Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton, la recensione

Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton, la nostra recensione

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C’è un aspetto che rende unico ed originale il Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton al di là della storia secolare che racconta del savoir-faire della manifattura nel realizzare i suoi automi. Unisce i punti mancanti tra le collezioni classiche di Jaquet Droz e la sua interpretazione delle grandi complicazioni, ed il capitolo costituito dai suoi automi. Due mondi fino ad oggi pressoché separati.

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Tempo, amore e natura sono raccontati con romanticismo: osservando il quadrante dell’orologio, il senso di animazione è incredibile, anche quando il meccanismo di cui parlerò a breve non è in azione: la foresta intorno alla città di La ChauxdeFonds sembra animarsi intorno alle sfere di ore e minuti di un Jaquet Droz Petite Heure Minute, la base da cui il marchio è partito per realizzare il Loving Butterfly Automaton.

The Draughtsman – L’automa, realizzato nel 1775, che ha ispirato il Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton.

Per la fonte d’ispirazione dell’animazione del Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton si dovrebbe usare il termine “incredibile”: quando ho ascoltato la storia da cui è nato il concetto di questa automazione pensavo di sbagliarmi. Poi ho letto la press release ed ho riletto lo stesso contenuto sul sito ufficiale della casa almeno tre volte.

E poi sono andato in rete a cercare dei video correlati. A partire dal 1773 PierreJaquet Droz ha realizzato tre androidi automi, The Draughtsman, The Writer, The Musician, di cui il primo era in grado di realizzare schizzi con una penna, e lo ha fatto in un’epoca in cui non esisteva nulla del genere.

PierreJaquet Droz ha realizzato un calcolatore, probabilmente il primo della storia perché era in grado di codificare informazioni in modo logico ed ordinato, in grado di scrivere o disegnare. Il tutto è documentato da numerosi video, incluso uno di presentazione dell’automa The Writer dopo il suo restauro, avvenuto durante una conferenza stampa tenuta da Jaquet Droz nel 2011.

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Tra i tanti disegni realizzati dall’automa, la manifattura ha ripreso quello di un angioletto trainato da una farfalla, all’interno della foresta di La ChauxdeFonds.

La realizzazione del Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton è la sintesi di tre grandi expertise della manifattura svizzera: la meccanica di precisione, la costruzione di automi e la grande tradizione artigianale della manifattura che fa uso costante delle tecniche più tradizionali di decorazione, smaltatura ed incisione, molte delle quali scomparse altrove oppure sostituite da tecniche semi-industriali, una tentazione cui Jaquet Droz non ha mai ceduto.

Premendo il pulsante coassiale con la corona, la farfalla si anima e traina il carro, le cui ruote iniziano a girare. Le ruote hanno raggi mobili mescolati a raggi fissi così da regalare un effetto giroscopico che aumenta il senso di movimento del carro, mentre la velocità delle ali della farfalla è dolce e preciso, senza alcun tentennamento.

Un movimento che garantisce 2,5 battiti di ala al secondo, per due minuti interi quando la riserva di carica è al massimo (tre bariletti di carica garantiscono la lunga autonomia dell’animazione).

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Se le caratteristiche dei quadranti realizzati da Jaquet Droz sono ben note, il Jaquet Droz Loving Butterfly Automaton è stato creato in due versioni, una in onice nera su cassa in oro rosso 18 carati e l’altra in oro bianco con quadrante in madreperla nera polinesiana, la fattura di tutti gli elementi decorativi è una novità per molti ed è stata eseguita a mano dagli artigiani di Jaquet Droz: tutti gli elementi decorativi sul quadrante sono realizzati rigorosamente a mano ed assemblati, sempre a mano, nei laboratori di Jaquet Droz.

Per dare un’idea del savoir-faire, basti pensare che gli alberi hanno uno spessore di soli 0,2mm! Completa esteticamente (e funzionalmente) questa complicazione, la massa oscillante in oro rosso o bianco del calibro automatico che ha lo stesso disegno, a semicerchio, della ruota del carro dell’angioletto.

E’ un trionfo di dettagli, dalla fattura degli alberi a quella delle foglie ed  alla incisione alla base del carro dell’angioletto. Il prezzo: 130’800€.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

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