Longines Heritage Classic Tuxedo, la recensione

Longines Heritage Classic Tuxedo, la recensione

I desideri degli appassionati talvolta si avverano, basta avere pazienza e dare tempo ai marchi di tradurre in realtà suggerimenti, richieste di chi è ogni giorno a diretto contatto con collezionisti e acquirenti. Longines è tra i marchi più sensibili agli input provenienti dal mercato, in particolare da quello italiano, che raccoglie grandi collezionisti del marchio ed esperti di storia Longines. Il 5% del volume di vendite del marchio, questo il valore orientativo della collezione Heritage sul totale, ha in realtà un peso più grande nell’alimentare l’awareness di Longines.

Longines Heritage Classic Tuxedo

Walter Von Känel, che ho avuto il piacere di intervistare in più di una occasione, lascia al nuovo Presidente una macchina incredibile per volume e successi commerciali ed ha tracciato una strada che vede Longines crescere stabilmente di posizionamento, almeno su mercati maturi come quello italiano. La collezione più importante dell’anno, il Longines Spirit, le novità ancora coperte da embargo e, infine, l’estensione e la valorizzazione della collezione Heritage, pongono Longines in posizione privilegiata nella sua categoria, dal mio punto di vista. Dopo aver inaugurato l’anno di Heritage con il Longines Heritage Classic Chronograph 1946, il marchio replica l’esperimento declinando una nuova versione di questo crono ed aggiungendo un solo tempo.

Longines Heritage Classic Tuxedo

Entrambi celebrano la seconda metà degli anni quaranta, epoca di rilancio ed ottimismo, in cui i classici cronografi a due, poi a tre contatori erano al centro della scena prima di passare il testimone allo sportivo di lusso in acciaio. La versione cronografo del Longines Heritage Classic Tuxedo conferma quanto possa offrire l’archivio Longines, e quanto sia possibile cambiare personalità ad un orologio, partendo da una base comune. Soprannominati Tuxedo per la fantasia degli abiti tanto in voga all’epoca, entrambi hanno un quadrante a due toni, dimensioni ragionevoli, meccaniche moderne.

Longines Heritage Classic Tuxedo

La versione cronografo conferma tutto il bello visto proprio sulla versione 1946; nonostante l’estetica ricca si conferma un pregevole equilibrio formale, in cui coesistono felicemente scale e font diversi. Anche l’adozione del logo Longines dell’epoca, piccolo e sottile, si inserisce alla perfezione nel contesto. L’aggettivo che uso in queste occasioni, come ho già fatto proprio in occasione del Classic Chronograph 1946, è: gustoso. I designer hanno capitalizzato l’esperienza fatta in anni di riedizioni; la cassa è più grande dell’originale pur non superando i 40mm (38,5mm il solo tempo) intercettando così sia il pubblico orfano del vintage che l’attuale trend di mercato. Il calibro Longines L895.5, un ETA modificato in esclusiva per Longines e potenziato fino a 54 ore di massima riserva, lo rende inevitabilmente più spesso, anche perchè modulare e automatico.

Longines Heritage Classic Tuxedo

Non meno interessante è la versione solo tempo, e sicuramente più pulita grazie al solo contatore dei piccoli secondi disposto ad ore sei. Monta il calibro Longines L893.5 con spirale in silicio e 64 ore di massima riserva di carica, largamente usato nella produzione Longines. Pur lodando la moderna meccanica, penso che sapore avrebbe avuto questo Heritage se avesse montato un ETA manuale. I nuovi Longines Heritage Classic Tuxedo saranno presto disponibili al prezzo di 1.950 Euro e 2.930 Euro, rispettivamente. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Longines.

(Photo credit: courtesy of Longines)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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