Tissot Sideral, la recensione completa

Tissot Sideral, la recensione completa

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Lanciato nel 1969, anno storico per la conquista del suolo lunare, e per l’inizio dell’era di trasformazione dall’analogico al digitale, il Tissot Sideral riassume alla perfezione lo spirito di Tissot, marchio tradizionale per passaporto (anno di fondazione 1853), ma visionario e poliedrico, capace di offrire una ampiezza di gamma che spazia oggi dall’eredità degli orologi da tasca ai cronografi sportivi ed a quelli con schermo Touch.

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Se il successo di Tissot ha in PRX un formidabile catalizzatore di attenzione e l’indiscusso eroe commerciale, l’anima del marchio è storicamente associata ad orologi fuori dall’ordinario, che hanno anticipato trend di mercato grazie a materiali inediti ed il Sideral è uno di essi. Dalla moda al design, passando per lo spazio e per i primi viaggi commerciali oltre Mach 1, gli anni settanta rappresentano il salto epocale tra passato e futuro, un’onda di progresso ed entusiasmo di cui beneficiamo tuttora.

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Tra i materiali che hanno segnato quell’epoca c’è la fibra di vetro, onnipresente nel design in senso lato, fino ad invadere l’orologeria. Tissot è stata pioniera nell’adozione di nuovi materiali ed il Tissot Sideral di prima generazione montava una cassa in fibra di vetro costruita in un pezzo unico ed associata, nella variante S (Sport), ad un cinturino in gomma traforata tuttora all’avanguardia. Al lancio, il Sideral riscosse un successo enorme.

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In epoca di metaverso e di progressi tecnologici che ai nostri genitori sembrava impossibile prevedere, mentre ci apprestiamo a “colonizzare” il nostro satellite come anticipava la ormai leggendaria serie Spazio 1999, il Tissot Sideral è attualissimo ed il nuovo modello crea un ponte tra l’attuale tecnologia e lo spirito dell’antenato. I designer non hanno esitato a ricreare una versione moderna del Sideral S, preservando forma della cassa e disegno del quadrante, aggiungendo contenuti inediti per un prodotto che, ora come allora, rappresenta un segmento di mercato assolutamente inedito.

Benvenuto Carbonio Forgiato

La fibra di carbonio è oggi ampiamente diffusa; dal settore aerospaziale è arrivata in Formula Uno e sugli yacht dell’America’s Cup poi, ma il passo definitivo alla diffusione dei compositi a base di fibra di carbonio è avvenuto con il brevetto del carbonio forgiato, materiale che Tissot ha inaspettatamente scelto per la costruzione della cassa del nuovo Sideral. La genesi del carbonio forgiato è interessante; fu inventato dall’ing. Paolo Feraboli che dal 2007 collaborò con Lamborghini al progetto Sesto Elemento, la cui scocca, sospensioni ed altre parti della vettura sono in carbonio forgiato.

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Il Carbonio Forgiato è un composito costituito da piccoli frammenti di composito in fibra di carbonio, compressi ad alta pressione insieme ad una resina, disposti all’interno di uno stampo. Il processo consente di realizzare perciò svariate geometrie e taglie, dall’aspetto riconoscibile e dal colore grigio-nero dotato di elevata resistenza associata a leggerezza: la densità è in media pari ad un terzo del titanio, ma la resistenza meccanica è, a parità di forma, superiore.

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Tissot non è il primo marchio ad utilizzare il carbonio forgiato in orologeria, è però il primo a renderlo accessibile ad una vasta platea di potenziali acquirenti. La domanda che ci poniamo è perché Tissot non abbia optato per la ceramica; avrebbe consentito di replicare i colori del Sideral originale. Crediamo che la risposta sia nella volontà di introdurre una soluzione ancora poco diffusa che, come confermato da Tissot, ha richiesto ben dieci mesi di sviluppo.

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La ceramica non avrebbe peraltro garantito al nuovo Sideral lo stesso tasso di unicità che il marchio ha sempre ricercato nel corso della sua storia, pensiamo ad esempio al Rock Watch e ad Astrolon Idea 2001. Questa scelta pone il marchio tra i pochi player che usano il carbonio forgiato. Audemars Piguet ne ha fatto largo uso in alta orologeria e, tra i marchi accessibili, Squale lo usa sui suoi orologi subacquei.

Pur senza prestarsi alle camaleontiche trasformazioni che offre la ceramica, il carbonio forgiato consente comunque qualche divagazione estetica come dimostra la variante blu delle tre versioni di Sideral previste al lancio, in cui la trama è arricchita da pigmenti blu, una scelta dettata dalla volontà di dare vivacità ad uno dei modelli più scuri della collezione.

Cassa e bracciale

La cassa del nuovo Sideral misura 41 mm di diametro (un mm più del Sideral S originale), ha una distanza da ansa superiore ad inferiore di 46,5 mm, ed un diametro della lunetta girevole unidirezionale pari a 39 mm. Fin qui i dati ufficiali rilasciati da Tissot cui noi abbiamo aggiunto spessore e peso, misurati con il nostro calibro elettronico e la nostra bilancia di precisione, rispettivamente. Sono pari a 13,9 mm e 91 grammi, rispettivamente.

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Avete così un quadro completo delle specifiche di base dell’orologio. La lunetta girevole unidirezionale è in acciaio trattato PVD e si accoppia ad un anello lucido che armonizza le differenti finiture di lunetta e cassa fungendo da elemento di discontinuità.

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Il nuovo Tissot Sideral è subacqueo fino a 300 metri (non è concepito per immersioni in saturazione) ed offre una funzione regatta semplificata, evidenziata dal settore colorato verde e rosso su base dieci minuti, posto sul quadrante, e da un settore della lunetta costituita da due segmenti da cinque minuti ciascuno sì da usarla con funzione “conto alla rovescia”.

La striscia anulare sul quadrante, che misura il tempo trascorso allo start della regata, è riempita di Super-LumiNova® come lo sono le lancette a bastone. Il nuovo Sideral conferma ed estende la sua vocazione sportiva.

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Il quadrante si ispira in pieno all’originale: sulla sinistra campeggia il logo storico Tissot dell’epoca, e la lancetta centrale dei secondi rossa, su tutti i modelli, ha il bilanciere a forma di T. Peccato che i designer non abbiano invece replicato il logo “Sideral S” sul lato destro. Il cinturino è davvero unico: è in morbida gomma interamente traforata su tutta la sua lunghezza ed è dotato di doppia chiusura rapida tramite piccoli bottoni ad incastro. E’ stato concepito per essere rapido da agganciare e sganciare.

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Si tratta in sostanza di una soluzione “No buckle” che assicura una perfetta aderenza al polso ed un comfort superiore grazie all’assenza di parti ibride che ne aumentino inutilmente lo spessore, ragion per cui è anche estremamente comodo e traspirante.

Il movimento Tissot Powermatic 80 Nivachron™

Secondo le specifiche dell’epoca, il Sideral S originale vantava una resistenza ai campi magnetici di 150 Gauss grazie ad una gabbia di Faraday disposta intorno al movimento meccanico. Il nuovo Tissot Sideral monta la versione con spirale Nivachron™ del calibro automatico Powermatic 80. L’adozione della spirale in Nivachron™ merita un approfondimento: Nivachron™ è una lega amagnetica a base di titanio, dotata di un’eccellente resistenza agli urti ed alle variazioni di temperatura.

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Nivarox-FAR, la società che la produce, dichiara la riduzione degli effetti di un campo magnetico in un range compreso tra dieci e venti volte rispetto ad una tradizionale spirale in nichel-acciaio (sebbene Tissot non dichiari la performance assoluta in cifre). La possibilità di adottare un processo di produzione analogo a quello delle spirali tradizionali ne garantisce la diffusione su larga scala a costi ragionevoli.

Optando per la versione più pregiata del Powermatic 80 a scaffale, Tissot completa logicamente il pacchetto tecnico attraverso un calibro coerente con gli obiettivi di base del progetto e la sua eredità. Esteticamente, il movimento monta una massa oscillante di nuovo disegno; penso però che in questa categoria sia superfluo mostrare il movimento; avrei scelto un fondo cassa chiuso, sì da omaggiare concettualmente la cassa monoblocco del Sideral S.

Considerazioni finali

Il nuovo Sideral non è il primo modello in carbonio forgiato realizzato dal marchio; Tissot lo usa sui modelli T-Race Cycling. Si tratta però della prima applicazione del marchio su un suo orologio meccanico. L’orologio è un brillante esempio di orologio sportivo multi-funzione, tecnologico ma meccanico, che punta su resistenza e durata tanto quanto sul fattore divertimento.

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Poter disporre di un orologio meccanico con cassa in carbonio forgiato nella fascia dei mille Euro – il prezzo è pari a 1.075€ – ricco di funzioni, facile e divertente da usare e con una interessante storia alle spalle, è tra gli argomenti principali che rendono attraente la collezione, che racconta una storia nuova.

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In termini di varianti, avrei però previsto al lancio anche una versione con cinturino bianco. Esteticamente, la proposta più intrigante è la variante blu, grazie ai pigmenti colorati che spezzano la monotonia del carbonio, uno dei suoi punti deboli, ma senza dubbio la scelta più appropriata è rappresentata dalla versione gialla; è l’erede spirituale del Sideral S e ne conserva intatto lo spirito; a differenza dello slogan degli anni settanta, credo che il nuovo Sideral conquisterà un pubblico non necessariamente giovane o, almeno, non solo.

E’ un prodotto accattivante per una larga fascia di clienti senza alcuna distinzione di età, purché sia attratta da contenuti tangibili, e voglia contemporaneamente un prodotto polivalente assolutamente non catalogabile, esattamente come lo era più di cinquant’anni fa, ed è questo il suo atout principale.

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(Photo credit: Tissot, Horbiter®)

Redazione @Horbiter®

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