Christophe Claret Maestro, la recensione completa

Christophe Claret Maestro, la recensione completa

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La prima grande novità del Christophe Claret Maestro è il fatto di rappresentare la proposta più accessibile mai presentata da questa piccola manifattura di alta orologeria. Sebbene per molti il prezzo sia comunque fuori portata, il Christophe Claret Maestro sarà disponibile a 68000 Franchi svizzeri nella versione con cassa in titanio grado 5 ed a 76000 nella versione in oro rosa, che rappresenta una piccola rivoluzione considerando posizionamento e livello di complicazione associati ad un Christophe Claret. La domanda che sorge spontanea è la seguente: cosa avrà un Maestro in meno rispetto, ad esempio, ad un Soprano, l’orologio che in fondo più gli assomiglia concettualmente? Se si esclude l’assenza di una vera grande complicazione, non gli manca nulla, è un Christophe Claret al 100%.

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In un catalogo che propone eccezionali complicazioni, funzioni misteriose e tanti brevetti, Christophe ha creato due orologi che si concentrano sulla esaltazione di alcuni concetti base della sua idea di orologio complicato, sfoggiano una personalità eccezionale ed inedita sia per forza espressiva che tecnicamente creativa, pur rappresentando in sintesi dei tre sfere con data. Il vetro zaffiro è un’enorme “bolla”, con la parte centrale quasi piatta ed esageratamente rialzata per accogliere il movimento meccanico. Si rastrema poi ai lati fino a terminare sulla parte più esterna della cassa con un’architettura in cui la lunetta è del tutto assente. Nella vista laterale è’ così spesso da superare di slancio anche lo spessore della cassa (16,06mm) ed accogliere così il calibro DMC16, un ricercato mix in equilibrio tra tradizione e l’immancabile tocco di originalità tecnica cui siamo abituati.

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Nel primo caso il mio riferimento è ai cosiddetti ponti a gradino tipo Carlo X, un omaggio ai grandi orologi da tasca, tanto raffinati quanto rari (Christophe Claret è l’unica manifattura, insieme a Breguet, ad interpretarli secondo la tradizione), mentre il secondo riguarda una serie di elementi a sviluppo fortemente tridimensionale che hanno un’originale funzione meccanica. Dal punto di vista estetico, il calibro è elemento di design essenziale, la sua geometria a sviluppo verticale rappresenta almeno il 80% di tutta la personalità del Christophe Claret Maestro.

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Ogni componente principale della misurazione del tempo è infatti in primo piano e vicino allo sguardo del possessore che sembra quasi poterlo toccare: la grande ruota del bilanciere con viti di regolazione in vista, il doppio cono con la visualizzazione della data (le decine sono in alto e le unità in basso), il doppio bariletto di carica che garantisce fino a 7 giorni di riserva di carica ed infine i ponti sintetizzano le 342 parti che compongono questo calibro. Un movimento che si carica con una dolcezza ed una consistenza tipiche dei grandi calibri a carica manuale, non una sola esitazione in fase di carica, nè alcun gioco della corona in rilascio.

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Vicino al cono della data, la cui regolazione rapida si esegue con il pulsante al 4, un altro cono offre la funzione Memo, un sistema meccanico pensato per ricordare al proprietario un evento particolarmente importante: a seconda del modello il cono avrà in cima un rubino od uno zaffiro e, sul suo lato un rubino od uno zaffiro coordinati. Una volta raggiunto l’obiettivo prefissato, premendo il pulsante ad ore 2, il cono ruoterà fino a far allineare il rubino e lo zaffiro. Durante la notte, con un processo semi-istantaneo della durata di 20 minuti, il cono ritorna progressivamente nella sua posizione iniziale. Ad ore 12, i due bariletti in serie sono protetti da un ponte ma sono ben visibili grazie alla scheletratura a raggi che consente di apprezzare la molla di ricarica in azione.

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In 42mm di cassa, il Christophe Claret Maestro sintetizza tutte le idee e le capacità che hanno reso famoso il maestro Christophe Claret. Lavorazioni, realizzazione in-house ed estetica di forte impatto ma anche elementi riconoscibili come le anse leggermente curvate e rastremate alla fine, sono uno dei segni di riconoscimento del marchio. Per usare il linguaggio comune, è forse il primo Christophe Claret adatto ad un uso quotidiano, soprattutto nella versione in Titanio grado 5 sebbene quella in oro rosa sia di un calore ineguagliabile e garantisca, vi assicuro, un estremo piacere al polso.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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