NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 Datario Blu Nero

NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero, la recensione

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C’è una caratteristica comune a tutte le manifatture di orologi di dimensioni importanti, curano meticolosamente ogni aspetto del marchio: dalla comunicazione, alla fotografia, al font dei testi ed alle campagne pubblicitarie. Non è scontato. NOMOS Glashütte fa parte di questo ristretto club ed è tangibile se hai la fortuna di visitare la loro manifattura. Gli orologi del più grande produttore tedesco di orologi (incredibilmente anche il più giovane visto che festeggerà trent’anni nel 2020) sono stati concepiti con il concetto di eleganza funzionale al centro, un approccio che hanno seguito anche nello sviluppo del bracciale in acciaio, che ha senza dubbio aggiunto complessità di prodotto e processo.

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Il NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero fa parte della coppia di prodotti della famiglia Tangente e Club lanciati a Baselworld 2019, che hanno portato al debutto la versione di bracciale in acciaio accoppiata alla inedita taglia grande, da 42mm. Il bracciale metallico mancava (è già presente sulla versione da 39mm) ed è un must quando si desidera allargare gamma di prodotti e audience, alzando al contempo la percezione di avere un prodotto di lusso: un cinturino in nylon ed in pelle, anche della miglior fattura, non possono funzionare in ogni occasione e c’è chi, come molti italiani ad esempio, non prende neanche in considerazione un orologio sportivo senza bracciale. Che strada ha seguito il marchio nel concepire questo bracciale? Proviamo a scoprirlo.

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Disegnare un bracciale è più difficile che disegnare una cassa, secondo me, e farne uno che si adatti ad una cassa già esistente (come stile) è un compito ancora più arduo, perché su carta hai più vincoli. Se consideriamo il NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero in particolare, parliamo di un orologio leggero, di stampo minimalista ma ricco di spigoli. E’ forse il modello in cui lo stile Bauhaus, fonte di ispirazione dichiarata del marchio, è più evidente che altrove. Le anse, su un Tangente, sono a scalino, per cui la scelta di un bracciale integrato con la cassa avrebbe alterato l’aspetto generale dell’orologio rispetto alla versione con cinturino, e non si sarebbe adattata a modelli cui questo bracciale è destinato. Avrebbe infine alterato comprensibili logiche di standardizzazione, sia estetica che industriale.

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Il bracciale costruito da NOMOS Glashütte, destinato al nuovo Tangente da 42mm ed al Club (per ora) è un raffinato bracciale a maglia fitta e finitura satinata, dotato di pulsante di sgancio rapido sia sulle anse che sulla chiusura deployante (regolabile), che ha invece finitura lucida e logo NOMOS a rilievo. Non c’è dubbio che sia stato pensato a fondo, e consentire al cliente anche di regolarlo da solo: chiunque può togliere le maglie in eccesso con un cacciavite; tanta raffinatezza e la costruzione robusta hanno come contropartita quella di non essere un campione dei pesi leggeri.

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A voler cercare paragoni, e noi italiani abbiamo il vizio di farne, ricorda da lontano l’interpretazione NOMOS Glashütte della storica maglia “Milano” nella zona di attacco alla cassa, mentre la maglia offre una inedita soluzione di continuità dalle anse alla deployante, che ricorda invece il concetto di bracciale integrato di alcuni orologi-gioiello del passato. Il bracciale Sport, è questo il suo nome ufficiale, ha segmenti rettangolari a larghezza costante che diventano più sottili sulla versione più piccola del Tangente, quella da 39mm. Personalmente avrei ridotto ulteriormente l’altezza dei segmenti, ma questa versione tiene probabilmente conto anche del comfort al polso, considerato che una volta indossato non pizzica la pelle.

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La cassa da 42mm del NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero è larga ma sottile: lo spessore inferiore agli 11mm (10,9mm per la precisione) e la larghezza tra le anse lo fanno apparire come un 40mm sportivo in acciaio classico, che sfila facilmente sotto il polsino. Mi viene da pensare che, in qualità di manifattura integrata, NOMOS Glashütte possa cimentarsi nel convertirlo in un ultra-piatto: sarebbe una bella manovra considerando che il mercato degli sportivi ultra-piatti è povero di proposte ed il trend attuale è verso una progressiva e costante riduzione di volumi e spessori, seppur senza alcuna velleità di tornare a dimensioni desuete, tipiche degli anni ’50 e ’60. I vantaggi di essere una manifattura? Sono evidenti, innanzitutto dal punto di vista estetico, perché il calibro riempie quasi interamente la cassa, ed è stato progettato con l’anello della data disposto sulla circonferenza esterna. Il risultato è che la finestra della data presente sul calibro NOMOS DUW 6101 è in assoluto una delle più grandi tra gli sportivi in circolazione.

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Il suo stile dissimula anche un’altra caratteristica, poco evidente a meno di leggere la scritta “1000 ft” in rosso sul quadrante; il NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero resiste fino ad una profondità di 300m, un dato che conferma ancora una volta la volontà del marchio di inserirsi con una proposta di manifattura nel ricco ma affollato segmento degli sportivi di lusso tuttofare. Sarebbe ingeneroso definirlo un “diver“, è piuttosto uno sportivo che puoi usare il venerdì in giacca e cravatta e tenere al polso il sabato mattina mentre vai in spiaggia.

A 3.980€, appena sotto la soglia psicologica dei 4.000€, il NOMOS Glashütte Tangente Sport neomatik 42 datario blu nero segna l’ingresso ufficiale di NOMOS Glashütte tra gli sportivi di lusso, con una proposta concepita e realizzata in casa dalla A alla Z, cui manca, dal mio punto di vista, un po’ di sviluppo della meccanica per portarlo dalle attuali 42 ore di riserva di carica alle 70 ore, che rappresentano un valore ormai comune nel super competitivo segmento del lusso accessibile.

(Photo credit: Simona Bertogliatti e Marco Antinori per Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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