Introduzione
Il rapporto tra Gérald Genta ed il Sol Levante era intenso, più di quanto si possa immaginare. Il Credor Locomotive è il risultato di una proficua relazione tra due culture agli antipodi per eredità e tecnica, capaci di trovare la sintesi in un orologio di cui pochi sono a conoscenza, commissionato da Seiko per promuovere il marchio più nobile del suo portafoglio: Credor.

Il designer dei designer, colui che ha ridefinito i paradigmi dell’orologeria, brevettando l’orologio sportivo in acciaio a cui molti marchi devono oggi tutto, apprezzava la cultura orientale al punto da organizzare svariati viaggi in Giappone, durante gli anni Settanta.
L’incontro e la complicità con il Gruppo Seiko non emergono oggi; salgono agli onori della cronaca di settore grazie all’ultima operazione portata a termine sotto le ali del marchio Credor.

L’originale Seiko Credor Locomotive fu l’omaggio di Genta all’universo giapponese di Seiko che non ha mai peccato dal punto di vista tecnico ma cercava una sua identità, comprensibile per un marchio tanto giovane.
Da Seiko Credor Locomotive a Credor Locomotive: la nuova referenza GCCR999
Nel Paese leader tecnologico dei treni ad alta velocità, il nome Locomotive assume un significato quasi ironico. In verità, il nome intendeva sostenere, fare cioè da locomotiva, alle ambizioni di Credor quando l’orologio apparve sul mercato, nel 1979.
L’era del quarzo volgeva al termine e con essa l’aspirazione dei giapponesi di dominare a tempo indefinito i mercati mondiali; ciò nonostante, il Seiko Credor Locomotive debuttò con un calibro al quarzo, tecnologia che ricorre spesso nella produzione Credor dell’epoca, probabilmente per garantire una silhouette sufficientemente snella e la massima accuratezza possibile.

La “contaminazione” con Gérald Genta denota inoltre un approccio più libero rispetto ad altri marchi del gruppo (includiamo la felice liaison tra Giugiaro e Seiko), soprattutto Grand Seiko, guidata ma vincolata dalle regole dettate dalla “Grammatica del Design”. Viceversa, Credor ha sempre avuto un approccio quasi olistico al design affidandosi alla migliore meccanica disponibile, come l’ottimo movimento Spring Drive.
Esempio lampante di questo approccio è la recente, piacevole collezione Kuon che ha aperto la strada al moderno orologio sportivo di lusso con bracciale di Credor, cui si aggiunge ora un prodotto Heritage come il Credor Locomotive GCCR999. I designer hanno ripreso i disegni originali, riproducendo il Locomotive dell’epoca (senza il logo Seiko), rispettando così i dettami della “Grammatica di Genta”.
Cinquant’anni di vita non possono sintetizzarsi con una rievocazione estetica; Credor ha reso omaggio al lavoro di Genta, ma ha attinto all’attuale offerta di movimenti meccanici del Gruppo di appartenenza, a quanto sembra. Ne parleremo più avanti.
Cassa esagonale e viti funzionali
L’esagono sostituisce l’ottagono e sei viti funzionali, orientate verso il centro del quadrante, fissano la lunetta alla cassa. Nulla di cui scandalizzarsi. La formula del Royal Oak è tra le più riuscite della storia dell’orologeria e la sua declinazione in forma esagonale è una scelta operata da Genta. Parlare pertanto di plagio o imitazione assume i contorni del ridicolo; equivale ad affermare che Gérald Genta ha copiato sé stesso.
Uno dei due orologi è radicato nel nostro immaginario, l’altro è autorevole nel suo ambito ma è diverso. Appartiene ad una super nicchia, anche commerciale, perché Credor ha goduto sinora di una copertura ristretta prevalentemente al mercato asiatico ed a quello americano.
High-intensity titanium e dimensioni auree
Cassa e bracciale del nuovo modello sono costruiti in “high-intensity titanium”, la lega brevettata da Seiko che riduce i limiti comuni alla lega di titanio, aggiungendo durezza e resistenza ai graffi. E leggerezza, ovviamente.
Vengono infine spazzolati e lucidati dai maestri orologiai Credor. Analogamente, il bracciale monta piccole maglie di collegamento di forma esagonale tra le maglie ad H, con bordi lucidati a specchio che si esaltano quando si muove il polso. Una formula che conosciamo bene e che, nuovamente, è molto Genta. Il bracciale si chiude su una deployante con due pulsanti di sicurezza e logo Credor.

Non è integrato nella cassa, facendo emergere così una significativa differenza rispetto ai modelli svizzeri. Il bracciale si collega alla cassa mediante un singolo aggancio disposto al centro. L’insieme è particolare, tremendamente originale quanto spiazzante per la sfacciata forma esagonale. Il quadrante offre una singolare, fitta finitura a raggi: una macchina realizzata allo scopo disegna 1.600 raggi per quadrante.

La data è ampia, è circondata da una cornice ed è ben visibile, come sul Seiko Credor Locomotive del 1979. Prima che lo chiediate, la cassa misura 38,8 mm di diametro per 8,9 mm di spessore. Le regole auree di settore sono pertanto rispettate, sebbene la forma di cassa incida sulla percezione. Il Credor Locomotive GCCCR999 è l’orologio sportivo ultrapiatto che ti aspetti e che resiste fino a 10 bar di pressione come vorresti.
Il calibro CR01
Lo spirito libero di Credor ha consentito lo sviluppo di un calibro, il movimento CR01, di cui poco ancora si sa se non che sia un movimento meccanico automatico da 4 Hertz e 45 ore di autonomia a piena carica, progettato esclusivamente per il nuovo Locomotive, secondo le dichiarazioni ufficiali.

Dall’unica immagine disponibile sul sito ufficiale Credor e dalle specifiche, sembra provenga dal catalogo dei movimenti Seiko migliori. Attendiamo ulteriori informazioni prima di commentare in via definitiva.
Considerazioni finali
Credor Locomotive GCCCR999 debutta ad agosto in serie limitata a 300 esemplari ad un prezzo di 14.000 euro e sarà disponibile in esclusiva presso le boutique Grand Seiko. Se aprirà o meno le porte al debutto europeo di Credor, è presto per dirlo.
Del Locomotive si potrà amare o meno lo stile, non l’esecuzione che è parte del patrimonio di Credor, marchio tra i più originali e curati del panorama mondiale che Seiko preserva come si farebbe con il figlio prediletto, da seguire con attenzione, evitando di esporlo eccessivamente al mercato ed alle sue logiche.

Il richiamo al legame con Genta è funzionale a rinforzare l’immagine del marchio e le sue fondamenta presso il pubblico, soprattutto quello europeo. Il Locomotive originale era dichiaratamente una spinta propulsiva per il giovane marchio Credor, l’attuale svolge ruolo analogo per toccare le corde di un pubblico particolarmente sensibile al pedigree del marchio.
Tecnicamente ci ha sorpreso la scelta del calibro; Credor vanta ad esempio il calibro Spring Drive ultrapiatto montato su Kuon, più raffinato del CR01 che ha di converso il vantaggio di essere automatico. In tal senso ed osservandone le finiture, si poteva forse ambire a qualcosa di maggiormente decorato, ancor più se il prezzo è posizionato in questa fascia.
(Photo credit: Credor)
Giovanni Maria Di Biase @Horbiter®
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