Il Tudor Black Bay 58 è un case study in orologeria. Dopo aver identificato nel Black Bay l’eroe del marchio, i guru del marketing di Tudor hanno un giorno eliminato due mm dal diametro cassa, creando una versione ispirata anche nelle proporzioni ai primi orologi subacquei del marchio (alla referenza 7924 in particolare). Così come un’azienda riesce ad intercettare una nuova richiesta del mercato e coglie così nuove opportunità, allo stesso modo il Black Bay 58 è arrivato sul mercato nel momento in cui il trend degli orologi “oversized” tendeva a svanire, e la passione per gli orologi vintage e le loro moderne riedizioni (in particolare i diver) iniziava a diffondersi.

Una identità di marca ormai consolidata ed una strategia mirata ad esaltare il pedigree del marchio tra gli orologi subacquei hanno favorito il successo; Tudor ha creato un prodotto (più in generale una collezione) che sintetizza correttamente le “quattro P” del marketing e che ha nel Fifty–Eight la punta di diamante. Il pubblico ha gradito, i volumi di vendita hanno confermato l’intuizione: il Black Bay 58, nella versione con bracciale in acciaio e rivetti, in particolare, è ambito e comanda un prezzo reale leggermente superiore a quello suggerito. La variante con quadrante e lunetta color Blu Navy nasce quindi su basi solide, mirando ad amplificare il successo della collezione.

Appena hanno iniziato a circolare in rete i rumor che Tudor avrebbe presentato una variante blu del Fifty–Eight, seguiti poi da teaser e photoshop, i volumi di ricerca su Google della relativa parola chiave sono cresciuti fino agli attuali 3,6 milioni. Il Tudor Black Bay 58 Blu Navy è diventato “trending topic” tra forumisti, appassionati e possessori del 58 nero, tra cui rientrano alcuni appartenenti al nostro Club.

Il successo è stato forte nonostante Tudor sia arrivata per ultima nel segmento dei diver con quadrante blu. Il pantone scelto è color blu opaco, intenso, diverso da quanto offre la concorrenza sui suoi vintage diver, e da quanto proposto ad esempio su Pelagos, che è decisamente più sportivo ed indirizzato evidentemente ad un’audience di specialisti. Curiosamente, è la prima volta, dal 2018, anno della presentazione, che ho davvero l’opportunità di passare il giusto tempo in compagnia di un Fifty–Eight.

39mm di cassa possono sembrare piccoli per un polso come il mio (il giro è di 20mm), ed a prima vista lo sono, ascoltando i primi commenti che ho ricevuto. Il trucco del Fifty–Eight per coniugare polsi piccoli e generosi è lo spessore di cassa; se il diametro è un richiamo agli skin diver, la geometria del corpo cassa è quella di un moderno orologio in acciaio. Osservando un Tudor Black Bay 58 dall’alto, c’è tanta cultura vintage: la lunetta è sottilissima, l’inserto graduato non è in ceramica, il quadrante è senza data. Gli 11,9mm di spessore e la forma della cassa, in una vista laterale, sono invece quelli di un moderno sportivo in acciaio, ed evitano inoltre alla corona sovradimensionata di interferire con il polso. Per dare un giudizio completo sulla presenza al polso, andrebbe però provato anche con il bracciale.

La versione Blu Navy si ispira alla referenza originale Tudor Submariner del 1969, dal quale è in realtà diverso in tutto se si esclude il blu che adottano (e le lancette snowflake); condividono però lo stesso invidiabile equilibrio formale. Inoltre, non mi meraviglierei se alcuni tra coloro che sono in lista di attesa per ricevere la versione originale del 58 spostassero d’incanto il loro interesse sulla versione Blu Navy, già disponibile nei negozi. Un plauso ai tecnici di Tudor per aver messo a punto una lunetta che ruota con un scatto secco ed un suono appagante; restituisce una piacevole sensazione di qualità. In un’epoca in cui l’orologio è un accessorio di lusso piuttosto che strumento professionale, il “touch and feel” è cruciale per trasformare un interesse in acquisto.

La strap in tessuto presente sul Blu Navy in prova è, come da tradizione Tudor, prodotta da Julien Faure, manifattura di Saint–Etienne che utilizza telai in legno per cucire la trama dei suoi cinturini. Tudor è stato il primo marchio di orologi di lusso a scegliere come fornitore questa azienda che ha più di 150 anni di storia ed ha un approccio boutique nel realizzare i suoi prodotti. Il nuovo Black Bay 58 Blu Navy è disponibile anche con un cinturino in pelle sintetica soft touch o il famoso bracciale in acciaio con rivetti, il più desiderato; personalmente, aggiungerei una strap in gomma che consenta di usare l’orologio in acqua senza dover ricorrere al bracciale in acciaio o alla strap in tessuto. Chissà che non esista l’equivalente di Julien Faure tra i produttori di cinturini in gomma.

La meccanica non ha subito cambiamenti: il Tudor Black Bay 58 Blu Navy monta il calibro di manifattura MT 5402 (MT è l’acronimo di Manufacture Tudor), capace di settanta ore di massima riserva di carica, dotato di certificato di Cronometro. È un calibro pensato per offrire precisione e robustezza, come dimostra la scelta di montare ad esempio un ponte del bilanciere a doppio fissaggio. Tra le aree di miglioramento vedo nella certificazione sull’orologio completo di movimento incassato il prossimo passo.

Un aspetto interessante e tuttora poco noto (lo abbiamo anticipato nella nostra guida sul Tudor Black Bay, cui aggiungeremo evidentemente questa nuova variante), è l’estensione della garanzia a cinque anni, un plus non da poco che allinea Tudor ai requisiti di gruppo e lo mette in pole position tra i marchi della stessa categoria. Nella scheda tecnica sul sito, Tudor sottolinea come non occorra alcuna registrazione da parte del cliente per poterne usufruire; sembra quasi un messaggio indiretto ai marchi di orologi di lusso che offrono la garanzia estesa a patto di consentire attività di profilazione. Il Tudor Black Bay 58 Blu Navy costa 3.500 Euro nella versione con bracciale e 3.200 Euro sia con cinturino “soft touch” blu che in tessuto con fibbia ad ardiglione.

(Photo credit: Marco Antinori per Horbiter® )

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