Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600
Giovanni Di Biase1 Febbraio 2017
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“Addì 17 Settembre 1755, nelle ore pomeridiane, avanti a me comparso in persona il Maestro Andrè Hetier, tagliatore d’abiti domiciliato a Ginevra, il quale di sua libera volontà affida come apprendista il figlio Esaie Jean-Francois Hetier, presente e consenziente, al Signor Jean – Marc Vacheron, Maestro orologiaio…”. Dai tempi dei Lumi ad oggi son passati più di 260 anni e Vacheron Constantin non ha mai cessato di creare orologi.
Dopo averci sbalorditi due anni or sono con un imponente esemplare unico di orologio da tasca di ragguardevoli dimensioni, il più complicato al mondo, il Vacheron Constantin ref. 57260 dove 57 indica il numero delle complicazioni e 260 gli anni della manifattura (lo abbiamo fotografato quest’anno allo stand del marchio ad SIHH), quest’anno la Casa si presenta nuovamente con un altro esemplare unico ma da polso, il Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestial Astronomical Grand Complication 3600 dotato di “sole” 23 complicazioni.
Il termine “Cabinotiers” fa riferimento all’atelier specializzato di Vacheron Costantin dove in base ai sogni e desideri dei propri clienti una commissione etica appositamente nominata valuta che vengano realizzati orologi su misura con complicazioni semplici o eccezionali come questa, che fa riferimento a funzioni temporali specifiche, in armonia con i valori e tradizioni della Maison.
In una cassa in oro bianco da 45mm di diametro e 13,7mm di spessore i maestri orologiai di Vacheron Constantin sono riusciti a indicare, con raffinatezza ed eleganza su un quadrante opalino color ardesia, con indici applicati in oro bianco, ore e minuti, l’indicazione dell’equazione del tempo mobile al centro con lancette stile Breguet, i dati di calendario perpetuo da ore 1 a ore 3, equinozi/solstizi e segni zodiacali, tramonto, ore di luce e alba da ore a 4 a 7, fasi lunari di precisione e indicazioni di stato e coefficiente di maree dalle 9 alle 12.
Trovo quest’ultimo indicatore delle maree molto romantico e particolarmente affascinante per bellezza e tecnica costruttiva. Già in passato altri marchi lo hanno rappresentato, ricordo i vecchi Heuer ed Eberhard con lancetta, Corum con lancetta e disco e gli Ulysse Nardin con i dischi dalla grandissima precisione, ma la rappresentazione tridimensionale dell’allineamento Terra – Sole – Luna fatta sul Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600 con l’indicatore di marea li supera tutti ed, a mia memoria, non ricordo fosse mai stato realizzato prima d’ora. Questo fenomeno ha affascinato poeticamente Dante, che ne fa riferimento nella Divina Commedia (Paradiso XVI, vv 82-83) e scientificamente Newton e il matematico George Howard Darwin nelle loro teorie.
Il primo diceva in generale che il fenomeno delle maree era causato dalla forza gravitazionale lunare che, non essendo bilanciata dalla forza centrifuga terreste, sviluppava questo fenomeno. Il secondo invece ipotizzava che il fenomeno fosse determinato da un sistema di forze con al centro la Terra e la Luna in un unico sistema ruotante intorno al sole. Entrambi trascuravano influenze dovute al Sole ed inclinazione dell’asse terrestre.
Quando la Luna è piena l’attrazione gravitazionale del Sole e della Luna si somma dando luogo alle a maree sigiziali, cioè più forti del solito, mentre quando è al primo e ultimo quarto la forza gravitazionale viene esercitata in direzioni diverse dando luogo a maree meno ampie, dette di quadratura. Altri fattori poi come i fondali e posizione danno luogo ad altri fenomeni.
Il lato fondello dell’orologio è ancor più affascinante e sofisticato del lato quadrante, perché è composto da due dischi in zaffiro sovrapposti che raffigurano la mappa celeste sulla quale sono visibili in primo piano le costellazioni e la Via Lattea, viste dall’emisfero boreale, ed i mesi dell’anno. Sullo stesso disco trasparente due ellissi, una rossa e l’altra bianca, corrispondono rispettivamente alle proiezioni dell’eclittica e dell’equatore celeste.
Al di sotto della mappa delle costellazioni, un secondo disco delimitato dai quattro punti cardinali e una scala graduata segnano il tempo siderale, ovvero la grandezza astronomica che rileva lo spostamento della volta celeste in un dato luogo osservato da un meridiano locale. Differisce di circa quattro minuti al giorno rispetto al tempo medio: 24 ore siderali corrispondono quindi a 23 ore, 56 minuti e 4 secondi.
Come se tutto ciò non bastasse sul fondello del Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600 possiamo ammirare lo splendido Tourbillon con grosso bilanciere a viti montato su una gabbia a croce di Malta, emblema storico che compare come logo del marchio dal 1880 e la riserva di carica di ben 21 giorni indicata sul perimetro esterno. Tutta questa meraviglia meccanica è costata ben 5 anni di studio e sviluppo per produrre il calibro 3600.
Questo movimento meccanico a carica manuale con Tourbillon a 18000 A/h di 36mm di diametro e solo 8,7mm di spessore ha 514 componenti e 64 rubini e controlla ben 23 complicazioni, fra le quali tre tempi separati, mossi da tre singoli ruotismi dedicati. Il ruotismo “tropicale” che simula l’anno tropicale, ovvero l’orbita ellittica che la Terra compie attorno al Sole, è stato ideato per assicurare maggiore precisione alle funzioni solari. Sei bariletti in serie, disposti a gruppi di tre, garantiscono la riserva di carica di tre settimane.
A prima vista non sembrerebbe rifinito in particolar modo, ma non è così perché la presenza del “Punzone di Ginevra” comprende 12 clausole tecniche/estetiche che devono essere rispettate nella fabbricazione. Si può notare l’Anglage sui ponti dalla lavorazione granulata, la lucidatura di viti e gabbia del Tourbillon, la sbavatura con bisello dell’alloggiamento viti solo per citarne alcuni.
Trovo veramente eccezionale il Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600 per competenza tecnica, progettazione e associazione delle complicazioni, auspico che parte di queste raffinatezze meccaniche vengano impiegate in modelli più semplici e meno costosi per dar ancor di più maggior classe ed eleganza ad altri modelli che utilizzano da anni complicazioni che meritano nuove tecniche costruttive.
Questo lavoro sta portando Vacheron Constantin a sottrarre lo scettro alla leader indiscussa di grandi complicazioni Patek Philippe che, forse perché più giovane di 84 anni, ha avuto maggior vigore in questo campo, ma probabilmente non ricordava di essere nata nel secolo dei lumi.
(Photo credit: Horbiter®)
Dennis Fabbro @Horbiter®
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Con questo termine si indica comunemente la gabbia che contiene il tourbillon e comprende bilanciere, ancora e ruota di scappamento.
Calibro
E’ un termine alternativo a quello di movimento meccanico. E’ di norma associato al nome del produttore (interno o esterno al marchio) seguito da un codice identificativo (ad esempio: ETA 2824).