Girard-Perregaux Bridges Cosmos, la nostra recensione

Girard-Perregaux Bridges Cosmos, la nostra recensione

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Quando l’alta orologeria entra nel segmento che combina tourbillon e astronomia, i marchi che possono partecipare al contest sono pochissimi. Tra le creazioni più recenti e affascinanti citerei senza dubbio Montblanc e JaegerLeCoultre ed alcune loro creazioni esclusive, ma un marchio che vanta una vasta produzione di complicati del genere è senza dubbio GirardPerregaux.

L’ultima volta che ho scritto di un GirardPerregaux tanto sofisticato risale al 2017 e l’argomento di conversazione era simile: l’orologio era il Bridges Planetarium TriAxial, uno dei miei complicati preferiti in assoluto, dal mio punto di vista anche un pò sottovalutato dai magazine di settore.

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Tra quelle classiche, ma non indipendenti (GirardPerregaux fa parte della scuderia di Kering Group), la manifattura svizzera non ha concorrenti nella realizzazione di raffinati tourbillon su tre assi e storicamente è una delle manifatture che prima di altre si sono cimentate nel migliorare e sviluppare ciò che Breguet aveva inventato.

Esattamente un anno fa, durante l’ultimo SIHH dell’epoca moderna (ora si chiama Watches and Wonders e si terrà ad aprile), GirardPerregaux ha allargato ulteriormente la sua collezione Bridges, aggiungendo un nuovo, ed inatteso, tassello alla sua produzione.

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Il GirardPerregaux Bridges Cosmos è “diversamente” complicato rispetto ad un Bridges Planetarium TriAxial: un tourbillon su tre assi è molto più complesso da costruire e regolare di un singolo tourbillon ma il nuovo Bridges aggiunge una nuova complicazione ed il risultato è, esteticamente, meno ortodosso di quanto ci ha proposto il marchio per circa due secoli. Sfruttando una immagine di marca rinnovata che si è evidentemente fatta avanti con il moderno Laureato, il Bridges Cosmos riduce il gap tra collezioni sportive e classiche di GirardPerregaux.

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L’introduzione del titanio per la cassa (lega di titanio grado 5, micropallinato) prosegue quanto già fatto con il Minute Repeater Triaxial Tourbillon un anno prima, capolavoro che Macaluso in persona mi aveva presentato al tempo. A 47mm di diametro cassa e 22,2mm di spessore, il Bridges Cosmos è un gigante dell’orologeria in tuttu i sensi, ma un atleta considerando che un oggetto del genere è spesso proposto in oro o platino, con tutto ciò che comporta in termini di peso ed usabilità.

I designer di GirardPerregaux volevano innanzitutto rendere il Bridges Cosmos un complicato facile da vivere, oltre che interpretare ed usare quotidianamente. La scelta di costruirlo in lega di titanio (nella sua declinazione più pregiata, il grado 5) paga sicuramente da questo punto di vista (non necessariamente da altri, ma ne parleremo).

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Il quadrante offre due complicazioni disposte sull’asse orizzontale che passa per ore tre e nove: a sinistra, in vista frontale, una mappa mostra il tempo siderale compiendo una rotazione completa, appunto, in un giorno siderale (meno delle canoniche 24 ore). Il globo è sempre costruito in titanio grado 5 e reca incise le dodici costellazioni dello zodiaco. Non poterle vedere di notte sarebbe un controsenso, ed è il motivo per cui il globo è stato trattato con idroceramica luminescente, una novità in questo ricco segmento di mercato.

Allo stesso modo, il globo che si trova ad ore tre, realizzato con la stessa tecnica usata per la mappa celeste, è accoppiato ad un anello sulle 24 ore che offre la possibilità di visualizzazione GMT diretta. Entrambi i globi sono visibili anche dal fondo cassa la cui metà superiore, chiusa da entrambi i lati, ospita evidentemente buona parte dei rotismi del movimento.

Sul retro sono inserite la chiave di ricarica (il calibro GP03920 è un movimento a carica manuale da 3Hz), quella di rimessa all’ora, ed altre due che regolano globo celeste e globo terrestre. Il titanio, trattato PVD nero, copre anche il tourbillon ad un minuto mentre un vetro a bolla estremamente bombato copre il quadrante, un disco in vetro zaffiro metallizzato, inciso e rivestito anch’esso di idroceramica luminescente per contribuire ad uno spettacolo notturno imozzafiato.

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Il risultato è sotto i vostri occhi: osservare il Bridges Cosmos al buio è come sedersi al centro di in un planetario, tanto è forte l’esperienza che regala. Meno tradizionale di altre realizzazioni dell’atelier di altissima orologeria di GirardPerregaux, un Bridges Cosmos è l’interpretazione sportiva, quasi irriverente per un marchio così tradizionalista, del tourbillon astronomico.

GirardPerregaux ha così offerto non solo un altro capolavoro di meccanica, ma qualcosa di particolarmente romantico, optando per un materiale coraggioso, che ha il vantaggio di renderlo particolarmente fruibile (non ha inoltre corona di carica), anche se meno attraente per i puristi dell’orologeria in cerca del metallo pregiato. Il prezzo? 310.000€.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

1 Comment

  1. What a beautifull watch! The only thing I don’t understand is, why they didn’t make the spheres out of 1 piece each in stead of 2 halves per globe.

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