Le foto proprietarie di questo articolo sono solo due, ciò è dovuto al fatto che l’orologio in foto, un Audemars Piguet Royal Oak Offshore Tourbillon Chronograph è stato prodotto in soli 50 esemplari e che incontrare per caso una delle 50 persone che hanno la fortuna di averlo al polso, è come trovare un ago in un pagliaio; se usassimo per un attimo le formule tipiche del calcolo delle probabilità il risultato sarebbe un numero piccolo a piacere. La mia passione per il marchio è nota, ogni volta che trovo sulla mia strada un Audemars Piguet che ha la lunetta ottagonale ed il motivo Tapisserie sul quadrante (Mega Tapisserie in questo caso), inizio a scrivere, basta dare uno sguardo agli articoli di Horbiter che parlano del marchio e del Royal Oak.
Inoltre, nel poco tempo che ho avuto a disposizione in cui ho potuto anche indossare l’orologio, non ho avuto neanche la sensazione di indossare un automatico perché il rotore ha vibrazioni pressocché impercettibili; è inoltre montato su cuscinetti a sfera, una caratteristica che lo rende estremamente efficiente ed è costituito da un anello di 180° che ruota all’interno di un incavo anulare ricavato tra il quadrante ed il bordo più interno della cassa. La scelta di realizzarlo in Platino è probabilmente legata alla necessità di usare un metallo pregiato con un peso specifico più elevato dell’oro che potesse compensare la sua geometria estremamente slim. Oltre ad essere una soluzione originale contribuisce a ridurre considerevolmente lo spessore dell’orologio ed è una alternativa sicuramente più pregiata di quella con micro rotore di carica.