Seiko Prospex 140th Anniversary Limited Editions: recensione

Seiko Prospex 140th Anniversary Limited Editions, la recensione

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seiko prospex spb207j1 uno

Seiko festeggia 140 anni dall’anno in cui il giovanissimo Kintaro Hattori, all’epoca ventunenne, fondò la più celebre manifattura di orologi meccanici giapponese. Le collezioni commemorative non si contano quest’anno e l’occasione è imperdibile. Gli anniversari, in orologeria, sono infatti momenti importanti per marchio e collezionisti.

Tra le collezioni non potevano mancare i nuovi Prospex, proseguendo una scia iniziata nel 2015 con il lancio globale del Seiko SBDX012 Prospex MM300 50th Anniversary più altri modelli destinati a mercati specifici, e continuata lo scorso anno quando Prospex ha festeggiato 55 anni di orologi sportivi professionali.

seiko prospex 140th anniversary limited editions

La prima e più attesa è la nuova trilogia di Seiko Prospex ispirata all’isola Iriomote. La trilogia si è mostrata in formazione come se fosse una pattuglia acrobatica, con al centro il leader della squadra ed ai lati gli aerei di supporto, disposti nel seguente ordine: SPB207J1, SLA047J1, SSC807J1 ossia due orologi meccanici ed uno al quarzo ad alimentazione solare. Una collezione che introduce tante novità soprattutto per quanto riguarda SLA047J1, il subacqueo top di gamma se si esclude la lussuosa collezione LX e le collezioni Hi-Beat commemorative.

Seiko Prospex: il pedigree

Potremmo parlare all’infinito di chi ha inventato l’orologio subacqueo, quali siano i modelli storici e chi abbia oggi più fascino; separiamo per un attimo marketing da prodotto, anche se i due concetti dovrebbero essere sempre integrati tra loro. All’interno della collezione Prospex, crasi di Professional Specification, Seiko raggruppa tutti gli orologi che rispondono a precise specifiche di progetto e standard di riferimento, parlo di normative ISO. La linea Prospex non include esclusivamente orologi subacquei ma la proposta di orologi professionali per immersioni è evidentemente dominante.

naomi uemura

Sebbene orologi di provenienza diversa, e tendenzialmente europea, abbiano accompagnato esploratori ed avventurieri di tutto il mondo durante le più dure esperienze ai quattro angoli della terra, alla linea di orologi Prospex, ed in particolare a quella dei subacquei, va riconosciuto un pedigree professionale che molti concorrenti svizzeri hanno piuttosto interpretato all’interno di un contesto da accessorio di lusso. E gli orologi Seiko vantano imprese non meno sfidanti, come quelle portate a termine dal leggendario esploratore Naomi Uemura.

Dopo aver dimostrato una schiacciante superiorità tecnica nel settore, ben comunicata da un durissimo test condotto da Jamstec al largo del Giappone, la strategia del marchio mira oggi ad offrire un’esperienza estesa anche a chi non entra per lavoro all’interno di una camera di saturazione e svolge il suo lavoro quotidiano di sub professionista. Seiko non è certamente l’unico marchio a vantare certe prestazioni, in termini ad esempio di water resistance, ma la performance raggiunta da tre Tuna di normale produzione, in grado di superare abbondantemente il dato a specifica, è unica nel suo genere.

seiko prospex ssc807j1

I Seiko Prospex, sebbene ingentiliti nelle forme, sono strumenti professionali costruiti secondo standard ISO alla cui stesura Seiko ha partecipato attivamente, così come il cinturino waffle, quello con le gobbe, è un brevetto del marchio giapponese. Anche se non siete diver professionisti, in grado di provare la robustezza di un orologio in condizioni eccezionali, quelle specifiche garantiscono qualità costruttiva e durata superiori che si riscontrano nell’uso comune, e di cui ci si accorge con un uso prolungato.

seiko prospex spb207j1 vs spb105j1

Viceversa, dal punto di vista delle aspettative del comune consumatore, un approccio basato sulla sola robustezza piuttosto che su attenzione per il dettaglio estetico e dimensioni ragionevoli, hanno in passato penalizzato il marchio nel proporsi ad una audience amatoriale, gli appassionati di “desk diver”. Ciò spiega la inarrestabile rivisitazione in ottica consumatore della gamma dei Prospex, un lavoro di re-design continuo a corredo di una natura professionale da rispettare. Un compito non facile, perché i due obiettivi sono spesso antitetici.

Il design della trilogia

Prima di raccontare una referenza alla volta, proviamo a vedere cosa accomuni i tre orologi e, di questo denominatore comune, quanto ci sia effettivamente di inedito. La principale nota della trilogia è la colorazione verde scuro e oro e la produzione limitata, anche se difficilmente la definirei esclusiva, leggendo i volumi disponibili. Il verde sul quadrante, scuro ed a finitura soleil, si ispira all’isola Iriomote, un’isola della prefettura di Okinawa, famosa in patria per essere una destinazione preferita di diver professionisti che ne celebrano l’intensa vegetazione verde.

seiko prospex spb207j1 due

Qui, così come in altre declinazioni, appare chiara la strategia di marketing volta a rievocare panorama e natura del Sol Levante, secondo una narrazione che punta a trasformare un prodotto made in Japan in un’esperienza culturale e omni comprensiva dell’universo giapponese. E’ una strategia che punta a far risaltare il savoir faire depurandolo del concetto di fredda produzione industriale.

La filosofia dei Takumi è ad esempio esplosa negli ultimi anni e, sebbene si possa difficilmente parlare di prodotto artigianale, almeno se escludiamo, ed in parte, gli SLA, la storia aggiunge quel tocco di umanità ed artigianato che è forte nel Giappone del ventunesimo secolo, ma di cui si sa ancora poco.

seiko prospex green sumo spb031j1 tre

La colorazione verde-oro non è una novità assoluta, se si esclude il pantone di questo accostamento. Nel 2015, Seiko ha presentato il Seiko Sumo Prospex 50th Anniversary, non disponibile sul mercato europeo, e successivamente molte referenze che adottano questo template in forme più o meno simili: il più recente è il Seiko SPB105J1, che appartiene alla mia collezione come il Sumo 50th Anniversary, e ci aiuterà a capire quanto e dove sia cambiato un Seiko SPB207J1.

seiko prospex spb109J1 zimbe thailand limited edition

Potrei citare poi il Seiko Prospex SPB109J1 Zimbe dedicato ad uno dei mercati asiatici più importanti per Seiko. Altra caratteristica comune ai tre modelli nuovi è un dettaglio del nuovo quadrante, con indice o mezzo indice ad ore tre.

Non è una novità assoluta su SPB già lanciato nell’ultimo trimestre del 2020 in nuova veste, ma è una rilevante novità per SLA047J1. Se quindi il Seiko SPB207J1 è una declinazione in edizione limitata di un orologio già a catalogo, il “Marine Master” SLA047J1 anticipa come sarà la rinnovata gamma degli SLA.

Seiko Prospex 1968 Automatic Diver’s Modern Re-interpretation SPB207J1

Iniziamo dal nuovo SPB: SPB207J1 è il modello più interessante dei tre ed è quello che è cambiato di più da una generazione all’altra. La prima operazione è stata quella di mettere uno di fianco all’altro il mio SPB ed il nuovo SPB. La versione più recente conferma perchè venga da più parti soprannominato “mini-Marine Master”, sebbene la parola Marine Master sia uscita definitivamente dal dizionario Seiko.

Il fatto che si continui a pronunicare dovrebbe far riflettere i guru di comunicazione e naming in Seiko. Declinato a fine 2020 come SPB187J1 il “vecchio” SPB si è trasformato in figlio prediletto di un SLA; la cassa ha perso lo spigolo vivo della versione uscente per guadagnare un gradino centrale che crea family feeling con SLA, e rende l’orologio più attraente e decisamente più curato.

seiko prospex spb207j1

Il foro per l’attacco bracciale ha ora una sede più definita, si trova su un profilo piatto e non a ridosso dello spigolo come sul Green Sunset, in cui sembra cercare una sede appropriata. Il prezzo da pagare è l’aumento di spessore non trascurabile, da vecchia a nuova referenza. L’altezza di cassa cresce perché la lunetta è inoltre più alta, perdendo i sottili incavi verticali per passare ad un profilo di presa con denti simili a quello di SLA.

La lunetta ha una rotazione morbida, superiore a quella offerta da molti competitor mainstream ma inferiore a quella di un Sumo che ad un prezzo pari alla metà ha un feeling superiore. Faccio fatica a capire perché gli ingegneri di Seiko non semplifichino la formula, uniformando questa esperienza che non pregiudica la funzionalità, a meno che lo scatto non sia impreciso, ma tocca l’esperienza di “touch and feel”.

seiko prospex spb207j1 uno

La lunetta ha ora un inserto in ceramica, su cui numeri e scala mi lasciano qualche dubbio: i numeri non sono centrati sull’anello ma prossimi alla base inferiore. Preferisco da questo punto di vista il font presente su vecchio SPB. E’ una questione di gusti personali. Sul campione in prova inoltre, il punto luminoso ad ore dodici mi sembra un pò troppo incassato.

A proposito di font, lo uniformerei su tutta la gamma Prospex; lascerei alla cassa ed eventualmente al bracciale il compito di differenziare le diverse collezioni quali Turtle, Tuna, Shogun, e così via. Il quadrante è il vero “game changer”: nuove sfere, nuovo disegno degli indici, nuova finestra della data e, anche qui, un nuovo font. Gli indici sono una variante più sottile di quelli adottati su SLA, un mix di indici a bastone ed a bicchiere riempiti di Lumibrite; in questo caso il family feeling è evidente e giustifica ulteriormente il nomignolo di mini-Marine Master.

Seiko Prospex Automatic Diver’s SLA047J1

E’ un’icona, una leggenda tra gli orologi subacquei professionali. E’ forse il modello meno coevo con la fonte di ispirazione, il modello del 1967/1968 ma è il più coerente tecnicamente proprio con il suo antenato. Il Seiko Prospex SLA047J1 è l’unico orologio sul mercato, realizzato da un marchio mainstream, dotato di cassa realizzata in un solo pezzo, testamento del primo modello ed unico nel suo genere ad essere certificato per immersioni in saturazione senza necessità di alcuna valvola per l’elio. La cassa è così ben sigillata che le particelle di elio non entrano.

Va detto che Seiko e altri marchi del Gruppo (Grand Seiko) raggiungono questa prestazione senza necessariamente ricorrere a questa costruzione, che rende SLA un peso massimo, un tool watch senza compromessi. SLA047J1, o SBDX043 sui mercati extra-europei, è il talking piece della collezione.

seiko prospex sla047j1 uno

Il produttore giapponese ha una lunga esperienza nella costruzione di orologi con cassa monoblocco; nel 2015, in occasione dei 50 anni della collezione Prospex, ha presentato il modello SBEX001 con cassa in titanio mossa da una versione meno rifinita del suo calibro HiBeat. SBEX001 fu seguito da altri esercizi, quali SBEX003, poi arrivò SBEX005 dotato di un inedito quadrante ad onde ed infine la serie limitata Jamstec.

A 48,2 millimetri di diametro ed uno spessore di 19,7 mm, i modelli della serie SBEX sono decisamente più grandi di un SLA ma restano nella storia come eccellenti esercizi tecnici. L’attuale SLA misura invece 44,3mm ed è spesso 15,4 mm.

seiko prospex sla023j1 cinque

Takumi Kishino ha elevato un ottimo prodotto, provando che c’era ancora tanto da migliorare, dal punto di vista estetico non da quello prestazionale, dove non occorreva intervenire. Se escludiamo la taglia dell’orologio che limita l’audience, il designer ha risolto alcuni punti deboli, a mio avviso. La finestra della data è più piccola e raffinata; perde l’anello colorato e guadagna un font più pulito.

Con l’aggiunta mezzo indice ad ore tre che taglia il rehaut, SLA ha guadagnato eleganza. SLA è solo uno dei modelli su cui Seiko ha aggiunto il mezzo indice, un altro ancora è il Sumo. Rumors suggeriscono che sia stato fatto per soddisfare una rinnovata versione della normativa ISO 6425, ma non c’è alcuna conferma al momento.

La finestra della data è visibilmente più piccola e si integra meglio con il quadrante. Confrontando un SLA023 con SLA047, risaltano altre sottili ma non trascurabili differenze: gli indici e numeri sulla lunetta sono ora appena più sottili, provate a confrontare il numero zero su entrambi; l’estremità della lancetta dei secondi centrali è ora a punta e non schiacciata nella parte centrale; infine, il Lumibrite depositato sugli indici a bicchiere è più uniforme, e l’anello lucido è più spesso. Dettagli che richiedono una macro ma mostrano quanto il team di design abbia lavorato di fino per elevare il percepito.

seiko prospex sla047j1 due

Chissà piuttosto come sarebbe un SLA senza data; del resto i subacquei professionali senza data spopolano. Limitato a 3000 pezzi, aspettiamoci di vedere questa configurazione presto estesa ai modelli standard della collezione. Infine, SLA preserva due caratteristiche esclusive rispetto agli altri due: il primo è il calibro 8L35 sviluppato in esclusiva per gli orologi subacquei, anche se viene usato altrove come sull’ultimo King Seiko. Il secondo è la cassa lucidata con tecnica Zaratsu, che Seiko riserva a poche collezioni, tra cui la collezione LX, una prerogativa di tutti gli orologi Grand Seiko.

Ciò vuol dire che in SLA047J1 c’è il tocco dello Shizukuishi Watch Studio, un aspetto che rende tanto più pregiato un SLA quanto crea ambiguità tra i due marchi agli occhi dei consumatori. Credo che il Gruppo dovrebbe approfondire le differenze di tecnica Zaratsu tra i due marchi, se esistono, a maggior ragione dopo la avvenuta separazione tra i marchi e la verticalizzazione delle attività di Grand Seiko. Con questo calibro un SLA047J1 ha una precisione di +15/-10 secondi al giorno.

Seiko Prospex Solar Chronograph SSC807

Dopo aver parlato di SPB ed SLA sembra riduttivo pensare ad un orologio a carica solare e ad un cronografo. Sebbene entrambi sdoganati da tempo, tecnologia al quarzo e cronografo sono tuttora un tabù per tanti appassionati. Non possiamo però dimenticare che la linea Prospex è nata come collezione accessibile e questa proposta punta a soddisfare chi ha voglia di un Prospex commemorativo ad una cifra inferiore agli 800 Euro, 790 Euro per la precisione.

A questo prezzo si compra ancora una volta un orologio certificato ISO con una precisione che supera di gran lunga quella dei compagni a carica automatica, ovviamente. Se quindi la precisione è imprescindibile, siete nel posto giusto.

seiko prospex ssc807j1 uno

Dotato di una precisione dichiarata dell’ordine dei +/-15 secondi al mese il calibro V192 di Seiko è un movimento al quarzo a carica solare noto per equipaggiare i popolari cronografi della serie Sky di Prospex. Nonostante la tecnologia al quarzo però, la cassa conferma dimensioni extralarge, misurando 44,5mm di diametro e 13,7mm di spessore.

Tra i vantaggi principali, il peso comunque più contenuto rispetto ai fratelli maggiori ed una cassa che deriva evidentemente da quella del Sumo. Seiko ne produrrà 4000, un quantitativo importante ma comunque inferiore ai 6000 esemplari di SPB207J1, che dimostrano quanto quest’ultimo sia il vero portabandiera commerciale della collezione Seiko Prospex del 140° Anniversario.

Considerazioni finali

Se dieci anni fa mi avessero detto che Seiko avrebbe investito così tanto nello sviluppo della collezione Prospex, e dei subacquei in questo caso, non ci avrei creduto. La autorevolezza dei suoi diver è indiscussa ma era limitata a gruppi di appassionati. Da anni ormai il marchio si impegna per dare alla collezione la visibilità che merita, un tempo ristretta ad operatori del settore che sono ambasciatori naturali ma non possono rappresentare l’unica audience dal punto di vista della comunicazione e commerciale.

Dopo anni di attesa, Seiko ha ceduto a dettagli degni di orologi sportivi di lusso, penso all’adozione della ceramica per la lunetta dei suoi orologi, perché ha compreso che per migliorare la percezione del pubblico devi toccare le corde dell’emozione e dell’accessorio di lusso, tanto quanto la competenza, che viene assimilata, forse, solo in un secondo tempo. Provate infatti a confrontare un Marine Master 300 dei primi anni duemila con un SLA047J1, sembra di paragonare un acerbo tool watch, di ottima qualità, ma rude, con un orologio che, senza rinnegare le sue origini, si avvia a diventare sempre più uno sportivo professionale di lusso in acciaio.

La seconda considerazione riguarda il prezzo e l’opportunità di acquistarlo; sebbene si tratti di una serie limitata che a livello globale evaporerà rapidamente, nonostante 3000 esemplari non possano definirsi un numero esclusivo, i 3300 Euro per portarne uno a casa sono tanti, pochi o, giusti? Personalmente credo siano giusti se non addirittura convenienti nello scenario attuale. Nessuno è in grado di offrire un subacqueo di fascia alta, certificato ISO e con cassa monoblocco, lunetta in ceramica che ruota alla perfezione, e lucidatura zaratsu.

Seiko non ha alzato il prezzo rispetto agli attuali SLA a catalogo che il nuovo SLA supera per finiture e dettagli. Sfido chiunque a trovare un degno competitor in questa fascia e se lo trovate avrà la valvola per l’espulsione dell’elio che Seiko ha dimostrato essere superflua. Il vero tallone d’Achille è lo spessore; il Seiko Marine Master 2021 è un peso massimo ed il suo spessore, unito ad una altezza tutto sommato corta da ansa ad ansa lo rendono uno strumento professionale che si alza verticalmente sul vostro polso.

Non a caso, quasi tutti i possessori dei SLA sostituiscono immediatamente il bracciale con il cinturino in gomma o soluzioni aftermarket. Ciò non toglie nulla al bell’esercizio di ingegneria; SLA è il portabandiera dei Prospex subacquei. Il più grande competitor di SLA è in realtà in casa e si chiama SPB; con una cassa ed un quadrante molto simili, ed un prezzo di 1400 Euro, il nuovo SPB è destinato a rubare la scena al fratello più grande anche se sono due orologi sostanzialmente differenti a dispetto dello stile comune.

Ultimo in ordine di importanza, necessariamente, SSC807J1. Premesso che se devo scegliere un orologio subacqueo non lo scelgo al quarzo e viceversa, comprendo che esiste una fascia di potenziali acquirenti che amano immergersi con un cronografo e non intendono spendere una fortuna. Con un family feeling da Sumo ed un prezzo analogo, però, la mia scelta va direttamente su un più tradizionale Sumo meccanico.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

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