E' sempre un grande piacere trascorrere una intera giornata nella manifattura DeWitt, situata non lontano da Ginevra. Dal momento in cui ho fondato Horbiter, è stata tra le prime vere manifatture che abbia mai visitato ed ha rappresentato la prima volta in cui ho avuto l'opportunità di conoscere l'orologeria nella sua forma più tradizionale, quella in cui tutto ma proprio tutto è rigorosamente fatto a mano ed hai la possibilità di entrare in contatto diretto con il suo fondatore, Jerome de Witt, una esperienza che si è ormai trasformata in una buona abitudine.
Se siete alla ricerca della vera orologeria, la smaltatura eseguita a mano e l'assemblaggio completamente manuale, questo è il luogo perfetto, dove già dal corridoio che porta all'atrio da cui si accede al primo piano della manifattura si respira il richiamo all'arte più antica dell'alta orologeria svizzera. Nel mondo dell'alta orologeria, le creazioni di DeWitt sono tra le più “folli” che possiate mai trovare, dove l'aggettivo serve a descrivere alcuni dei modelli più incredibili e spettacolari presenti sul mercato (basta guardare ai prototipi creati negli anni scorsi che rappresentano alcuni tra i nostri primissimi articoli e potete trovare rispettivamente qui e qui).
Quelli che atterrano su Horbiter per la prima volta dovrebbero sapere che stiamo parlando di un vero aristocratico e l'ultimo diretto discendente di Napoleone. Non è un caso infatti se DeWitt ha tratto ispirazione dal suo illustre antenato quando ha creato una serie speciale di uno dei suoi orologi sportivi, il Glorious Knight Chronograph, la prima collezione realizzata in acciaio che monta un sistema brevettato per la misurazione dei minuti crono centrali mediante un disco rotante centrale ed ha una corona di carica girevole coperta da brevetto. Se osservate la macro qui sotto, noterete che DeWitt ha applicato mezzo mm di un capello di Napoleone, proveniente da un lotto di capelli originale acquistato dai coniugi de Witt, sotto la sua effige impressa sul vetro zaffiro.
Ha fatto lo stesso con il DeWitt Glorious Knight HMS, probabilmente il più accessibile tra tutti gli orologi realizzati da DeWitt. Molti di voi penseranno che l'idea è bizzarra, forse lo è davvero, ma considerate che verranno realizzati solo 400 orologi ciascuno dei quali conserverà, in pratica, un piccolissimo pezzo del DNA di Napoleone, una particolarità che agli occhi di un collezionista è eccezionale ancor di più se penso che il modello base è proposto ad un prezzo ragionevole, pari a 11000 Franchi Svizzeri.
Passando in rassegna le novità 2015 di DeWitt, la più “rassicurante” (ovvero la più classica) è rappresentata sicuramente dal DeWitt Academia Chronostream II Rose Gold, l'orologio che esteticamente e tecnicamente è forse meno “DeWitt” di tutti gli altri, è rivolto ad un pubblico più ampio, che non aveva prima d'ora mai considerato il marchio.
Non dico che non sia un DeWitt al 100% ma semplicemente che per stile e caratteristiche tecniche è certamente la sua creazione più “convenzionale”. Semplicemente bello una volta indossato, ha un quadrante argentè con motivo “Clous de Paris“, due contatori circondati da un sottile anello in oro ed una cassa “a tamburo” da 42,5mm.
Non si può parlare di DeWitt se non si dà uno sguardo alla sua collezione di altissima orologeria, in cui creatività, estetica e tecnica, sono al livello più elevato di tutta l'orologeria classica. Qui la visione di Jerome si trasmette direttamente e senza alcun filtro ai suoi migliori maestri orologiai. Per la manifattura la realizzazione di un tourbillon è la norma, per cui il suo Tourbillon Prestige Twenty Eight Rose Gold ha più di una caratteristica fuori dal comune quale il rotore periferico ed un sistema di carica automatica sequenziale (indicata con l'acronimo A.S.W.), in cui il rotore è collegato ad un anello dalla forma sinusoidale che consente al movimento di lavorare in un range di massima efficienza corrispondente ad un range compreso tra il 92% ed il 96% della coppia della molla. Questo sistema originale è, ovviamente, brevettato.
Pochissimi sanno che de Witt è appassionato di auto d'epoca ed architettura, il logo trae ispirazione dal logo di un noto marchio americano d'auto (facile da indovinare se siete appassionati d'auto), ciò spiega come mai il quadrante di questo Twenty Eight tragga ispirazione addirittura da uno dei capolavori americani dell'Art-Decò, il “Chrysler building“.
Quest'anno la manifattura ha presentato anche il suo quarto Concept Watch, che ne fanno il quarto in appena dodici anni di vita. Si chiama DeWitt Academia Mathematical Rose Gold, ci sono voluti tre anni per portare dall'idea alla realizzazione il primo orologio con visualizzazione misteriosa, completamente destrutturata, tramite un calibro di manifattura interamente nuovo costituito da 194 componenti. Quattro dischi saltanti su cui sono montati le cifre per ore e minuti visualizzano l'ora ed in minuti in modo digitale (un'idea molto originale che mi porta alla mente alcune creazioni di Christophe Claret). Ho chiamato volutamente questo articolo una preview e tale deve essere considerata; è la volontà di portare all'attenzione del pubblico, soprattutto italiano, un marchio ed una manifattura che non è presente in Italia e che avrò la fortuna di visitare il prossimo gennaio quando sarò nuovamente a Ginevra, in occasione del SIHH. In quella occasione andrò molto più in profondità, parleremo in dettaglio di modelli 2016, calibri e lavorazioni che rendono DeWitt unica.
(Photo credit: Horbiter's proprietary photo-shooting)
Gaetano C. @Horbiter
