Un mese fa circa ho fatto un giro turistico della città di Glashütte, una piccola città a mezz’ora d’auto da Dresda, situata nella Silicon Valley dell’orologeria tedesca in cui almeno una grande azienda su due è una manifattura di orologi. Visitare Glashütte Original è un’esperienza che consente di capire cosa significhi per i tedeschi fare orologi e la visita al museo della città è inoltre un archivio del lavoro secolare di questa comunità al servizio della precisione cronometrica. Tra gli obiettivi della mia visita, c’era la volontà di poter dedicare almeno un’ora del mio tempo al Glashütte Original Senator Cosmopolite, uno dei capolavori del marchio. Nessun posto è più indicato della manifattura perché i Cosmopolite non sono così popolari in Italia ed in Germania puoi parlare con chi quell’orologio lo ha sviluppato.
Il concetto di semplicità estetica, di forme minimali è intrinseco nella cultura tedesca ma non va associato alla assenza di complicazione meccanica, sarebbe un errore. Osservi un Senator Cosmopolite ed è oggettivamente il trionfo della pulizia estetica, eppure inizi ad usarlo ed a parlare con un orologiaio della manifattura e comprendi, passo dopo passo, che si tratta di un complicato d’alta gamma in cui di minimale, tecnicamente parlando, non c’è proprio nulla. Partendo dalla famiglia dei Cosmopolite che hanno dato vita al Grande Cosmopolite Tourbillon, l’orologio più complicato mai realizzato da Glashütte Original, gli ingegneri del marchio hanno realizzato e messo a punto uno dei più avanzati e completi ore del mondo esistenti. Per quanto mi riguarda, dovrei certamente indagare più a fondo, ma tra i marchi generalmente più noti al pubblico credo non ci sia nulla che riesca a offrire lo stesso livello di complicazione meccanica in questo segmento di mercato.(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)
Gaetano C @Horbiter®