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La collezione Overseas continua a guidare le novità 2022 del marchio e, contestualmente, continua la produzione di eccezionali modelli, tutti di altissima gamma con una novità assoluta, il Vacheron Constantin Overseas Tourbillon Squelette ed una estensione di gamma sulla collezione Overseas calendario perpetuo ultra-piatto scheletrato. Meno attese le declinazioni su Patrimony e Traditionnelle, il primo in variante solo tempo e l’ultimo in edizione calendario perpetuo.
Vacheron Constantin Overseas Tourbillon Squelette
Il titanio grado 5 entra in collezione; sembra molto popolare tra gli sportivi del Gruppo Richemont visto che il cugino sassone ha previsto lo stesso materiale su Odysseus, sebbene sia qui legato ad un’architettura di altissima orologeria, che prevede il tourbillon ed il movimento interamente scheletrato.
Non è l’unica versione; la manifattura lo propone comunque in edizione oro rosa. Il titanio grado 5 si rivela come il materiale da lusso del futuro? E’ eccessivo, ma molti marchi iniziano a proporlo in alternativa all’acciaio. Il titanio è quindi il nuovo acciaio? Sembra di sì.
Le novità principali sono le seguenti: il nuovo calibro di manifattura scheletrato 2160 SQ (Squelette) monta il primo tourbillon in edizione scheletrata e adotta una spirale con curva terminale di Breguet. Nonostante la complicazione, la cassa misura poco più di 10 mm di spessore (10,39 per l’esattezza) ed offre una ragguardevole autonomia di 80 ore a piena carica. La cassa misura 42,5 mm superando la misura aurea di Ultra-thin Perpetual Calendar rispetto al quale vanta necessariamente ingombri superiori.
Il calibro si ferma a 5,95 mm, un risultato eccezionale in assoluto. La doppia visualizzazione, fronte-retro del calibro, mostra l’esecuzione della scheletratura, la finitura NAC sui ponti, il rotore scheletrato. Poco al di sopra, il Punzone di Ginevra.
Vacheron Constantin Traditionnelle perpetual calendar chronograph
Il Traditionnelle Calendario Perpetuo cronografo rientra nel novero dei complicati ultra-classici di Vacheron ed a mio avviso ribadisce, in questa versione con quadrante salmone, la storica sfida a Patek. È il classico super complicato per collezionisti, rivolto ai più fieri sostenitori della tradizione ed è un ponte con la storia dell’orologeria.
È un complicato che potresti ritrovare tranquillamente se ti proiettassi negli anni quaranta, dalle lancette dauphine al disegno dei contatori. Le fasi lunari appaiono su un disco in platino, il cui volto sorride o è malinconico in funzione della fase lunare. Tra i dettagli spicca la croce di Malta applicata in oro e ridisegnata; le facce sono alternativamente lucidate e spazzolate.
All’interno ospita il venerabile calibro a carica manuale 1142 QP che, come citato all’inizio, risale originariamente agli anni quaranta e la sua architettura originale lo conferma. È stato incessantemente migliorato nei decenni e porta oggi in dote il Punzone di Ginevra. Completiamo con le specifiche base: la cassa misura 43 millimetri ed è spessa 12,94 mm.
Traditionnelle calendario perpetuo ultra-piatto
Vacheron dedica una grande complicazione al pubblico femminile declinando il suo calendario perpetuo ultra-piatto, da tempo in collezione nella versione maschile, su una cassa espressamente studiata per il pubblico femminile. Il calibro 1120 QP è una “vecchia” conoscenza del patrimonio genetico della marca, cambiano in questa occasione altre caratteristiche.
La cassa misura 36,5 mm ed è spessa 8,43 mm. L’orologio è disponibile in versione oro bianco o oro rosa e quadrante grigio-blu o bianco madreperla, ed indici o sfere in oro bianco o oro rosa. La lunetta e le anse recano 94 diamanti per un totale di 1,20 carati.
(Photo credit: Vacheron Constantin)
Redazione @Horbiter®
