Ci sono marchi di orologi che hanno celebrato più di cento anni, hanno più che doppiato questo traguardo ma conta anche come si celebrano e Citizen ha qualcosa di speciale, di diverso dall’ordinario. Il marchio giapponese ha al suo interno più anime del più antico marchio di orologeria e molte di esse sono tradizionali e tuttora poco conosciute. Senza dubbio il mix di offerta e brevetti a scaffale è impressionante ed inserisce questo colosso industriale in una categoria a parte.
L’anniversario è stato ovviamente celebrato con edizioni speciali e nuove collezioni, come ci si aspetta; Citizen si è però concessa qualcosa di diverso, ha aperto i suoi archivi e rivelato più di ciò che sappiamo o credevamo di sapere finora. Non ha perciò seguito la formula ordinaria anzi, potrei affermare che ci sono stati anni in cui ha presentato più novità del 2024 o, magari, più interessanti. Ha scelto di mostrare la sua eredità aprendo i suoi archivi come i giapponesi non hanno forse mai fatto finora, segnando un cambiamento epocale vista la loro naturale riservatezza.
Tokyo, New York, Parigi: l’esibizione itinerante di Citizen
A riprova di questo cambiamento, il marchio giapponese ha organizzato una mostra itinerante corredata di cento orologi presi da un archivio di oltre seimila modelli, con l’obiettivo di mostrare cosa hanno creato generazioni di ingegneri dal 1924 ad oggi, con un accento particolare sulla seconda metà del ‘900.
Sono orologi che svelano l’incessante lavoro di innovazione iniziato con gli orologi meccanici, solo tempo e complicati, e proseguito con l’era del quarzo, passando per lo sviluppo della subacquea e delle tecnologie digitali avanzate in cui il Giappone è leader indiscusso. Dopo aver toccato il continente asiatico e quello nordamericano, iniziando dalla casa madre Tokyo per spostarsi a New York, l’epicentro si è spostato a Parigi che ha accolto stampa e appassionati.
E’ un segnale ulteriore che il marchio, il cui nome incarna il concetto di “cittadino del mondo”, non conosce limiti di diffusione ed è un patrimonio dell’orologeria mondiale, includendo un continente in cui gli appassionati hanno storicamente il loro riferimento nei marchi svizzeri e francesi.
I giapponesi hanno scelto Parigi quale capitale europea per esporre e raccontare cosa ha fatto Citizen non solo per l’orologeria, che è oggi più accessorio e meno strumento, quanto per il progresso che hanno garantito le sue invenzioni, in cui si inserisce gradualmente la volontà di presidiare, con il marchio THE CITIZEN e la manifattura svizzera di proprietà La-Joux Perret, il segmento del lusso.
Gli orologi in esposizione: la nostra selezione
Questa sezione potrebbe riempire un libro ed, infatti, lo ha fatto. E’ un libro realizzato da Assouline, quindi da collezione, ed è un libro da possedere assolutamente se siete appassionati. Il libro “Essence of Time”, nome analogo a quello dell’esibizione di Citizen, è un manuale per scoprire, seppur sinteticamente, l’evoluzione del marchio Citizen dalle origini.
Fonte: Assouline
Dall’esibizione parigina abbiamo estratto alcuni orologi, alcuni sono noti, altri meno e ne abbiamo scelti tre in particolare: due di essi confermano le capacità della manifattura meccanica Citizen che ci auguriamo possa presto tornare definitivamente alla ribalta.
Citizen Chronograph Challenge Timer
Se oggi domina commercialmente l’offerta di orologi con tecnologie digitali nel palinsesto di Citizen, il marchio ha in passato prodotto orologi meccanici eccellenti ed il Challenge Timer è un esempio lampante delle sue capacità. Il marchio ha, va detto, già ripreso ad investire massicciamente nell’orologeria meccanica, sia in fascia alta con il “The Citizen 0-200” che gmt/">con la serie 8 rappresenta la costola più accessibile del progetto nato in collaborazione con La-Joux Perret.
Fu così che nel 1970, agli inizi dell’era del quarzo, debuttò il Chronograph Challenge Timer, cronografo automatico dotato del calibro 8100, automatico da 4 Hertz con ruota a colonne e funzione Flyback! Sì, avete lette bene. A partire dagli anni settanta, Citizen produceva un cronografo del genere e c’è da augurarsi che complicazioni meccaniche tornino presto a catalogo.
Il primo orologio multi-banda radio controllato di Citizen
Quello riportato nelle foto sotto, invece, è il primo orologio atomico al mondo, capace di ricevere il segnale in Uk, Europa e Giappone quando fu presentato nel 1993. Si distingue per l’enorme antenna in rame disposta al centro del quadrante al fine di captare il segnale nel miglior modo possibile.
Il calibro 4700 è l’alba degli attuali movimenti radio controllati ed il precursore di una tecnologia che tuttora esiste ma ha ceduto virtualmente il passo a quella GPS di cui Citizen è leader, contendendosi lo scettro con Seiko.
Il Citizen Worldtimer del 1976
Nella mia lista di orologi che meritano attenzione non posso non citare lo splendido Citizen Worldtimer del 1976. Come il cronografo Challenge Timer, il Worldtimer è eccezionalmente attuale nello stile ed è, nuovamente, un orologio meccanico automatico. Cassa a cuscino spazzolata, lunetta lucida e doppia corona, una per la carica manuale del calibro automatico 7450, la seconda per azionare la lunetta interna con disco delle città.
Credo sia in assoluto uno dei più longevi orologi ore del mondo e sono certo che se Citizen decidesse di ricreare la versione moderna avrebbe molto successo. Nella galleria di chiusura, infine, trovate una galleria estesa che include altre referenze mostrate a Parigi.
(Photo credit: Horbiter®)
Giovanni Maria Di Biase @Horbiter®
Approfondimenti in questo articolo:
GMT
E’ l’acronimo di Greenwich Mean Time ed identifica una complicazione in grado di visualizzare due o più fusi orari sul quadrante mediante l’accoppiamento di una ghiera girevole sulle 24 ore con indicazione (usualmente)…
Cronografo
E’ una complicazione che consente la misurazione di intervalli di tempo ed è disponibile su ogni tipologia di orologio: meccanico, al quarzo, digitale.
Calibro
E’ un termine alternativo a quello di movimento meccanico. E’ di norma associato al nome del produttore (interno o esterno al marchio) seguito da un codice identificativo (ad esempio: ETA 2824).
Ore del mondo
Orologio che consente di visualizzare i 24 fusi orari delle principali città del mondo e, nelle versioni più complesse come su alcuni modelli di scuola sassone, tutti i fusi orari esistenti (sono 35)…