Introduzione
Se c’è una variante della collezione classica Seamaster che apprezzo particolarmente, questa è Aqua Terra 150M Worldtimer. Omega ha aggiunto fascino e complicazione meccanica al classico tre sfere incrociando la linearità della collezione (e la precisione del calibro Master Chronometer di ultima generazione) con un’originale interpretazione della altrettanto classica complicazione con ore del mondo. Dopo averne esplorato diverse varianti, giocando con le combinazioni di materiali e finiture, le Ore del Mondo sono entrate a far parte, inaspettatamente, del linguaggio del Planet Ocean.
I nuovi Omega Seamaster Planet Ocean Worldtimer
Se il Seamaster Planet Ocean non è una novità, non lo è nemmeno la sua combinazione con i più disparati materiali concepiti nei laboratori Omega. Operazione che, per quanto mi riguarda, ha raggiunto l’apice con il Planet Ocean Dark Grey la cui percezione di qualità è notevole.

I due nuovi modelli non fanno uso della ceramica al nitruro di silicio ma della più tradizionale ceramica a base di ossido di zirconio per cassa e lunetta, a finitura prevalentemente spazzolata, su misure da 45,50 mm di diametro e 17,4 mm, di spessore. Fa il suo debutto il calibro Co-Axial Master Chronometer 8938 in questa collezione, rendendo questo Planet Ocean l’unico diver professionale 600 metri (per immersioni in saturazione) con complicazione Ore del Mondo.

La scala graduata sulla lunetta è stata ottenuta per ablazione laser, processo che i laboratori di Omega hanno sperimentato anni fa sulla prima edizione di Speedmaster Apollo 8. Al centro, il disco delle città si distingue per una chicca e, se vogliamo, una piccola punta di orgoglio: la città scelta per indicare GMT + 1 è Bienne, sede del marchio svizzero.
Il processo di ablazione laser è stato usato anche sul disco centrale, lavorando una base originale in titanio grado 5 per ottenere la sagoma dei continenti, laddove gli oceani sono invece evidenziati da una verniciatura grigia o turchese, a seconda della versione, circondati dall’anello giorno-notte e da un settore realizzato, sempre per ablazione, che mostra una struttura a nido d’ape.
Due varianti: grigio e turchese
Curiosamente, Omega ha voluto lanciare l’orologio in due varianti cromatiche: la versione turchese ricorda il modello ETNZ dedicato al partner di Coppa America. I toni turchesi contrastano fortemente con la base opaca, cinturino compreso se escludiamo le impunture dello stesso colore a contrasto.

Gli indici sono in questo caso riempiti di Super-LumiNova bianco. Viceversa, la variante grigia è più sobria ed utilizza una verniciatura grigia al centro del quadrante ed indici riempiti di Super-LumiNova grigio. In questo caso, una sottile linea grigia percorre il bordo esterno del cinturino. Li accomuna la clasp, costruita in ceramica e titanio sottoposto a processo di ceramizzazione.
Considerazioni finali
Partiamo dal prezzo: ciascuna variante ha un listino di 16.600€. I nuovi Omega Seamaster Planet Ocean Worldtimer sono destinati ad un’audience specifica di globetrotter appassionati di orologi full black che utilizzano la complicazione ore del mondo ma la desiderano su un prodotto dalle spiccate prestazioni sportive, e su un diver. Sostanzialmente si rivolge ad una nicchia cui Omega offre uno sportivo di lusso in grado di resistere ad un uso disinvolto, consapevole che la cassa in ceramica consenta di preservarne indefinitamente l’aspetto da orologio pressocché esente da usura (cinturino escluso) per molti anni a venire.
(Photo credit: Omega)
Giovanni Maria Di Biase @Horbiter®
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