Alla scoperta della manifattura di orologi A.Lange & Söhne

Alla scoperta della manifattura di orologi A.Lange & Söhne

/

La storia della scuola di orologeria sassone, riscritta

Quella di A.Lange & Söhne è una delle storie industriali più belle del secondo dopoguerra e di una Germania che si è riunita sotto un’unica bandiera dalla caduta del muro.

a-lange-soehne-1815-rattrapante-perpetual-calendar-handwerkskunst

L’entusiasmo che ha scosso tutta la Germania ad inizio anni ’90 ha coinvolto anche gli orgogliosi abitanti di Glashütte che già digerivano amaramente la crisi del quarzo degli anni ’70 ed hanno avuto in Walter A.Lange l’uomo della ricostruzione lenta e paziente di una scuola di orologeria che ho sempre ritenuto non inferiore a quella svizzera. Il resto è stato fatto dai capitali e dalla forza del Gruppo Richemont di cui Lange rappresenta la scuderia nobile.

“Standstill is regression”: la lezione di Walter Lange

I tedeschi ed in particolare chi popola queste colline, sono persone molto sobrie e non brillano certamente per volontà di ostentazione, sono tuttavia pienamente consapevoli delle loro capacità e devi esser tu a studiarli e capirli.

a-lange-soehne-1815-tourbillon

Sembra di avere a che fare con una donna bella ma austera, enigmatica, che è consapevole del suo fascino e del suo raffinato intelletto ma le piace mostrarli entrambi a piccole dosi e solo a chi è in grado di apprezzarli, rendendoti terribilmente curioso.

ferdinand-a-lange-quote

Anche in questa occasione, uno dei viaggi che hanno riempito “l’autunno delle manifatture” dell’editoria di settore italiana (quattro trasferte concentrate in un mese), il viaggio in Lange è stato un bel regalo per ogni editore appassionato.

Eccellente precisione manuale e teutonica serietà

Quando entri nella moderna sede della nuova manifattura, costruita in tre anni dal 2012 al 2015, respiri un’aria di inquietante compostezza.

a-lange-soehne-manufacture

E’ un’atmosfera simile a quella che si respira nei corridoi di altre manifatture della città ed è in parte giustificato secondo me dalla volontà di conservare gelosamente conoscenze che hanno fatto grande questa terra e che si sono perse in epoca di riconversione industriale e statalizzazione selvaggia, creando un gap generazionale evidente ed una perdita di competenze disastrosa.

a-lange-soehne-zeitwerk-decimal-strike-honey-gold-1

Una flotta di giovani leve cura oggi quasi tutti gli aspetti legati alla realizzazione di parti ed assemblaggio (il team responsabile dello Zeitwerk ha un’età media bassa se rapportata al livello di complessità degli orologi, ma senso di responsabilità e maturità non comuni) mostrando una dedizione ed una serietà pari a quella dei vecchi maestri orologiai che li guidano nel costruire la A.Lange & Söhne del futuro.

a-lange-soehne-balance-cock-engraving

Tutto è circondato da un’aura di silenzio e rigore formale pari solo al rigore formale degli orologi, inclusi colori di brand, scritte e display che rispettano in modo religioso lo spirito austero ma ricco del marchio.

Platina a tre quarti, German silver e col-de-cygne: benvenuti in Sassonia

La domanda nasce spontanea: perché gli orologiai sassoni sono così diversi da quelli svizzeri? Non ho una risposta immediata, dovrei cercarla nella storia delle origini della scuola di orologeria della regione, ma c’è la certezza che i sassoni non cedano mai a compromessi e siano i promotori di un’orologeria meno industriale dei colleghi svizzeri.

a-lange-soehne-design

Un lettore smaliziato sa bene che platina a tre quarti, sistema di regolazione coldecygne, ponte del bilanciere decorato a mano con motivo floreale e grande data sono tutti segni distintivi del marchio e della cultura sassone. E non è certo stata una scelta dettata dalla semplicità perché decorare il ponte del bilanciere è un’impresa davvero titanica, anche se hai tra le mani un campione tre volte più grande dell’originale come è successo al sottoscritto.

a-lange-soehne-zeitwerk-decimal-strike-honey-gold-2

Come impegnativo è il montaggio delle 66 parti che compongono il modulo della grande data per finire con la estenuante decorazione delle parti più piccole e nascoste di un movimento meccanico. Del resto, chi altri ha mai anche lontanamente pensato di realizzare un triplo cronografo come il Triple Split?

Alla ricerca dell’indipendenza orologiera

Da queste parti l’indipendenza industriale è una ossessione e per trovarla ci hanno impiegato ben dieci anni e tanti soldi. Lo sviluppo di una spirale proprietaria ha un ROI (Return on Investment) più dilatato del previsto anche perché devi essere impeccabile (1 micrometro di errore nel definirne lo spessore in produzione vuol dire un ritardo od un anticipo di 30 minuti al giorno).

a-lange-soehne-zeitwerk-decimal-strike-honey-gold

Non credo che gli obiettivi finanziari fossero la priorità quanto lo fosse piuttosto la necessità di consentire al team di sviluppo piena libertà creativa senza dover ricorrere a fornitori esterni.

a-lange-soehne-1815-annual-calendar-1

Stile e tecnica muovono i primi passi insieme perchè, come ricorda Anthony de Haas, “i nostri clienti riconoscono un orologio Lange anche senza il logo sul quadrante“.

a-lange-soehne-manufacture-tour

E’ questa la sezione aurea di Lange che include un’altra peculiarità: è l’unico marchio sassone di alta orologeria ad usare solo platino od oro 18 carati per le casse mentre condivide con altri la geometria della platina a tre quarti ricavata da German silver, ritenuto più stabile del classico ottone, quando è sottoposto a processo di naturale ossidazione.

L’orologio del giorno: A.Lange & Söhne Datograph Up/Down Lumen

Dopo aver girato i vari reparti, inclusi quelli destinati a preparazione e costruzione dei prototipi dei nuovi orologi, si passa all’assemblaggio dei movimenti, testati e poi smontati per verificare l’esistenza di parti rovinate (è la tecnica del “doppio assemblaggio” ed A.Lange & Söhne è tra le pochissime ad usarla su tutta la produzione), immaginate ora di entrare in una sala riunioni in cui tutte le collezioni del marchio siano ordinatamente disposte sul perimetro di un tavolo.

a-lange-soehne-watches

E’ come dare un premio a chi ha studiato attentamente per tutto il giorno. Mi sono così diretto subito su un 1815 Annual Calendar perché troppo breve è stato il nostro incontro a Ginevra dieci mesi fa, a causa delle super compresse sessioni fotografiche della fiera.

a-lange-soehne-datograph-up-down-lumen

Poi è stata presentata la grande novità del giorno, il Datograph Up/Down Lumen, in cui gli uomini del prodotto hanno dotato il Datograph di un quadrante fumè in zaffiro riempito di materiale luminescente, dando così vita al primo classico di alta orologeria che si legge bene al buio ed addirittura meglio di un diver professionale.

a-lange-soehne-datograph-up-down-lumen-1

E’ arrivata l’ora di rientrare in Italia, non prima però di aver scambiato idee e sensazioni con un collezionista canadese arrivato a Glashütte per ritirare personalmente il suo Lange d’epoca da tasca, sottoposto ad un lungo ed estremamente preciso percorso di restauro. La passione non ha latitudini e fusi orari.

(Photo credit: courtesy of A.Lange & Söhne)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Newsletter di Horbiter

Iscriviti gratuitamente alla nostra Newsletter per ricevere direttamente nella tua casella di posta elettronica gli ultimi articoli pubblicati

I tuoi dati con noi sono al sicuro. Puoi approfondire il tutto qui: Privacy Policy