Heuer Carrera Calibre 7 Gold Glassbox, la recensione

Heuer Carrera Calibre 7 Gold Glassbox, la recensione

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Heuer Carrera Calibre 7 Gold Glassbox è la (seconda) prova che il lato Heuer di TAG Heuer è più vivo che mai. TAG Heuer sta creando due marchi all’interno del marchio ed allarga la forbice tra quelli che compreranno un Carrera Calibre 01 e gli amanti degli Heuer, quelli che hanno a casa almeno un Monaco del 1969, un Autavia od un Camaro. Questo ed Heuer Carrera Calibre 18 Telemeter sono i due orologi più belli che TAG Heuer ha presentato quest’anno e due tra i più belli e coerenti che il marchio ha lanciato negli ultimi anni. Il Carrera Carrera Calibre 7 Gold Glassbox è la trasformazione vintage di un TAG Heuer Carrera Calibre 5 cui il marchio ha sostituito la cassa in acciaio con una in oro 18 carati, eliminato il bracciale e montato un cinturino in pelle nera con fibbietta ad ardiglione. La riedizione di un classico tre sfere in oro degli anni 70.

Sostituite il logo TAG Heuer con il logo storico Heuer ed avrete il vostro perfetto orologio Heuer vintage, qualcosa che chi ha oggi 40 anni e più non ha mai potuto acquistare ma ha sempre desiderato. Il tocco finale è un vetro glassbox in zaffiro che riproduce l’aspetto dei primi vetri in esalite. Il continuo miglioramento delle tecnologie consente oggi di realizzare un vetro zaffiro con la stessa curvatura di un classico vetro in esalite ma con una trasparenza e resistenza ai graffi che sono sconosciuti ai primi.

Il Calibro 7 è il nome che TAG Heuer dà ad una versione personalizzata di un calibro derivato ETA, che nel gergo attuale del marchio è il Calibro 5 mentre la sua versione con secondo fuso orario è proprio il Calibro 7 che equipaggia il Carrera Twin Time. Probabilmente l’effetto di una riorganizzazione delle sigle. È un movimento robusto, non particolarmente pregiato, con il rotore personalizzato, 4Hz e 42 ore di riserva di carica. Non sono numeri da restare impressi nella memoria e non uno dei punti forti di questo orologio, TAG avrebbe potuto però optare per un calibro manuale, più adatto a questo orologio.

Qualunque sia il movimento adottato è lo stile nel suo complesso il suo vero punto di forza, il fatto di rientrare nella ristretta cerchia di quegli orologi, dal quadrante “caldo”, che emergono da sotto il polsino, piuttosto che da sopra il maglione. Un perfetto dress watch. C’è stata tanta discussione intorno a questo ed altri modelli con il logo Heuer, un po’ “nascosti” mediaticamente a Basilea, tanto che la maggior parte degli appassionati ha iniziato a dubitare si trattasse di scelte di Biver, quanto piuttosto della scia di prodotti creati dalla precedente gestione.

Credo sia una scelta mirata a differenziare i marchi: TAG Heuer come prodotto innovativo, di accesso, per catturare i giovani ed alimentare la bottom line; Heuer a rappresentare l’eredità storica, rivolto alla nicchia dei cultori del marchio che sarebbe sbagliato abbandonare, di cui Heuer Carrera Calibre 7 Gold Glassbox è oggi il migliore rappresentante ed il cui successo dipenderà dal prezzo di posizionamento (non ancora comunicato) ed in futuro, se l’obiettivo è il rilancio di Heuer, dall’adozione di movimenti di manifattura.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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