Piaget, Baume & Mercier, IWC

IWC, Piaget, Baume & Mercier: Recensione e Video

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Introduzione

Abbiamo superato il primo semestre del 2021 e scoperto tantissime novità di prodotto, Il recente Watches and Wonders ha confermato alcuni trend; quadrante verde e quadrante blu sono ormai una costante nell’offerta di tutti i marchi di orologeria ed in particolare il quadrante blu, che anni fa rappresentava una novità assoluta, è presenza fissa nel catalogo di ogni marchio.

Video recensione

Da Watches and Wonders abbiamo scelto tre orologi del gruppo Richemont, diversi per posizionamento e caratteristiche ma con una cosa in comune: il quadrante di colore blu, interpretato in modi e tonalità diverse. Parliamo di Baume & Mercier RivieraIWC Big Pilot’s Watch 43 e Piaget Polo Cronografo con quadrante Panda realizzato in edizione limitata a 888 esemplari. Seguitemi alla scoperta di questi tre modelli.

Prima di passare alla descrizione di ciascun modello, delle sue caratteristiche e di cosa renda ciascuno di essi distintivo, aggiungo un primo commento riguardo Riviera, Big Pilots Watch 43 e Piaget Polo cronografo Panda. Il primo è il ritorno dell’orologio sportivo di lusso di Baume & Mercier; era atteso e ancticipato un paio di anni fa; il secondo è assolutamente inatteso; nessuno avrebbe mai immaginato che IWC potesse ripensare o comunque aggiungere una collezione di taglia più piccola all’interno dell’offerta degli orologi Big Pilot’s.

Nel terzo caso parliamo di una variante di colore che introduce un cinturino nuovo su un modello a catalogo da tempo, sebbene questa variante introduca novità non trascurabili all’interno della gamma.

Baume & Mercier Riviera

Classico, sportivo, solo tempo, al quarzo ed in diverse taglie. Nel 1973, il Riviera di Baume & Mercier è arrivato sul mercato, distinguendosi tra gli sportivi di lusso più accessibili per lo stile caratterizzato da lunetta dodecagonale e fianco cassa che segue l’andamento della lunetta.

Quanti tra voi ricordano le ultime edizioni del Riviera, versioni extra large con cinturino in caucciù, molto popolari verso la fine degli anni novanta? Il compito del Riviera  è stato inoltre più difficile degli altri. Grazie ad un posizionamento più aggressivo dei famosi orologi di lusso degli anni settanta, ed uno stile riuscito, si è ritagliato il suo spazio tra gli sportivi di lusso.

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Ritorna nel 2021, conservando il dna originale, la lunetta dodecagonale con viti esagonali su lunetta e fondo cassa, declinandosi in più versioni; è disponibile sia con cinturino in gomma integrato e chiusura deployante che con bracciale. Nel ripensare il Riviera 2021, Baume & Mercier ha insistito su questa doppia formula.

A proposito delle versioni maschili su cui ci concentriamo, in particolare quelle con quadrante blu vista la natura di questa recensione, notiamo che hanno conservato il fondello a vista e la caratteristica di avere il bracciale integrato con un disegno a tre maglie, con le maglie laterali che degradano verso quella centrale oppure il cinturino in gomma integrato all’interno della cassa con chiusura a tripla deployante.

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Partendo da questo template i designer hanno semplificato le linee, eliminando il superfluo e curando le proporzioni di cassa e bracciale. Oggi l’orologio sportivo è sinonimo di classe e design “no frills”, in grado quindi di durare a lungo.

Nel caso delle versioni maschili da 42 mm su cui la lunetta è stata assottigliata rispetto al passato, esistono al lancio due opzioni: una monta calibro Sellita, quindi un movimento di fornitura che rappresenta l’accesso alla gamma ed offre un quadrante blu pieno con motivo “Chevron”; la seconda monta invece il calibro Baumatic da cinque giorni di autonomia, ed offre un quadrante blu fumé.

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Tra le caratteristiche identitarie del nuovo Riviera di Baume & Mercier ritroviamo i numeri romani che creano family feeling con una collezione centrale dell’offerta del marchio, la collezione Classima. Insieme alla larga cassa da 42 mm va rilevato lo spessore di appena 10,66 mm che accomuna le due versioni. Sebbene 42 mm di diametro non siano per tutti, almeno su carta, l’orologio veste bene anche su un polso medio-grande.

Nonostante esista una versione più piccola al quarzo pensata per il pubblico femminile, Baume & Mercier dovrebbe valutare secondo me anche dimensioni da 40 e 39 mm. Infine la water resistance di 10 atm garantisce ampio utilizzo all’orologio.

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Commenti sul nuovo Riviera: è un orologio che mi piace e credo che la taglia da 42 mm funzioni anche proprio perché lo spessore è ridotto; la water resistance di 100 metri è poi un requisito imprescindibile su uno sportivo di lusso moderno. Mi concentrerei piuttosto sulla doppia offerta.

La versione Sellita è più semplice ed il quadrante è più pulito; il quadrante zaffiro fumé blu della versione Baumatic rende l’insieme più chiassoso e meno lineare. C’è da affrontare il tema del prezzo: €1000 di differenza sono tanti tra i due sono tanti. Mi chiedo quante persone possano cogliere le differenze tecniche, seppur evidenti, tra calibro Baumatic e Sellita.

baume-mercier-riviera-2021Baumatic è un progetto importante per il marchio ma penso che questo gap di prezzo andasse ridotto per dare qualche possibilità in più all’acquirente più esigente.

Un aspetto  che non mi piace riguarda invece il disegno del cinturino in caucciù; ferma restando la opzione di poter cambiare rapidamente il bracciale, la soluzione attuale con tripla deployante ti costringe a dover tagliare necessariamente due estremità del cinturino per poterlo regolare, operazione che in qualità di consumatore non vorrei mai fare.

Va però detto, per completare correttamente il confronto tra le due versioni, che acquistando un Riviera Baumatic si può accedere a un anno aggiuntivo di garanzia registrandosi sul sito ufficiale del marchio.

IWC Big Pilot’s Watch 43

Il Big Pilot’s Watch 43 è una novità inattesa ed è importante tanto per IWC quanto per il segmento di appartenenza. Con questa nuova collezione il marchio entra finalmente nel segmento degli sportivi di lusso in acciaio con bracciale e lo fa con una proposta che, nelle dichiarazioni del marchio, mira a portare il Big Pilot’s Watch al suo “full potential”.

In realtà è l’occasione per tantissime persone che amano il grande orologio da aviatore di poter avere un orologio con le stesse caratteristiche identitarie del modello originale, ma in versione più piccola e ad un prezzo più accessibile.

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Vedere dal vivo tutte le collezioni Pilot’s watches prima dell’evento digitale ci ha consentito di analizzare a fondo l’orologio. A prima vista, ascoltando i commenti di chi non ha visto ed indossato i nuovi, sembra che molti considerino la nuova collezione come un “Big Pilot’s Watch wannabe”.

Al momento della presentazione dal vivo, avevamo a disposizione anche la prima edizione del moderno Big Pilot’s Watch, la referenza 5002, oltre all’originale grande orologio da aviatore. Questo modello è pienamente in linea con l’immagine della collezione del marchio ed oltre al fatto di avere un quadrante pulito, privo di finestra della data ed indicazione della riserva di carica, è in linea con lo spirito dell’originale Grande Orologio da Aviatore.

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Il compito dei designer non era semplice; l’obiettivo era quello di realizzare un Big Pilot’s Watch da 43 mm conservando il DNA del modello da 46mm. Hanno innanzitutto lavorato sulle proporzioni: nella versione da 46 mm con 8 giorni di riserva di carica il rapporto tra diametro e spessore è pari a tre.

Nella nuova collezione questo rapporto è pari a 3,16 e la corona è virtualmente la stessa, ma è stata ridisegnata per evitare che con uno spessore comunque ridotto possa interferire con il polso. È qui la sintesi di un design che punta a conservare la personalità dell’orologio da cui deriva: su un polso il cui giro supera i 20 cm come nel mio caso, non ho notato differenze sostanziali rispetto al Big Pilot’s Watch da 46 mm.

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Grande novità ed esclusiva della collezione è l’introduzione di un bracciale in acciaio a sgancio rapido che può essere rapidamente sostituito durante l’inverno o l’estate con un cinturino in pelle o con uno in gomma. Il bracciale è estremamente comodo, hanno lavorato bene in IWC.

Il bracciale rappresentava un punto di debolezza del marchio secondo me ed è stato risolto. Ha due caratteristiche principali: si possono eliminare le maglie singolarmente ed offre un sistema di regolazione fine sulla clasp. Premendo un pulsante è possibile estendere il bracciale fino a 5 mm.

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Come detto, l’orologio ha presenza al polso; tra tutte sceglierei la versione con bracciale perché quella in pelle è purtroppo scomoda. Come terza opzione è disponibile un cinturino in gomma con rivetti, perfetto per l’estate considerando la water resistance di 100 metri.

Per quanto riguarda la meccanica, l’orologio monta un calibro inedito, il movimento 82100 da 60 ore di riserva di carica che sono su carta un valore normale se osserviamo lo scenario competitivo mentre il sistema di ricarica Pellaton, le parti in ceramica per ridurre gli attriti e quindi l’usura sul lungo periodo suggeriscono che su un orologio dal largo utilizzo come questo il marchio ci sia concentrato su affidabilità di lungo periodo.

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Trovo molto bello poi il rotore di carica (il movimento è a vista attraverso il fondello) che porta il medaglione Probus Scafusia al centro esattamente come i modelli top di gamma, tra cui il Calendario Perpetuo. I prezzi vanno da €9050 a 10100 per la variante con bracciale.

In questo secondo caso mi sarei tenuto sotto la soglia psicologica dei €10000 almeno per tutto il 2021; se mi chiedete quale versione scegliere, appurato che la opzione da scegliere è quella con il bracciale in acciaio, aggiungo la variante con quadrante Blu.

È bello e profondo e non è troppo vistoso; consente di apprezzare la qualità dell’esecuzione degli indici del quadrante, davvero elevata. Parliamo di qualità percepita ovviamente, solo un utilizzo prolungato potrà confermare le impressioni.

Se dovessi scegliere invece la soluzione alternativa di cinturino non prenderei quella in pelle ma opterei per la soluzione in gomma che replica i rivetti presenti sulla versione in pelle, esclusivamente per ragioni di comodità. Credo che il cinturino in pelle sia troppo duro, specialmente nei primi mesi di vita.

Piaget Polo Chronograph Blue Panda

Ultimo in ordine di prezzo ma certamente non meno importante è il Piaget Polo chronograph Panda. Si tratta di un’edizione limitata a 888 esemplari che riporta sotto i riflettori la versione cronografo di Piaget Polo. Introduce due caratteristiche interessanti: la prima è la variante di colore; la seconda è l’aggiunta di un cinturino con un motivo cannelè e logo Piaget. Combinati danno a quel quadrante una personalità distintiva rispetto a tutti i Polo Chronograph a catalogo.

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L’introduzione di questo modello è l’occasione per parlare del Polo in modo più vasto sottolineando l’elemento distintivo di questa collezione: il quadrante a cuscino all’interno della cassa rotonda, una caratteristica di stile troppo spesso trascurata.

Rispetto agli altri due forse questa scelta è ancora più forte perché tra tutti i Polo realizzati da Piaget, la versione cronografo è quella che mi appassiona meno, ma quando ho visto questa versione in anteprima digitale ho pensato che Piaget stesse seguendo la strada giusta.

La combinazione dona personalità nuova e rivitalizza un cronografo che esiste sul mercato da anni, sebbene non raggiunga l’equilibrio di proporzioni e linee che, complicazione a parte, ritrovo su Polo Skeleton, orologio che ho recensito e che secondo me rappresenta il futuro stilistico di Polo.

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Parliamo adesso delle caratteristiche. Il cinturino blu intenso ha un motivo cannelè che richiama il motivo orizzontale sul quadrante. E’ inoltre a sgancio rapido, si può quindi sostituire facilmente mediante un sistema disposto nella zona di attacco alla cassa; è poi possibile rimuovere la fibbia ad ardiglione della deployante.

La gomma del cinturino è molto morbida e la piccola fibbia ad ardiglione con logo Piaget ha una deliziosa doppia finitura, spazzolata al centro e lucida ai bordi.

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È la stessa alternanza di superfici spazzolate e lucide presenti sulla cassa e mostra quale sia il posizionamento di Piaget, più elevato e meno industriale degli altri orologi recensiti. Siamo del resto in una scala di prezzi e caratteristiche inversamente proporzionali ai volumi di produzione.

Per quanto riguarda la parte tecnica, l’orologio monta il calibro 1160 P; è una versione personalizzata la cui massa oscillante è trattata PVD blu ed ha decorazioni Côtes de Gèneve sui ponti, mentre la ruota a colonne contribuisce ad attivare, fermare e azzerare il cronografo in modo morbido e senza la minima oscillazione. Anche in questo caso, partiamo dal prezzo per arrivare alle considerazioni finali.

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Secondo voi 16000 Euro sono troppi o corretti per un orologio del genere? Secondo me per un Piaget non sono tanti, in particolare per un’edizione limitata dotata di un calibro sufficientemente raffinato, considerando anche lo scenario competitivo che va ben oltre queste cifre, quotando al doppio e più del doppio.

A questa cifra si acquista un orologio di alta qualità e fattura con una personalità più vivace del solito, sebbene il blu del cinturino sia di un tono opaco, che è in linea con le caratteristiche del marchio. Parliamo ora di ciò che cambierei: mi piace il modello ma non amo, come detto, il Polo Chronograph.

Prenderei questa edizione come punto di partenza per drenare ispirazione dal Polo Skeleton, riducendo ad esempio la dimensione della lunetta ed aprendo il quadrante, provando ad allontanare i due contatori che reputo troppo vicini al centro del quadrante stesso.

Considerazioni finali

Voi cosa ne pensate? Vi piacciono questi tre orologi, condividete le mie opinioni ed il mio pensiero? Credete che uno sia più interessante dell’altro e c’è un modello in particolare vi ha colpito o che vedete per la prima volta? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto, vi aspetto e sono pronto a rispondere alle vostre idee, alle vostre domande e ci vediamo la prossima videorecensione. Ciao.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

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