Il Tudor Ranger è (ri) tornato

Il Tudor Ranger è (ri) tornato

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tudor ranger 2022 quattro

Sintetico ed essenziale come il modello originale e la storia che incarna, il Tudor Ranger 2022 è emerso dal nulla lo scorso 8 luglio. La scusa o l’occasione, è questione di prospettiva, è stata la celebrazione dei settant’anni dalla partenza della British North Greenland Expedition, un progetto scientifico che dalle rive del Tamigi è arrivato in uno dei luoghi più affascinanti e inospitali della terra, in epoca di piena sperimentazione dell’esplorazione estrema se la confrontiamo con strumenti e tecnologie attuali. Al tempo, trenta Oyster Prince furono assegnati ad altrettanti membri della spedizione e quegli orologi hanno aiutato a costruire la storia dell’attuale Ranger; quell’esperienza ha così iniziato a costruire le fondamenta della sua autorevolezza.

La saga del Ranger

Il nome Ranger risale a ben prima del 1952. Il fondatore di Rolex e Tudor, Hans Wilsdorf, registrò il nome “Ranger” nel 1929 con l’obiettivo di proporre un orologio generalmente sportivo senza una specifica destinazione d’uso; il concetto di esplorazione sarebbe emerso più tardi, anche come banco di prova per la robustezza degli orologi, da sempre riconosciuta al marchio Tudor. La profondità della storia spiega perché sia tanto variegata la gamma e quanto siano cambiati nel tempo i modelli che, capitalizzando l’esperienza della spedizione, hanno infine intrapreso una precisa direzione di prodotto.

tudor ranger 2022 storyline

Il processo di sviluppo e l’attuale gamma non possono però non tenere conto della integrazione con il marchio Rolex, che vede l’ultima edizione del modello Explorer sposare la taglia da 36 mm ed un aspetto che supera definitivamente l’originale concetto di strumento da esplorazione, laddove il nuovo Tudor Ranger, con la nuova taglia da 39 mm riempie, parzialmente e idealmente, il vuoto lasciato dalla vecchia referenza con la corona.

tudor ranger 2022 tre

Per quanto mi riguarda, avrei preferito una riedizione del Tudor Ranger II, modello del 1973 dalla spiccata personalità dotato di bracciale integrato. E’ tremendamente attuale e piuttosto quotato sul mercato dell’usato con cifre che sfiorano i diecimila euro; Tudor ha preferito perseguire e proseguire la strada del modello datato 1965, attualizzando la prima riedizione moderna che, va ricordato, è apparsa nel 2014 in veste molto simile a quella attuale, eccezion fatta per bracciale, taglia, calibro, in primis.

Il Tudor Ranger 2022 è il nuovo sportivo entry-level del marchio

Sulla base di queste premesse il moderno Tudor Ranger esordisce con taglia ridotta rispetto ai 41 mm del modello Heritage Ranger di otto anni fa, monta una cassa prevalentemente spazzolata se si esclude il sottile anello sotto la lunetta e la zigrinatura sulla corona. Accenni di lusso su un prodotto che trasuda minimalismo ed aspetto volutamente grezzo, da orologio-strumento, da qualsivoglia angolazione lo si osservi.

tudor ranger 2022 sei

Il quadrante è nero opaco ed il vetro è bombato, il bracciale è un classico tre maglie ma senza rivetti. Rispetto al suo predecessore Heritage, il nuovo modello è anche disponibile con il bracciale, la soluzione che ritengo più adatta ad un orologio dall’estetica così semplificata, pura. Il Ranger è disponibile anche con il sempre verde cinturino in jacquard o quello in pelle e gomma con deployante, ma semplicità e coerenza del design richiedono in questo caso il bracciale.

tudor ranger 2022 cinque

Quest’ultimo porta al debutto il sistema “T-Fit” di micro-regolazione posto all’interno della clasp. Il quadrante merita qualche dettaglio ulteriore: i numeri arabi sono in materiale luminescente “dipinto” sulla finitura “grainé” di colore nero e la lancetta centrale dei secondi è ora dello stesso colore delle sfere di ore e minuti con l’estremità di colore rosso. Sul modello del 2014, la lancetta è interamente di colore rosso.

tudor ranger 2022 uno

Grande novità, in verità attesa, è l’adozione del calibro di manifattura MT 5402; è un movimento che punta su solidità, buone prestazioni (è certificato Cronometro) ed una apprezzabile autonomia di settanta ore a piena carica. Al contrario non è particolarmente rifinito.

Considerazioni finali e prezzo

Probabilmente il Tudor Ranger rappresenta la più economica proposta di manifattura a catalogo. L’obiettivo di Tudor era evidentemente quello di proporre una nuova porta d’accesso al mondo del lusso accessibile, in tema di orologi. Il listino si ferma infatti a 2.900 Euro nella variante più completa, quella con il bracciale. Non ha competitor diretti, ha una solida storia alle spalle ed in sostanza tutto ciò che serve ad un moderno orologio sportivo (inclusa la impermeabilità a 100 metri) senza particolari velleità o una spiccata personalità.

udor ranger 2022 due

Non è un Black Bay ma ciò può rappresentare anche un vantaggio; un design neutro e la taglia da 39 mm lo rendono un orologio unisex, come del resto Tudor comunica nelle immagini ufficiali. Le altre varianti costano entrambe 2.600 Euro ma ritengo che l’orologio funzioni alla perfezione nella versione con bracciale, la più credibile ed utilizzabile in tutti i sensi.

(Photo credit: Tudor)

Giovanni Di Biase @Horbiter®

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