Omega Seamaster Planet Ocean Dark Grey, la recensione

Omega Seamaster Planet Ocean Dark Grey, la recensione

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Introduzione

Nell’anno che celebra il Seamaster, il nuovo Omega Seamaster Planet Ocean Dark Grey aggiunge un tassello importante. Se la collezione Summer Blue è infatti la proposta Seamaster 2023 più completa, il Dark Grey è quella di prodotto più rilevante e le innovazioni che introduce sono destinate a cambiare il volto del Planet Ocean e di altre collezioni sportive.

Il Seamaster Planet Ocean Dark Grey è in ceramica al nitruro di silicio

Gli ingegneri di Comadur, la fabbrica svizzera dove si producono casse e bracciali in ceramica dei marchi del Gruppo Swatch, è un formidabile laboratorio di ricerca e sviluppo.

L’abbiamo visitata a luglio e l’esperienza, che non possiamo purtroppo documentare, è stata indimenticabile; non è consentito fare alcuna ripresa video all’interno del sito produttivo ma possiamo testimoniare quanto sia alto lo standard tecnologico e qualitativo raggiunto. Omega gioca inoltre un ruolo primario per volumi produttivi coinvolti e tasso di innovazione nel mix di prodotto.

I vantaggi della ceramica al nitruro di silicio

Il Dark Grey porta in orologeria la ceramica al nitruro di silicio di cui nulla si sapeva finora a meno di ricorrere alla letteratura scientifica. Il legame azoto-silicio non è nuovo visto che si applica diffusamente nell’industria dagli anni settanta e specificatamente su applicazioni strutturali ad alta temperatura nelle turbine a gas.

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I vantaggi includono elevata resistenza e durezza meccaniche (e maggiore resistenza alle alte temperature rispetto all’ossido di zirconio), proprietà indispensabili in orologeria, in particolare su una cassa in ceramica che soffre per natura di scarsa resilienza.

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Non intendiamo fare una lezione di chimica su questo composto binario ma decifrare le ragioni di un upgrade che si concretizza in un orologio decisamente più leggero di un analogo modello in ceramica: Dark Grey pesa 107 g contro i 138 g di un Planet Ocean Deep Black.

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Al raggiungimento dell’obiettivo contribuiscono anche il quadrante, la lunetta girevole, le due corone e la fibbia pieghevole del cinturino tutti in titanio grado 5, ma non finisce qui: anche il movimento automatico è in titanio.

La resa estetica è formidabile

La ceramica grigia al nitruro di silicio vince ampiamente il confronto con la ceramica nera, che tende ad appiattire i volumi e nascondere i dettagli; le superfici lucide ricordano il colore “Poly metal grey” popolare in automotive ed esaltano il contrasto tra le due finiture sulla parte frontale della cassa: spazzolata su fianchi e superficie interna delle anse e lucidata sul bordo che corre lungo l’ansa.

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Il percepito è un’eccellente definizione di spigoli e superfici con un contrasto sobrio ma apprezzabile tra i toni grigio-scuri della ceramica e quelli più chiari del titanio grado 5.

Al fine di assicurare un’adeguata leggibilità, i designer hanno scelto indici e lancette in antracite riempiti di Super-Luminova® bianco mentre tutte le sigle, e la scala sulla lunetta, replicano o si ispirano al grigio del titanio.

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Il cinturino con deployante sembra però un corpo estraneo: il vistoso scalino nella zona di attacco alla cassa aiuta a stringere l’orologio al polso ma la ridotta distanza da ansa ad ansa e lo spessore di ben 17,4 mm sono difficili da gestire a meno di ripensare la geometria del cinturino in quell’area (aggiungendo ad esempio una iniezione di materiale nella parte iniziale del cinturino). Si perde continuità nel passaggio da cassa a cinturino. Al netto di questo vizio di design, la finitura è molto alta.

Il calibro Omega 8906 in titanio

Il motore è tanto innovativo quanto l’abito ed apre la prospettiva a nuovi scenari tra gli orologi sportivi di Omega. La struttura replica l’analoga struttura del movimento Omega 8906 e ne replica le specifiche; lavora alla frequenza non comune di 3,5 Hertz e marcia per almeno 60 ore a piena carica ma ha i ponti e la platina in titanio, beneficiando di tutta l’esperienza maturata da Omega con il progetto Seamaster Ultra Light ed il calibro 8928.

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Se Ultra Light è vicino ad un prodotto sperimentale dalla produzione ridottissima, per il nuovo 8906 in titanio immaginiamo un futuro produttivo più ampio.

Tecnicamente, il Planet Ocean Dark Grey è un vero GMT, consentendo di regolare la lancetta delle ore locali indipendentemente da quella dei minuti; ideale quando si passa frequentemente da un fuso orario all’altro.

Considerazioni finali

Omega Seamaster Planet Ocean Dark Grey non è una variante in ceramica al nitruro di silicio del Planet Ocean 45,5 mm; il marchio ha evoluto il Planet Ocean e preparato forse il terreno per qualcosa di diverso.

Le parole d’ordine comuni sono leggerezza e resistenza, il risultato è il più evoluto Planet Ocean in ceramica che sia mai stato concepito; esteticamente, per quanto ci riguarda, è molto riuscito.

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Complessivamente, il cinturino meritava un upgrade ed un bracciale in ceramica al nitruro di silicio, come ha fatto ad esempio IWC con Ceratanium™ sì da separare concettualmente modello standard e Dark Grey e sostenere con ulteriore forza l’aumento del prezzo di listino.

Nuovo materiale e calibro in titanio incidono decisamente sul prezzo di listino che si attesta a 24.900 € pari a quasi il doppio di quanto richiesto per un Deep Black.

(Photo credit: Horbiter®)

Giovanni Di Biase @Horbiter®

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