Nell’ormai lontano 2013, a Baselworld, Seiko presentò una riedizione moderna del Grand Seiko 44GS, l’orologio che ha dettato le regole della “Grammatica del design”, per celebrare il centesimo anniversario dalla fondazione della manifattura Seiko.
Prodotto in quattro versioni, formalmente fedeli al modello originale del 1967, fu prodotto in quantità limitatissime. I modelli in oro bianco, giallo e rosa, in particolare, furono costruiti in soli 70 esemplari ciascuno e l’unica versione in acciaio disponibile ne contava 700.
Fonte: Grand Seiko
Se provate oggi a cercare una tra le seguenti referenze: SBGW043, SBGW044, SBGW046, SBGW047, scoprirete quanto sia difficile trovarne una, anche in un momento in cui il mercato non è floridissimo. E, se riusciste a trovarne uno, scoprireste che il prezzo di mercato è alto.
Grand Seiko ha atteso undici anni prima di replicare un’operazione analoga a quella del 2013 ma ha alzato il tiro, perché ha puntato sul 45 GS del 1968 come fonte di ispirazione, ossia l’evoluzione del 44GS in orologio a carica manuale ed alta frequenza.
SLGW004 e SLGW005: il 45GS è tornato
Il debutto inatteso di una versione contemporanea del 45GS costituisce un’attrattiva formidabile per gli appassionati e non escludiamo che il riscontro mostrato dal pubblico dal 2013 abbia avuto un’eco tale da contagiare l’attuale management.
Risultato: una coppia di modelli, uno in oro e l’altro in acciaio, che mirano a toccare le corde della nostalgia e rinforzare il pedigree del marchio facendo da traino alla collezione Heritage.
Fonte: GS9 Club
Il 45 GS è, come abbiamo anticipato, sinonimo di 10 battiti al secondo e per questa ragione particolarmente attraente. In undici anni, il marchio ha cambiato forma (e struttura), per cui il gap tecnico a favore dell’ultima edizione è inevitabilmente superiore rispetto alle edizioni limitate del 2013, mosse dal pur ottimo calibro Grand Seiko 9S64 che appartiene ad una generazione antecedente al 9SA4 a carica manuale presentato lo scorso aprile.
Non è casuale che Grand Seiko abbia atteso l’ultima parte dell’anno ed il lancio di SLGW002 e SLGW003 a Watches and Wonders prima di introdurre le referenze SLGW004 e SLGW005 che adottano lo stato dell’arte dal punto di vista tecnico.
La lucidatura zaratsu come non l’avete mai vista
La peculiarità della cassa 45GS (e della 44GS) è di distinguersi tra gli orologi classici che vedete in giro. La combinazione tra superfici piatte, a finitura lucida e spazzolata, spigoli vivi, anse corte, è immediatamente riconoscibile. I tanti richiami storici sono inoltre un traino infallibile per i cultori del marchio ed incuriosiscono neofiti ed amanti del vintage.
Fonte: GS9 Club
L’operazione è completata, sulla versione in oro giallo, da un quadrante crema simile all’originale e su entrambi dal vistoso vetro glassbox che copre i loghi del 1968: SEIKO ad ore dodici, GS in basso con le indicazioni “Hi Beat” e “36.000” che sormontano il logo della manifattura Daini Seikosha dove il primo Grand Seiko 45GS nacque 56 anni fa.
Nostalgico, ma modernissimo
Il Grand Seiko 45 GS del 1968 montava un fondo cassa solido con medaglione GS al centro. Ora il fondo cassa è a vista perché sarebbe stato un delitto nascondere il calibro 9SA4, presumibilmente il calibro a carica manuale tecnicamente più appagante e prestante in area 10.000 Euro.
La cassa è a misura del calibro ed è spessa 10,4 mm (quindi 0,9 mm più della cassa Evolution 9 con analogo movimento) e si estende fino a 38,8 mm; si evince dal sottilissimo anello di chiusura sul fondo cassa. Il profilo è curvo, allontanandosi parzialmente dal fianco squadrato del primo 45GS.
Fonte: GS9 Club
Del movimento 9SA4 abbiamo parlato nell’articolo dedicato alle novità 2024 in fiera. Vi rimandiamo a quel contenuto se volete approfondirne le caratteristiche, ma ricordiamo due specifiche su tutte: lo scappamento a doppio impulso (che contribuisce alle ottanta ore di autonomia a piena carica) ed il bilanciere a spirale libera.
Considerazioni finali
Grand Seiko produrrà 1.200 esemplari del modello Heritage SLGW005 e 200 di SLGW004. La produzione del modello in acciaio non è limitatissima, suggerendo ccosì he Grand Seiko intende soddisfare una richiesta potenzialmente sostenuta, perché un conoscitore del marchio, cui questo modello si rivolge innanzitutto, è consapevole che un’occasione del genere non si ripresenterà più, almeno a breve.
Il prezzo di 10.400 Euro appare allineato a ciò che l’orologio offre; è forse meno furbo se si vuole provare ad attrarre qualche nuovo adepto.
La variante in oro supera di slancio i 32.000 Euro e con quel quadrante è la migliore riedizione del 45GS eppure ci piacerebbe che un modello in oro avesse sempre un calibro leggermente diverso dalla versione a carica manuale. Il riferimento è a finiture e materiali.
Ciò che apprezziamo meno è il logo Grand Seiko a filigrana inserito sul vetro zaffiro a protezione del calibro. E’ comune alle serie limitate del marchio ma continuiamo a sostenere che sia un tocco di cui non c’è alcun bisogno.
(Photo credit: Grand Seiko)
Giovanni Maria Di Biase @Horbiter®
Approfondimenti in questo articolo:
Frequenza
E’ il numero delle oscillazioni dell’organo regolatore. È espressa in rapporto all’ora, negli orologi meccanici, e al secondo in quelli al quarzo.
Calibro
E’ un termine alternativo a quello di movimento meccanico. E’ di norma associato al nome del produttore (interno o esterno al marchio) seguito da un codice identificativo (ad esempio: ETA 2824).