Longines Record donna

Il Longines Record per lei, la recensione

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La rubrica femminile ci consente ormai di scrivere di orologi da donna con la stessa frequenza con cui parliamo di quella maschile dal 2013 ed il Longines Record è uno dei rari casi in cui un marchio crea una collezione tanto classica da essere volutamente declinata sia per lui che per lei. Quando il nostro editore ha scritto di recente del Longines Record 2017, non ha smesso di sottolineare quanto quella ispirazione renda un Record un orologio facile da usare e indossare, un obiettivo possibile quando le forme sono lineari, senza fronzoli e destinate per natura ad un pubblico vasto. Da questo punto di vista, il Longines Record è perfetto.

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Un orologio del genere, in particolare la collezione femminile, merita qualcosa di più di uno studio fotografico o di un salottino di Baselworld, ed è il motivo per cui abbiamo realizzato una sessione fotografica dedicata, in occasione di Cortili Aperti Milano, una giornata in cui, era il 27 maggio, Corso Venezia ed il cosiddetto “Quadrilatero del silenzio” e le ville private che ne fanno parte, sono diventati la destinazione di milanesi e turisti. Spiccava su tutte la bellezza di Villa Necchi Campiglio, non la più antica tra le ville aperte al pubblico ma una delle più attraenti per la sua architettura ed il significato che ha nella storia industriale italiana.

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Longines non è alle prime armi con l'orologeria da donna, è al contrario uno dei marchi svizzeri più attivi in questo settore ed ogni sua collezione classica ha quasi sempre una equivalente declinazione al femminile. Alcune collezioni quali la Longines Equestrian Collection ad esempio sono state concepite esclusivamente per la donna e celebrano in questo caso lo storico legame tra il marchio svizzero ed il mondo equestre.

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Il Longines Record è innanzitutto un orologio automatico ed è una grande sorpresa perché riporta l'amore per la meccanica al centro della scena. Se il quarzo è una scelta obbligata quando gli spessori sono molto sottili, diventa superfluo quando la cassa è rotonda ed il suo spessore è sufficiente ad ospitare un calibro automatico. I 30mm di diametro di cassa racchiudono così un calibro ETA per Longines, da 4Hz e ben 40 ore di riserva di carica.

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Non è male per un calibro così piccolo ed è anche la risposta all'attenzione crescente che hanno le donne per la meccanica. La donna ha inoltre due plus: il primo è il quadrante madreperla, il nemico giurato di tutti i fotografi di orologi e gioielli ed il secondo è l'anello di 13 diamanti Top Wesselton sul quadrante per un totale di 0,037 carati.

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Non è tutto qui perché i diamanti sono replicati sulla lunetta, dove Longines ha inserito 60 diamanti Top Wesselton IFVVS per un totale di 0,054 carati. Se escludiamo le pietre ed il quadrante specifici, il Longines Record in edizione femminile è quindi la versione in miniatura della collezione maschile, incluso il bracciale in acciaio con alternanza tra maglie lucide e fitte al centro con satinate e più largheai lati, così da creare un perenne contrasto con le anse lucidate a specchio.

Il bracciale conserva infine la tripla deployante che scompare all'interno del bracciale, una volta allacciato l'orologio al polso. Un Longines Record L23210876, che Longines ha realizzato in più versioni, anche con cinturino in pelle e senza diamanti, è la versione top di gamma della collezione ed è quella che costa di più, con un prezzo di 4370€. 

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Non è basso in assoluto ma non è proibitivo se si considerano fattura del quadrante e quantità dei diamanti, che di accessibile hanno poco. E' facile da indossare su un polso sottile come il mio, ma la perfetta proporzione tra cassa e bracciale e la forma rotonda della cassa aiutano anche chi ne ha un meno esile. La cosa che ho apprezzato di più? La possibilità di indossare facilmente un orologio prezioso, ma non eccessivamente prezioso come potrebbe esserlo, se esistesse, un Record in oro. Ciò che mi piacerebbe avere? La possibilità di disporre di un cinturino sostitutivo in raso o pelle nera incluso nel cofanetto, poterlo sostituire facilmente ed usare questo Longines Record anche ad una serata di gala.

(Photo credit: Horbiter®'s proprietary photo-shooting by Simona Bertogliatti)

Kika G @Horbiter®

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