Se pronunci frequentemente la parola silicio, le possibilità sono due: sei un chimico oppure lavori nel mondo degli orologi. La mia provocazione ironica non è poi così lontana dalla realtà. Il silicio è entrato prepotentemente in orologeria alcuni anni fa grazie alle sue capacità antimagnetiche che ne hanno fatto un materiale ideale per sostituire le spirali in acciaio e migliorare così la precisione cronometrica; da quel momento in poi c'è stato un crescendo inarrestabile, che ha visto la spirale in silicio diffondersi rapidamente dall'alto di gamma al medio ed al basso.
La sua presenza non fa quasi più notizia se non, al contrario, in quei casi in cui questa tecnologia non è ancora presente. Fa sicuramente rumore se si inizia a vederla nella fascia dell'”accessible luxury” del mercato, e dà la misura del fatto che la sua industrializzazione su larga scala ha raggiunto ormai la piena maturità. MIDO l'ha inserita nel suo MIDO Baroncelli Calibro 80 Silicio, un orologio che nel nome e nel design è un omaggio all'Italia. Il MIDO Baroncelli è la proposta più classica di MIDO, l'orologio più semplice, “uncluttered” e lineare che il marchio abbia a catalogo e la versione con quadrante bianco laccato è un'ulteriore estremizzazione di questo concetto.
Non è la sua declinazione più vintage, potete in quel caso cercare tra i modelli della collezione Commander con maglia Milano, ma MIDO è un brand il cui linguaggio è proiettato nel futuro e lo sarà secondo me sempre di più. Il fatto di essere nato ai primi del '900, in un'epoca in cui l'architettura ha iniziato a parlare un linguaggio più moderno e d'avanguardia ha probabilmente avuto un'influenza non trascurabile sul processo di definizione della personalità del marchio.
Cassa e bracciale in acciaio sono completamente lucidati. La prima ha una lunetta a due livelli abbastanza comune tra i classici tre sfere di alta gamma e molto popolare soprattutto su quelli da 38mm e 39mm di diametro in voga a partire dai primi anni 80. Le sfere sono dauphine di ispirazione molto sottili nella fattura, è incredibile a tale proposito come i designer del marchio prestino molta attenzione a snellire le forme e rendere i loro orologi degli esempi di leggibilità, un requisito chiaramente imprescindibile di ogni MIDO.
Il bracciale crea un contrasto estetico abbastanza forte con cassa e quadrante, quasi di rottura. È una versione ibrida tra una classica maglia Milano ed un bracciale del tipo Engineer II, piuttosto comune al di là dell'oceano. La differenza è nel numero di maglie, cinque nell'Engineer contro le sette usate da MIDO che è decisamente più sottile e si chiude su una doppia deployante nascosta alla vista e con il logo MIDO inciso ed in evidenza (un font leggermente più piccolo non avrebbe guastato secondo me).
Il calibro 80 non è una novità assoluta ma lo è l'adozione della spirale in silicio nel 2016 che ne fa il calibro solo tempo con le specifiche più avanzate della categoria: 80 ore di carica massima, quindi più dei canonici tre giorni e certificato di cronometro. È il risultato tangibile dell'accelerazione data allo sviluppo dei calibri ETA e dà la misura del perché il gruppo abbia deciso di non fornire più i suoi movimenti ad altri marchi.
Il calibro del MIDO Baroncelli Calibro 80 Silicio è anche lucidato e dotato di viti azzurrate con il rotore di carica automatica decorato a Cotes de Genève, una operazione che lo rende anche esteticamente piacevole ed integrato con cassa e bracciale. Confortevole, sottile, appagante nelle finiture e nel design, con il piccolo appunto del bracciale che avrei reso appena meno invasivo dal punto di vista estetico su una cassa così pulita, il MIDO Baroncelli Calibro 80 Silicio è il “mission statement” di MIDO nella fascia più combattuta del mercato con un rapporto tra valore del prodotto e posizionamento, ca 1000€, davvero difficile da battere.
(Photo credit: Horbiter's proprietary photo-shooting)
Gaetano C @Horbiter
