L'idea alla base della nascita del marchio Grand Seiko era quella di costruire un orologio estremamente preciso, affidabile, facile da indossare e raffinato. L'obiettivo del Gruppo Seiko era quello di costruire l'orologio di lusso per eccellenza, superando gli elevati standard già presenti nella gamma dei migliori orologi Seiko, apprezzati da una vasta platea di appassionati, soprattutto in Giappone e fuori dall'Europa, in cui il marchio non era commercializzato.
Il primo orologio Grand Seiko montava un calibro interamente nuovo, il movimento 3180, in grado di offrire una precisione di marcia compresa tra +12 e -3 secondi al giorno ed una autonomia, a piena carica, di 45 ore.
Nel 1964 Grand Seiko introduce la referenza 57 GS denominata Self-Dater, ossia il primo orologio Grand Seiko con data.
Per la prima volta le anse erano larghe e piatte che rafforzavano le dimensioni dell'orologio il cui diametro era di 36,5mm.
Il 44GS debutta nel 1967 e presenta un livello di precisione sconosciuto nel settore, all'epoca ed un design apparentemente semplice ma in realtà molto elaborato, che è stato replicato fino ai giorni nostri.
I designer si concentrarono sullo studio attento di proporzioni, finiture, dettagli, rispettando una filosofia basata su tre i principi di base e almeno nove elementi necessari per rispettarli. I nove requisiti da rispettare sono i seguenti:
Il 44GS rappresenta una pietra miliare nella definizione della personalità di Grand Seiko e la collezione attuale, ispirata alla cassa della collezione 44GS originale è la più popolare del marchio giapponese.
Nel corso di questi anni il marchio di orologi di lusso giapponese ha presentato una lunga serie di modelli destinati a migliorare costantemente la precisione dei suoi orologi, migliorandone continuamente estetica e versatilità. Subito dopo il lancio del 44GS fu la volta del 62GS, primo Grand Seiko automatico della storia, seguito nel 1968 dal 10G automatico a 10 oscillazioni e dal 45GS manuale Hi-Beat.
Seguirono il Grand Seiko 19GS da donna sempre con calibro Hi-Beat, il 61GS V.F.A. evoluzione del 61GS Hi-Beat e capace di una precisione di +/- 1 minuto al mese. La sigla V.F.A. è l'acronimo di Very Fine Adjusted. Il marchio ha presentato una collezione commemorativa dei V.F.A. nel 2018. Arrivarono altri quattro modelli eccezionali; nel 1969 debutta il 45GS V.F.A., seguito nel 1970 da 56GS Hi-Beat, il cui calibro misurava solo 4,5mm in spessore.
Il 61GS Special innalzò ulteriormente la precisione del calibro Hi-Beat, mentre il 19GS V.F.A. da donna offriva una precisione di +/- 2 minuti al mese ed una inedita cassa rettangolare.
Nonostante l'epoca del quarzo volgesse al termine, Grand Seiko rilanciò creando un orologio di alta gamma al quarzo, il 95GS. Rappresentava l'eccellenza dell'orologeria al quarzo, capace di offrire una precisione di marcia di ± 10 secondi all'anno.
Nella realizzazione dei suoi orologi al quarzo, il marchio ha dall'inizio adottato lo stesso approccio da manifattura integrata adottato nella costruzione dei suoi orologi meccanici; ogni componente era ed è realizzato internamente all'azienda.
I cristalli di quarzo sono coltivati dentro i propri stabilimenti, seguendo rigorose procedure interne, e vengono selezionati solo quegli oscillatori in grado di offrire prestazioni superiori in termini di resistenza alla temperatura, all'umidità e agli urti, condizione necessaria a produrre movimenti caratterizzati dalla massima precisione possibile.
Dopo il 95GS sono due gli orologi al quarzo presentati da Grand Seiko.
Il primo è la referenza 8NGS del 1989 ossia il primo orologio Grand Seiko al quarzo dotato di impermeabilità fino a 10 bar.
Il secondo è la referenza 3FGS del 1992 che porta su un orologio da donna lo stesso livello di precisione dei precedenti modelli.
Nel 1993, Grand Seiko introdusse il calibro 9F83, che portò quattro novità assolute: il meccanismo di autoregolazione del contraccolpo, il sistema di controllo a doppio impulso, il meccanismo di cambio istantaneo della data e la cabina Super Sealed a protezione del movimento.
La prima serie 9F8 del 1993 è seguita dalla serie 9F6, che porta al debutto la lucidatura Zaratsu sulla cassa in acciaio per la prima volta.
Il 2003 vide la creazione di nuove serie di orologi al quarzo con una resistenza al magnetismo di ben 40.000 A/m.
La serie utilizzava un design esterno avanzato e nuove tecniche di realizzazione della cassa che consentivano una precisione di marcia di ± 10 secondi all'anno, non influenzata dalla vicinanza a computer, telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.
Parallelamente allo sviluppo dell'orologeria al quarzo, gli ingegneri di Grand Seiko iniziarono lo sviluppo di una nuova generazione di movimenti meccanici, in grado di superare gli standard dei precedenti. Parliamo della famiglia di calibri meccanici 9S. I primi esemplari furono testati dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Tre prototipi su quattro superarono brillantemente i test e, successivamente, 50 movimenti provenienti dalla normale produzione furono sottoposti ai test del COSC, superandoli.
Grand Seiko, già allora, si pose come obiettivo di superare i test previsti dal COSC (che sono oggettivamente limitati rispetto alle condizioni di movimento incassato ed utilizzo reale), creando un proprio standard di prova interno che superava i requisiti imposti dall'ente svizzero. La precisione dell'orologio non doveva inoltre inficiare la sua autonomia, ragion per cui i primi movimenti presentavano già una riserva di carica massima di 50 ore. La serie 9S debutta nel 1998 con i calibri 9S51 e 9S55. Il calibro 9S67, presentato nel 2006, porta la riserva di carica a 72 ore.
Il titolo sopra potrebbe esser fuorviante, perché la tecnologia Spring Drive debuttò per la prima su un orologio a marchio Seiko e solo successivamente, nel 2004, su un orologio Grand Seiko. Va però riconosciuto che, sebbene condivisa da entrambi i marchi, Spring Drive è oggi maggiormente presente nelle collezioni del marchio di lusso del Gruppo Seiko ed i calibri di ultimissima generazione, lanciati nel 2020 in occasione dei 60 anni di Grand Seiko, sono un'esclusiva di Grand Seiko.
Il brevetto Spring Drive è il frutto del lavoro e dell'idea di Yoshikazu Akahane, un giovane e geniale ingegnere, che desiderava unire la bellezza di un orologio meccanico con la precisione di un orologio elettronico, catturando lo scorrere continuo del tempo, garantito da una lancetta dei secondi che si muove di moto continuo (in gergo si chiama "glide motion").
Ci vollero più di venti anni, e oltre 600 prototipi, per arrivare al primo orologio commercializzato con questa tecnologia. Fu così che nel 1999 nacque Spring Drive.
Nella foto sopra sono raggruppati il primo Seiko Spring Drive della storia, dotato di carica manuale, calibro 7R68, con indicatore della riserva di carica che è diventato un marchio di fabbrica degli orologi equipaggiati con questa tecnologia.
A destra è invece raffigurato il primo Grand Seiko Spring Drive, il modello dotato di calibro automatico 9R65 e riserva di carica di 72 ore. Yoshikazu Akahane è mancato nel 1998, un anno prima quindi che la sua idea diventasse una realtà commerciale, raggiungendo immediato successo di critica e pubblico.
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