Quando Interstellar, il più coinvolgente film del genere sci-fi dell’ultima decade a mio avviso, conquistò l’Oscar, nessuno avrebbe immaginato che quel progetto potesse dato origine ad una nuova icona di Hamilton, il Khaki Field Murph. Non solo il capolavoro di Christopher Nolan ha risvegliato la passione per lo spazio-tempo dai tempi di Kubrick; ha offerto una storia credibile ad un prototipo di orologio il cui nome si ispira a Murphy “Murph” Cooper, magistralmente interpretata da Jessica Chastain, che lo usa come mezzo di conversazione con il padre attraverso differenti dimensioni spazio-temporali.
Il capolavoro cinematografico racchiude uno dei più brillanti “product placement” della storia. Sulle onde di questa storia, il Murph ha superato i confini della promozione ordinaria per trasformarsi in attore protagonista e tassello essenziale del significato del film.
Tutto ciò che è successo dopo l’apertura delle sale cinematografiche è storia recente: gli appassionati hanno atteso che Hamilton traducesse in prodotto commerciale quell’orologio, e da allora Hamilton Khaki Murph ha riscosso un notevole successo, grazie ad uno stile che possiede tutto ciò che il popolo delle lancette richiede su un tre sfere di spirito vintage: no data, lancette a cattedrale, numeri arabi color crema.
Mancava ancora qualche fattore all’equazione per renderla perfetta? Sì, secondo il popolo del web una cui quota rilevante non ha mai pienamente accettato il diametro cassa di 42 millimetri, nonostante la corposa distanza di 52 mm da ansa superiore ad inferiore, tanto da chiedere a gran voce ad Hamilton di realizzarne una versione più piccola.
Il popolo ha chiesto, citando un numero ben preciso, quasi si fossero organizzati in una virtuale “class action” ed il marchio Hamilton ha risposto a quella richiesta positivamente. A distanza di anni dal lancio del Khaki Field Murph da 42 mm di diametro, Hamilton presenta ufficialmente il Murph 38 millimetri. Avete letto bene: non 40 né 39 ; il marchio svizzero ha scelto una dimensione che risponde ad una richiesta che in sintesi suona così: “Vogliamo un Khaki Murph 38 mm”!
Giusto il tempo di ridisegnare ed industrializzare la nuova versione che, intelligentemente, conserva ciò che funziona sul fratello maggiore: la lunetta ha la finitura lucida associata al corpo cassa spazzolato, lo spessore è immutato attestandosi sugli 11,10 mm originali. La nuova dimensione di cassa cambia chiaramente le quote principali associate; la larghezza tra le anse diminuisce di 2 mm (sono 20 mm contro 22) e cambia inevitabilmente quella da ansa ad ansa che passa dai 52mm iniziali agli attuali 44,7 mm.
Sono quote che non possono sostituire una prova al polso ma il rapporto tra i due denuncia un maggiore equilibrio formale. Piuttosto perde un aspetto romantico e, definitivamente, il legame con Interstellar nella forma della scritta “Eureka” riportata in Morse sulla lancetta centrale dei secondi.
Il Khaki Murph 38 prende piena ispirazione ma ha perso ogni legame con la storia originale. A muovere le tre lancette provvede sempre il consolidato calibro H-10 dotato di 80 ore di autonomia a piena carica. Il calibro automatico è visibile attraverso il fondo cassa e resta un pregevole movimento meccanico industriale, sicuramente il più dotato nella categoria di appartenenza.
Pensate però se i designer avessero optato per un fondo cassa chiuso; in questa nuova taglia ed abbinato al quadrante così pulito il Murph 38 avrebbe a mio avviso raggiunto le cinque stelle piene catturando anche i più duri sostenitori della cultura vintage. “Vox populi, vox dei” con la chicca di un prezzo ritoccato al ribasso a pari specifiche. Il nuovo Murph costa 945€ contro i 995€ del Murph da 42 mm. Resisterà ancora l’attuale Khaki Field Murph 42 a catalogo secondo voi?
ARTICOLI CORRELATI
- Hamilton Khaki Field: storia e recensioni (2018 – 2021)
- Hamilton RailRoad Pocket Watch, la recensione
(Photo credit: Horbiter®)
Redazione @Horbiter®
