I nuovi OF Aviator sono stati affiancati da quattro nuovi modelli che, pur pur condividendo sostanzialmente funzioni e caratteristiche con gli Aviator, meritano di essere trattati separatamente. Si chiama Citizen OF Seaplane la nuova collezione che si posiziona, nelle intenzioni del marchio, a metà tra un orologio di ispirazione vagamente aeronautica ed un “recreational diver”. Ancora una volta, si percepisce la volontà del marchio giapponese di modernizzare i canoni estetici di alcuni modelli di accesso che, come per Aviator Solo Tempo e Cronografo, non sostituiscono alcun modello ma estendono una gamma già ampia.
L’auspicio è, infatti, che le collezioni si semplifichino progressivamente per numero di referenze se valutate dalla prospettiva, privilegiata ma ragionevole, di chi deve scegliere un prodotto a catalogo, scevro da volumi e mix di mercato. Più realisticamente, l’auspicio è che le referenze non solo si riducano quanto abbiano piuttosto un unico idioma stilistico; aiuterebbe ad identificare meglio una collezione che cerca il suo spazio di identità tra Promaster e Radiocontrollati.
Il lavoro dei designer giapponesi è stato più intenso che altrove, in questa occasione; gli OF Seaplane hanno una cassa completamente nuova con anse a spigolo e cinturino integrato (o bracciale in acciaio) in silicone accoppiati ad un quadrante estremamente pulito, caratterizzato da quattro numeri arabi, con la doppia cifra dei secondi (o dei minuti se preferite) ad ore dodici.
La lunetta graduata è sottile ed il quadrante è piatto con sfera delle ore di colore arancione sui modelli con cinturino in gomma. La corona zigrinata ad ore 13:30 completa una geometria di cassa che i più esperti di orologi militari vintage riconosceranno facilmente: è la cassa del tipo “manta ray” introdotta negli anni sessanta, con la differenza di aver qui adottato una sua interpretazione contemporanea, priva degli spigoli vivi a centro cassa tipici di quella architettura. Credo che i designer abbiano fatto davvero un ottimo lavoro di sintesi, il risultato è equilibrato, estremamente pulito ed anche in questa occasione, forse più che su Aviator, è tangibile la percezione di prodotto più ricco del posizionamento previsto. Breve considerazione sulle opzioni: a differenza di Aviator, Citizen propone al lancio ben cinque referenze, offrendo tre alternative con cinturino in gomma e tre opzioni su bracciale.
Il bracciale a tre maglie, con maglia centrale larga, si accoppia bene alla cassa ma questo modello funziona molto bene con il cinturino in gomma integrato perché preserva tutto il suo spirito da orologio sportivo per sport acquatici. Inoltre, la formula tre maglie mi entusiasma poco, è tanto rassicurante per marchio e clientela quanto mainstream per resa estetica. Ciò nonostante, qualità e comfort restano una priorità per Citizen che non abbassa mai lo standard, neanche nella fascia dell’ultra-accessibile. Le specifiche indicano un diametro di 44 mm mentre spessore e peso lo rendono di diametro equivalente inferiore. Infine, ed il mio pensiero va alle immersioni amatoriali ed alle alte temperature, la gomma (è silicone in questo caso) è una scelta obbligata.
Il calibro Eco-Drive è quello base dei modelli di accesso ed è più che sufficiente per un solo tempo; se volete super prestazioni dovete rivolgere sguardo e desiderio altrove ma la formula è valida per un robusto orologio giapponese dall’autonomia pressoché infinita, secondo gli standard medi del segmento, ed il cui prezzo di lancio di circa 150 Euro non sacrifica alcuna aspettativa. Design, costruzione, cura dei particolari sono ottimi e l’orologio, per quanto i gusti siano sempre soggettivi, è ben proporzionato ed attraente, con un tasso di originalità superiore alla media dell’offerta del marchio in questo segmento.
(Photo credit: Marco Antinori per Horbiter®)
Gaetano C @Horbiter®
