Longines Pilot Majetek, la recensione

Longines Pilot Majetek, la recensione

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Il 2023 di Longines inizia con Longines Pilot Majetek, un nome inedito che riapre un capitolo storico di un marchio che ha contribuito come nessun altro allo sviluppo dell’aviazione, in questa occasione nel ruolo di fornitore di pattuglie aeree a cavallo delle due guerre mondiali. E’ quindi un modello della linea Heritage la prima novità dell’anno ed appartiene al segmento Avigation (Aerial Navigation) che, tra riedizioni di modelli pionieristici (Lindbergh, Weems) prima e declinazioni moderne poi (Spirit e Spirit Zulu) continua ad espandersi.

Le origini del Pilot Majetek

Il nome non è perciò il risultato di un progetto di “naming” aziendale ma esiste da circa un secolo, riportando in auge un antenato indossato dai piloti militari ai comandi degli Avia B-354 da combattimento. Le fondamenta sono precisamente quelle del Longines Majetek Vojenske Spravy, orologio ufficiale dell’Aeronautica militare ceca tra gli anni trenta e quaranta, già apparso in rete durante alcune asta tematiche ed andato a ruba per le sue qualità ed il fascino storico.

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Fonte: Antiquorum

Nella foto sopra un esemplare dei primi 3582, venduto da Antiquorum a fine 2018. Se si esclude il cinturino, una moderna strap aftermarket, quello in foto è l’antenato del nuovo Longines Pilot Majetek. Tra le sue caratteristiche originali, la cassa sovradimensionata per l’epoca (40 x 40 mm) dalla particolare forma a cuscino che Longines avrebbe successivamente brevettato, l’incisione orizzontale sul fondo cassa e la ghiera zigrinata (con timer in questa applicazione) la cui funzione, in epoca di sviluppo dei primi orologi impermeabili, fu innanzitutto quella di garantire la migliore tenuta possibile tra vetro e cassa. Il Majetek originale montava, ca va sans dire, un calibro a carica manuale, il movimento Longines 15.26.

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Fonte: Antiquorum

Non abbiamo già visto recentemente un orologio simile? Sì, è il modello Heritage 1935 prodotto a partire dal 2014 ed ormai fuori produzione da qualche anno. Se quel modello puntava a recuperare quasi integralmente forma e proporzioni del Majetek Vojenske Spravy, allargando la cassa fino a 42 mm di ampiezza, il suo successore è un’evoluzione profonda del concetto originale dentro e fuori.

Il moderno Longines Pilot Majetek

La novità più inattesa riguarda lo stile del modello contemporaneo. Con questa edizione, il team di design abbandona definitivamente il mantra della riedizione fedele, un approccio che ci ha accompagnato per anni di collezioni Heritage, ed esprime il primo esemplare di profonda rielaborazione di un design di archivio; la geometria di cassa si ispira al 3582 ma è nuova e guadagna un ulteriore millimetro rispetto al modello Heritage 3582.

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Debuttano innanzitutto le larghe, vistose spallette di protezione intorno alla corona avvitata e cambia radicalmente la composizione della cassa; è stata ridisegnata, con una parte inferiore spazzolata (con il vezzo di una placca avvitata con inciso l’anno 1935) ed una sottile bisellatura in cima che corre alla base della larga lunetta zigrinata, esaltando la forma a cuscino. Rimuovendo la noiosa scritta “Automatic” e la ridondante, onnipresente finestra della data, i designer hanno estratto dal Pilot Majetek una personalità forte, maschile, molto vintage.

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La cassa è rifinita splendidamente ed è appagante da ogni prospettiva; non presta il fianco ad alcuna critica e conferma le ambizioni di Longines di costruire orologi sempre più raffinati.

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Il fondo totalmente piatto reca inciso il nome abbreviato del modello originale, seguito da una serie di informazioni che sintetizza, in un sol colpo, le specifiche dell’orologio: cronometro, antimagnetico, impermeabile 100 metri. L’ansa corta fa qualche scherzo al primo contatto; mi ha dato qualche noia sulla parte superiore del polso, ma un paio di settimane di utilizzo intenso dovrebbero ammorbidire il cinturino e migliorare il comfort.

Il quadrante

E’ il complemento perfetto alla cassa; sembrano pensati l’uno per l’altro. I designer di Longines hanno optato per il logo storico già adottato sul modello Heritage Military e più adatto di quello in corsivo ad un orologio di questa vocazione. I numeri arabi ricordano il font scelto per gli strumenti di volo pionieristici di Longines ma sono tridimensionali.

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Il quadrante reca numeri a rilievo riempiti di vintage Super-Luminova™. Al contrario, il contatore dei secondi continui è incassato e la minuteria “chemin de fer” percorre i due perimetri interni.

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La piacevolezza alla vista è dettata dalle corrette proporzioni: dimensione di logo, numeri arabi e lancette, diametro del registro ad ore sei indicano uno studio attento ed una disposizione armonica dei vari elementi che compongono il quadrante.

Il calibro Longines L893.6

Non c’è vero progresso di prodotto senza progresso tecnico; il movimento che monta il Pilot Majetek è il già noto calibro automatico L893.6 da 3,5 Hertz di frequenza e spirale in silicio, progettato e testato per garantire all’orologio il certificato di Cronometro. A piena carica l’orologio marcia per tre giorni interi. Il marchio ha cementato la sua autorevolezza grazie alla precisione richiesta da specifiche militari molto rigorose e la credibilità dei nuovi orologi passa necessariamente anche per questo assunto.

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Tutti i calibri Longines sono perciò stati rinnovati, aumentando considerevolmente le prestazioni; Longines è probabilmente il marchio che sta chiedendo i maggiori sforzi tecnici alla “sister company” ETA. E’ infatti il primo marchio del gruppo, altissima orologeria esclusa, ad aver promosso l’alta frequenza meccanica in questa fascia di mercato con Ultra-Chron, non dimentichiamolo. Sulla opportunità di optare strategicamente su questa tipologia di calibro, vi rimando alle mie considerazioni finali.

Considerazioni finali

Longines si sta gradualmente spostando nell’area di prodotto che storicamente le compete e che il popolo dei collezionisti le chiede da tempo di occupare: origini dell’aviazione, grandi strumenti di misura, cronometri sono un patrimonio da promuovere.

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Il Longines Pilot Majetek è coerente, pensato con cura, autentico, un volano per la crescita della immagine di marca. L’orologio debutta con misure importanti, opponendosi ad un trend di mercato dominante; le casse a cuscino misurano sempre più di quanto dicano le specifiche e 13,30 mm di spessore non sono a portata di tutti i polsi. E’ giunto ora il momento di spostarsi sulle varianti: l’orologio prevede due opzioni di cinturini, in pelle marrone o verde, ed una NATO strap di sostituzione, indispensabile in estate e per sfruttare i 100 metri di impermeabilità.

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In termini di offerta complessiva, l’orologio è disponibile con uno dei tre cinturini al prezzo di 4.000€, oppure in uno speciale cofanetto che include sia il cinturino che la strap NATO a 4.150€. Entrambe le opzioni sono già ordinabili.

Personalmente, avrei aggiunto un secondo binario di prodotto, affiancando cioè al modello automatico, pregevole tecnicamente e senza dubbio il più facile da usare quotidianamente, una edizione limitatissima a carica manuale per puristi dell’orologio da pilota (il caso del Longines Lindbergh calibro 876.2 è emblematico); non contribuirà a fare volumi né ad aumentare i margini di guadagno ma aiuterebbe a catturare i collezionisti più puri e duri, contribuendo a rafforzare ulteriormente l’immagine di un marchio in rapida ascesa.

(Photo credit: Horbiter®)

Redazione @Horbiter®

1 Comment

  1. a parte la carica manuale, ciò che veramente desidera un “purista” da un autentico Flieger è:
    – VERA resistenza ai campi magnetici, con un valore di almeno 1000 Gauss (circa 80.000 A/m)
    – protezione anti chock certificata DIN o equivalente
    – protezione da pressioni negative di almeno 120 mB (corrisp. a circa 15.000 metri di quota)
    – funzionamento garantito in un range di temperature di almeno -45 C/+60 C
    – un sistema di de-umidificazione interno

    queste caratteristiche sono assenti in questo modello, ma sono importanti e devono essere presenti in un Flieger che costa 4000 euro

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