Seiko Baselworld 2013

Seiko a Baselworld 2013

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Internet ha un grandissimo pregio, consente di avere accesso rapido ad una enorme quantità di informazioni ed a farsi un’idea di un fenomeno, una tendenza o addirittura una realtà industriale. Se nel mondo dell’orologeria ci fermassimo ad una conoscenza solo superficiale delle realtà che lo popolano rischieremmo di arrivare a conclusioni affrettate. E’ il caso di Seiko, almeno della sua percezione in Italia, (lo ammetto anche la mia, ma due anni fa…): costruttore giapponese di orologi economici ma affidabili (eterni…), di elevata qualità, al quarzo. Almeno dalle indicazioni e dai commenti che ho personalmente raccolto quando ho affrontato l’argomento di recente con alcune persone, appassionate e competenti (a loro dire). Poi per due anni interi navighi in rete, vai sul sito corporate, leggi pubblicazioni, approfondisci e ti accorgi che hai di fronte un nome che ha scritto pagine importanti della storia dell’orologeria. E ti accorgi che la realtà è tutt’altra! Seiko è nata nel 1881, fondandosi su un unico quanto ambizioso principio “One step ahead of the rest” e nel 1913 ha realizzato il suo primo orologio da polso meccanico, il Laurel:

Seiko Laurel 1913_firmacelebrando quindi, nel 2013, i suoi primi 100 anni di vita da manifattura. Ha introdotto nel 1969 la tecnologia del quarzo, che ha rivoluzionato l’orologeria degli anni ’70:

Seiko Quartz Astron_firmaCreando il primo (ed unico) orologio al mondo con precisione di +/- 5 sec al mese e durata della carica di un anno, il Seiko Quartz Astron. E mettendo in crisi l’orologio meccanico che solo il genio di Nicolas Hayek (fondatore del Gruppo Swatch), ha salvato da una probabile estinzione. Tecnologia al quarzo e meccanica, quindi, per un marchio che realizza al suo interno tutti i componenti di un orologio, dalle casse alle spirali, che vanta numerose tecnologie proprietarie (trattamento Super Clear Coating dei vetri o LumiBrite per la luminescenza degli indici dei suoi diver, solo per citarne due) e movimenti meccanici di altissima fattura, che per certi versi fanno scuola (Hi-Beat 36000), così come calibri al quarzo avanzatissimi.

Oggi Seiko sta portando avanti una politica di verticalizzazione della gamma, costituita, sui mercati principali, da una gamma d’accesso (Seiko 5) che, insieme a Kinetic e Sportura, è probabilmente quella più nota al grande pubblico, ma è solo l’inizio. Ha introdotto nel 2012 una gamma di orologi per frequent flyer, la serie GPS Astron, collezione di orologi al quarzo, alimentati di luce naturale, superprecisi (perdono/guadagnano 1 secondo ogni centomila anni!), dotati di calendario perpetuo programmato fino al 2100 e capacità, tramite l’utilizzo di segnali GPS, di indicare l’ora in ciascuno dei 39 fusi orari del mondo, utilizzando una micro-antenna posizionata sotto la loro lunetta in ceramica. Un concentrato di tecnologia:

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Seiko Astron close up firma

Ha sviluppato una gamma di orologi meccanici di gamma medio-alta, la bellissima serie Ananta, dotata di caratteristiche tecniche interessantissime e di elevate finiture, rendendo accessibile e diffuso uno dei brevetti più stupefacenti dell’intera orologeria, lo Spring Drive, movimento ibrido meccanico-elettronico che realizza il sogno del movimento continuo della lancetta dei secondi, detto anche Glide Motion (osservate la lancetta dei secondi in questo video e confrontatela con quella di qualunque altro orologio meccanico). Ha introdotto, a partire dagli anni ’60, la serie Grand Seiko, una linea di orologi di lusso meccanici ed al quarzo assemblati e rifiniti completamente a mano, certificati di una precisione addirittura superiore a quella garantita dal COSC, nel confronto tra meccanici:

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I cui indici, tanto per fare l’ennesimo esempio, sono tagliati al diamante per una resa estetica perfetta. E con un design che sembra preso a prestito dalla cultura classica: semplicità, sobrietà, proporzioni perfette, elevata leggibilità

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Per non parlare del loro brand di super lusso dedicato agli orologi complicati, Credor, che purtroppo non è disponibile in Italia. A Baselworld 2013 in uno stand bellissimo quanto sobrio, secondo la cultura giapponese che vuole il contenuto anticipare la forma e l’assenza di effetti speciali, Seiko ha dato ampia dimostrazione del suo savoir-faire ricordando al mondo intero che il patrimonio della misura del tempo non è soltanto europeo.

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Seiko Laurel 1913_firma


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Seiko Quartz Astron_firma


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Seiko Astron close up firma


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(Photo credit: Google; Horbiter®’s proprietary photo shooting)

 Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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