Il Tudor Heritage Ranger segna il ritorno di un'icona

Il Tudor Heritage Ranger segna il ritorno di un’icona

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Ci sono casi in cui qualcosa che avevi inizialmente sottovalutato, dopo averla rivista a distanza di tempo, ti appare sotto una luce diversa: descriverei così la sensazione che ho avuto quattro mesi dopo Baselworld 2014, rivedendo il Tudor Heritage Ranger, una delle novità che il marchio ginevrino ha presentato alla fiera ma che, ad essere sincero, non mi aveva fatto saltare dalla sedia alla presentazione ufficiale.

Tudor Heritage Ranger thirteen

La ragione sta anche nell’attenzione generale che ha generato il Tudor Heritage Black Bay Blue, con il risultato che il Ranger è passato forse un po’ in sordina. Il Tudor Heritage Ranger non è una novità assoluta nella storia di Tudor perchè replica un modello storico, il Ranger del 1967 ed è anche il motivo per cui fa parte di diritto della linea Heritage.

Tudor Ranger ten

Il Tudor Heritage Ranger è un classico tre sfere, con cassa in acciaio da 41mm di diametro, satinata, inclusa la lunetta, eccetto un piccolo anello lucido, non facile da cogliere, posto a metà circa della lunetta stessa. Ha un vetro zaffiro leggermente bombato, caratteristica comune alla linea Heritage ed un quadrante nero opaco i cui indici luminosi non sono riportati bensì dipinti color ocra per donargli un effetto vintage.

Tudor Heritage Ranger fourteen

Sia sul quadrante che sulla corona di carica è riportata una rosa, simbolo di Tudor e ad ore 6 la classica scritta che da più di 50 anni è presente sui suoi orologi: “Rotor Self-Winding”, un inconfondibile segno di riconoscimento, che ti dà quella strana sensazione che l’orologio ti stia sorridendo.

Ciò che difficilmente riuscirete ad apprezzare in foto è la chiusura deployante che, quando è completamente chiusa, ha l’aspetto dello scudetto Tudor. Non esagero se dico che è un (piccolo) capolavoro di design, perché è praticamente perfetta: chiusure deployante di questa qualità, con una chiusura così “consistente” è più facile trovarle su orologi di prezzo e categoria superiori (e, talvolta, neanche).

Tudor Ranger eleven

La novità più interessante del Ranger 2014 è però sicuramente il suo cinturino “Safari”. È una delle tre opzioni disponibili ma è la più attraente perché lo rende tanto personale quanto piuttosto unico nel suo genere.

Tudor Ranger twelve

È realizzato in pelle con cuciture a vista, doppio rivetto per lato e logo Tudor stampato “a caldo” al suo interno. È il classico cinturino che più invecchia, più è bello. Per chi volesse qualcosa di diverso, comunque, Tudor dà la possibilità di sostituire il cinturino originale con uno con fibbia ad ardiglione e motivo “camouflage”. La chicca è che il motivo “camo” non è stampato ma è cucito, con il risultato che la trama verde scuro è in rilievo su quelle più chiare.

Tudor Ranger nine

Sul cinturino Safari però in Tudor hanno forse commesso una piccola ingenuità: la corona è leggermente difficile da estrarre e costringe a fare qualche movimento di troppo, nulla di particolarmente evidente, ma un leggero incavo sul cinturino avrebbe semplificato tutte le operazioni. Potete sceglierlo anche con un tradizionale cinturino in pelle oppure un classico bracciale in acciaio che non replica purtroppo quello del 1967, che avrei preferito, evidentemente in Tudor avevano paura che il Ranger somigliasse eccessivamente ad un Rolex.

Tudor Heritage Ranger three

Il Tudor Heritage Ranger viene proposto a 2310€ e, se dovessi valutare delle alternative, penserei subito al Baume et Mercier Clifton, che è però più classico del Ranger oppure al JeanRichard Terrascope, più sportivo, ma entrambi paragonabili al Tudor per finiture e prezzo. Nessuno dei due ha però un cinturino a bracciale come questo né la possibilità di optare per un secondo cinturino. Un concorrente ideale potrebbe essere lo Zenith Pilot Type 20 GMT 1903, che è però posizionato più in alto, ha un movimento di manifattura, ma anche un bel cinturino in nabuk molto simile a quello scelto per il Ranger e che Tudor potrebbe magari prendere in considerazione in futuro.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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