Audemars Piguet [Re]Master01 Flyback Chronograph

Audemars Piguet [Re]Master01 Flyback Chronograph

Il [Re]Master01 Flyback Chronograph è più di una reinterpretazione di un cronografo storico di Audemars Piguet creata per celebrare l’apertura del museo storico. La manifattura conferma di aver intrapreso un percorso destinato a costruire una alternativa al Royal Oak, drenando da un archivio che, prima degli anni settanta, anni in cui il Royal Oak ha proiettato il marchio nel futuro, ha riempito l’enciclopedia dell’alta orologeria. La fonte di ispirazione per il [Re]Master01 un cronografo del 1943 che raccoglie insieme una fase storica dei primi, anche se non primissimi, cronografi da polso, e racconta la storia di una manifattura nota per la costruzione di raffinate complicazioni.

Audemars Piguet [Re]Master01 Flyback Chronograph

Audemars Piguet parla di “primo progetto di reinterpretazione”, un messaggio che comunica le sue intenzioni e la volontà forse di rientrare stabilmente tra i player del settore classico, come Vacheron Constantin, ad esempio. Lo scopriremo. In attesa ulteriori novità, cosa offre un [Re]Master01? Una eccellente operazione nostalgia: la cassa è cresciuta fino a 40mm, ma lay-out, materiali, sapore della originale referenza 1533 sono stati attentamente preservati. La cassa in due materiali è una novità in questo settore, scopriremo come verrà accettata dal pubblico cui Audemars Piguet intende rivolgersi: la cassa è in acciaio, mentre lunetta, corona, pulsanti sono in oro 18 carati. L’architettura acciaio-oro era popolare negli anni ’40 come lo era, nella fascia di accesso del mercato, la produzione di casse in acciaio placcate oro.

Audemars Piguet [Re]Master01 Flyback Chronograph

Audemars Piguet [Re]Master01 ha uno stile dolce, estremamente proporzionato, quasi irriconoscibile se lo guardiamo leggendo nell’altra mano il pay-off del marchio, ma assolutamente comprensibile seguendo proprio la strada intrapresa da Audemars Piguet con il lancio della collezione CODE 11.59. E’ un atto d’amore agli Audemars Piguet di un tempo, come recita la scritta “Genéve” ed il logo storico, segno di un’epoca in cui la manifattura di Le Brassus aveva un laboratorio nella città svizzera. Il quadrante brilla per equilibrio: i tre contatori, in tangenza alla minuteria “chemin de fir” e leggermente incassati, sono perfetti per dimensioni e spaziatura; merito anche del calibro. Felice è anche il connubio tra due font apparentemente inconciliabili, adottati sui registri e sul quadrante, rispettivamente.

Audemars Piguet [Re]Master01 Flyback Chronograph

E’ uno stile che aiuta a mitigare le dimensioni non proprio contenute: lo spessore di cassa si avvicina ai 15mm, un dato importante visto che parliamo della riedizione di un orologio un tempo previsto con calibro a carica manuale. Audemars Piguet [Re]Master01 monta un movimento cronografico automatico che, se si esclude la massa oscillante in oro rifinita “Clous de Paris” (e la data) è praticamente lo stesso che adotta il CODE 11.59. E’ un calibro pregiato, molto ben decorato anche negli angoli più nascosti, dotato di ruota a colonne con frizione ad innesto e disinnesto verticale e, dettaglio interessante, martelli di reset crono separati per ciascun registro. Il [Re]Master01 non è, come ci si aspetta, accessibile per quantità. Proposto a più di 50.000€, è un grandioso esercizio di stile e fattura, forse troppo moderno nella meccanica, seppur tutto sia stato confezionato con la solita cura cui ci ha ormai abituato Audemars Piguet.

(Photo credit: courtesy of Audemars Piguet)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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