Rado Hyperchrome Match Point Limited Edition

RADO HyperChrome Match Point Limited Edition

Sono almeno due gli aspetti da considerare quando si parla di Rado: è un marchio innovativo che realizza da sempre orologi inscalfibili, leader nella introduzione della ceramica in orologeria ed è al contempo considerato un marchio che realizza orologi un po' eclettici. Ha di fatto attirato gli “early adopters”, coloro i quali sperimentano l'innovazione prima che questa realmente si diffonda, ma non sempre il marchio di Legnau (che in termini di innovazione sui materiali considero la “Apple” dell'orologeria) ha raccolto consensi unanimi, sebbene i suoi orologi fossero per più di una ragione assolutamente eccezionali.

Il Rado Hyperchrome ha rappresentato per Rado la quadratura del cerchio, l'unione dei due mondi: la classica architettura di un cronografo mescolata alla tecnologia del marchio ed infatti è stato un successo. Sono 20 i modelli della collezione (e cresceranno ulteriormente secondo me), tanti anche perchè tante sono le tecnologie sviluppate negli anni sui materiali da Rado. L'inizio è stata la ceramica (anzi l'Hard Metal) ma, come spesso succede in un laboratorio, si parte e non ci si ferma più.

L'ultimo della collezione è il Rado Hyperchrome Match Point Limited Edition, dove il nome non è casuale, perchè tutta la collezione è legata a doppio filo al tennis ed al campione inglese Andy Murray, il primo a riportare il titolo di Wimbledon in patria dopo 77 anni di digiuno. Rado, prima ancora che marchio di orologi, è il laboratorio ideale in cui preparare la propria tesi di laurea in ingegneria dei materiali. L'ultimo composto della serie è la ceramica al plasma.

Il materiale di cassa (monoblocco da 45mm) e bracciale si ottiene riscaldando ad altissima temperatura (20000°C) la ceramica high tech per darle la stessa finitura, opaca o lucida, che trovate su un orologio in acciaio, con una resistenza ai graffi assolutamente non confrontabile. L'acciaio c'è ma è limitato a due applicazioni: il risultato della creazione della cassa di un Hyperchrome è un telaio, viene allora aggiunta una piastra in acciaio con un trattamento di indurimento (è l'Hard Metal, il primo trattamento che Rado ha lanciato nel 1962 per rendere inscalfibile l'acciaio) sulla carrure. In acciaio sono anche la corona ed i pulsanti crono (stranamente non trattati) con piccoli inserti in gomma.

La lunetta del Rado Hyperchrome Match Point Limited Edition è l'unica ad avere, di tutta la collezione, la scala tachimetrica ed i tre quadranti del cronografo, in particolare quello di secondi continui e 30 minuti riportano esclusivamente le cifre che segnano il punteggio di un game nel tennis (15, 30, 45) mentre il quadrante delle 12 ore ha un motivo a griglia che richiama la rete di un campo da tennis. Il fondello, realizzato come la cassa in ceramica al plasma, è fissato mediante 4 viti ed è a vista sul movimento, un upgrade dell'ETA2894-2 in cui il rotore di carica è nero e personalizzato con il logo ad “ancora” del marchio.

Al polso il Rado Hyperchrome Match Point Limited Edition è riuscito, attraente ma un po' pesante: il divario di peso tra cassa e bracciale è evidente. È uno di quei casi in cui la perfetta regolazione del bracciale è essenziale, per farlo aderire bene al vostro polso, ed evitare che scivoli continuamente. L'effetto di superfici lucide e satinate al plasma è eccezionale: anche una persona non esperta nota subito che le maglie lucide hanno un effetto molto  particolare e riflettono la luce in modo diverso da un bracciale in acciaio. Ultimo ma non meno importante, è un Rado, quindi virtualmente inscalfibile, allora l'ho inserito per gioco in un “bagno” di sale grosso per poi ricontrollare la cassa con una lente magnificatrice: non il minimo graffio. Ciò vuol dire che questo orologio conserverà indefinitamente il suo aspetto estetico. Il tutto ad un prezzo, non proprio popolare, di 4.650€. Tecnologia e serie limitata (999 esemplari) costano.

(Photo credit: Horbiter®'s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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