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Introduzione
“Rookie of the year”. Potremmo usare questo o un altro claim per valutare la vivacità di Wyler Vetta nel 2023 anche se, va detto, si addice poco ad un marchio il cui passaporto riporta l’anno 1896 come anno di fondazione; accanto cioè ai grandi nomi dell’orologeria svizzera.
Per un marchio che ha all’attivo svariato brevetti, che ha alimentato il mito Aquarama ed è stato addirittura al polso del più grande e rivoluzionario scienziato della storia (Albert Einstein), quel titolo potrebbe, a ragione, far sorridere.
Va contestualizzato, riportando le lancette al 2021, anno in cui la famiglia Binda, proprietaria di Wyler Vetta, ha intrapreso un percorso di sviluppo che pone al centro la piena indipendenza dal gruppo e segue un progressivo processo di verticalizzazione, anche tecnica, ed in questa fase iniziale di questo percorso punta a consolidare il legame storico con l’Italia, rappresentato in questo caso da un Dynawind dedicato all’esercito italiano.
Il Dynawind per l’Esercito Italiano
Dynawind e Jumbostar sono i pilastri dello sviluppo di Wyler Vetta e costruiscono il ponte tra passato e futuro. Sono entrambe ricche di storia, note agli appassionati ed in evoluzione costante per catturare vecchie e nuove generazioni. Il Dynawind, apparso per la prima volta negli anni sessanta, è la base, modificata, di una serie limitata che celebra il corpo armato fondato nel 1695 e tanti sono infatti gli esemplari che Wyler Vetta ha previsto di produrre.
Il Dynawind Esercito è un’interpretazione esclusiva che spinge Dynawind in un nuovo territorio, verso il concetto di orologio militare tipo “Field Watch” (ben interpretato dalla variante al quarzo) che piace tanto agli amanti del genere Orologi Militari senza esagerare in dimensioni e prestazioni.
Semplicità d’uso, elevata leggibilità, un vestito da orologio-strumento ed una inequivocabile riferibilità all’universo militare rappresentato dall’Esercito Italiano. Sono questi gli ingredienti principali di un orologio dall’aspetto da orologio solo tempo duro e puro.
Finitura (quasi) interamente sabbiata
La finitura è perciò sabbiata per veicolare l’immagine da oggetto concepito per un uso promiscuo pronto ad “andare in missione” grazie alla elevatissima visibilità al buio. E’ garantita da numeri arabi disposti sull’intero giro delle ore con quelli ai punti cardinali sovradimensionati, sovrastati da indici a bastone anch’essi riempiti di materiale luminescente.
Il design celebrativo è integrato nel contesto generale; è cioè esente da obsoleti sticker o patch. Il logo dell’ESERCITO, la cui scritta è realizzata con il font ufficiale, si completa ad ogni giro della lancetta centrale dei secondi quando la stella gialla a cinque punte si allinea lungo la verticale.
Il verde sembra replicare fedelmente (non ne abbiamo conferma ufficiale) il pantone verde della tuta mimetica. La finitura lucida c’è ma dove serve: il fondo cassa è chiuso ed avvitato ed a contrasto ci sono gli unici due elementi lucidati, ossia il logo completo ed un sottile anello che lo circonda.
La cassa misura 42 mm ed è una novità in casa Dynawind la cui geometria offre una percezione singolare: è chiaramente tonda ma la bombatura del vetro (un vetro minerale K5), le anse tutto sommato raccolte e la corona a cipolla schiacciata la trasformano quasi in una cassa a cuscino.
L’effetto è potenziato dalle doti atletiche del movimento Sellita SW200, un calibro automatico notoriamente sottile. E’ attualmente il Dynawind più grande e più sportivo della collezione, capace di resistere alla pressione dell’acqua corrispondente ad una profondità di 100 metri.
Considerazioni finali
Il Wyler Vetta Dynawind Esercito è parte di una serie di partnership legate strettamente all’Italia: eventi, marchi di abbigliamento sportivo, corpi militari. Tra le più recenti collaborazioni risaltano infatti il Jumbostar per Colmar, ed il (delizioso) Dynawind dedicato alla prossima edizione della Coppa Milano Sanremo.
Per gli amanti delle collaborazioni a tema militare, il legame esclusivo con un autentico ed importante corpo militare ha il suo fascino (in particolare per gli italiani, comprensibilmente) ed ha prodotto un orologio non lezioso e superiore per specifiche al modello standard.
La cassa da 42 mm tenderà inevitabilmente a polarizzare le scelte ed allontanare qualcuno dal polso meno generoso, è inevitabile, ma è giusto che un orologio di questo spirito abbia una taglia superiore ai 40 mm. Le specifiche e la partnership non incidono in modo sensibile sul prezzo di listino: occorrono 990 Euro per la versione con bracciale e chiusura deplo, ed 890 Euro se optate per la NATO strap verde militare con classica fibbia ad ardiglione, la variante che incarna secondo noi al meglio lo spirito dell’orologio. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Wyler Vetta.
(Photo credit: Horbiter®)
Giovanni Di Biase @Horbiter®
