Hashtags and Watches, il libro per collezionisti di Kristian Haagen

Hashtags and Watches, il libro per collezionisti di Kristian Haagen

La prima ed unica volta che ho incontrato Kristian Haagen è stato durante un evento organizzato dal blog 8Past10, fondato insieme ad alcuni giornalisti di settore, in collaborazione con un marchio di orologi. Credo sia successo un paio di anni fa durante i giorni di Baselworld. Se escludiamo quel momento, considerando la mia costante presenza sui social media, ho una conoscenza di Kristian che deriva dalla presenza su Instagram di entrambi e dal fatto di condividere molto tempo sulla App più famosa al mondo.

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E’ facile riconoscerlo agli eventi, non solo perché è notoriamente uno dei più grandi esperti di orologeria al mondo, ma perché arriva con un look originalissimo, come se fosse appena rientrato, col suo Defender, da un viaggio in giro per il mondo, durante il quale ha fotografato orologi in ogni tipo di scenario.

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Iniziare questa rubrica con la sua sesta pubblicazione in ordine di tempo (esaurita, sostituita ora da Hashtag and Watches 2), ha un significato ben preciso: è un modo per unire l’editoria tradizionale e quella dell’epoca moderna, dominata dai social media. Tra manuali di orologeria, monografie e libri tematici, Hashtag and Watches celebra il mondo dell’orologeria da una prospettiva inedita. In verità, ad una analisi più approfondita è una intelligente operazione per sintetizzare editoria classica e digitale, prendendo il meglio dei due mondi.

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In questo senso, il libro di Haagen è unico. Autore di sette libri sull’orologeria, influencer nel mondo dell’orologeria come nessun altro è riuscito sinora a fare, Kristian è un danese giramondo che offre consulenza ai migliori marchi di alta orologeria, alle case d’aste (credo sia stato anche consulente della casa d’aste Rasmussen) e, soprattutto, è dotato di un’ironia non comune in un settore un po’ ingessato e talvolta anacronistico in materia di comunicazione.

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Proprio la sua brillante ironia, unita alla sua fotografia, rendono Hashtag and Watches un libro da non perdere. Ci sono tanti modi per raccontare un Patek Philippe, un A.Lange & Söhne o un IWC; puoi farlo con un lungo testo che ne descriva le caratteristiche usando la migliore fotografia, puoi farlo invece realizzando una foto fatta in un ambiente autentico, come se quell’orologio lo stessi indossando prima di andare in ufficio, oppure mentre bevi un Bourbon e fumi un sigaro con gli amici, dopo cena.

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In un settore che ha visto l’ingresso di ricchi personaggi, che sfoggiano orologi ultra-complicati, hyper-car e spesso tanta volgarità, Hashtag and Watches è un raro mix di eleganza, competenza, fotografia “no-filter“, didascalie ironiche che hanno come oggetto un orologio complicato da centomila euro come uno che ne costi appena duemila. Tra i suoi post su Instagram (non sul libro) reputo indimenticabile quello di alcuni anni fa quando ha indossato il Richard Mille ACJ RM5002 per la prima volta, ad esempio.

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La bravura di chi comunica in questo mondo è quella di saper trattare, con pari dignità, un orologio da poche migliaia di euro e uno da svariati milioni, come dicevo. E’ quello che mi sforzo di suggerire a chi vuole avvicinarsi a questo mondo, che ritiene esistano sempre e solo certi marchi e modelli. Vi siete mai chiesti perché il formato del libro è quadrato e “quasi” tascabile  (lo è quasi, se indossate un Barbour o un Brema): richiama il formato quadrato suggerito da Instagram, la dimensione 1080 x 1080 che consente ad una foto di adattarsi perfettamente al layout del social media.

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Le mie pagine preferite del libro? Senza dubbio quelle dedicate agli scatti sugli orologi A.Lange & Söhne, da cui traspare un amore non comune, e superiore ad altri secondo me, per il marchio sassone. E la copertina, dannatamente originale, sembra dare uno schiaffo alla pletora di speculatori che comprano un Nautilus con le pellicole e lo conservano esclusivamente per rivenderlo appena possibile, lucrandoci. Anche in un libro, una immagine può valere più di mille parole.

(Photo credit: Marco Antinori per Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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