di sistema di microregolazione, funzione estremamente utile che conferma l’impegno di Omega nel creare un bracciale sempre più confortevole e raffinato, a prova del cliente più esigente.

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La collezione include anche una versione premium dotata di cassa in Bronze Gold, brevetto Omega che ha debuttato su Seamaster 300, cui è accoppiata una lunetta in ceramica e scala tachimetrica in smalto vintage a contrasto. Escluso il modello flagship, le versioni standard di Omega Speedmaster Chronoscope sono in acciaio, con quadrante panda o reverse panda, blu o nero, e bracciale o cinturino. In questa prima, veloce presa di contatto, le mie preferenze vanno al Chronoscope con quadrante e cinturino in pelle blu. Da questo primo contatto, una gradita ed inattesa novità da parte di Omega, che ci auguriamo di approfondire presto.

(Photo credit: courtesy Omega)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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