Siamo vicini al record delle prime cento edizioni per il Concorso Eleganza Villa d’Este. Il 2022 segna infatti la edizione 93 del più prestigioso evento legato al mondo dell’automobile, in un raro mix di classico, presente e futuro che si ripete ogni anno sulle sponde del Lago di Como seguendo una formula consolidata e standardizzata se vogliamo, eppure mai noiosa.
C’è ancora più BMW (partner principale) che in passato, all’interno di questa edizione che ha curiosamente seguito di stretta misura la presentazione della nuova BMW M4 CSL, sigla che ricorda il recente passato delle vetture “Lightweight” iniziate con la serie E46 di cui questa vettura raccoglie il testimone, celebrando al contempo i primi 50 anni della divisione M.
C’è stata più Europa che in passato, a giudicare dai partecipanti e dai vincitori, con una netta prevalenza di collezionisti provenienti da Germania, Belgio, Svizzera tra i vincitori nelle diverse categorie, completati da qualche sporadica presenza proveniente da oltreoceano. Il Concorso Eleganza Villa d’Este 2022 non è stato meno interessante sia per la focalizzazione sul marchio principale del Gruppo (che ha presentato per la prima volta in questa sede la nuova BMW i7) che per la onnipresente partecipazione di moderne super sportive “boutique” quali la Touring Superleggera Arese RH95, ad esempio, seguita da un nutrita schiera di auto che potremmo definire vintage, e che includono prototipi degli anni settanta ed ottanta.
E’ stato bello (ri)vedere la Maserati MC12, hypercar modenese su base Ferrari Enzo, mentre la scuola di design razionalista e minimalista si è espressa brillantemente attraverso la squadrata Aston Martin Bulldog targata anno 1979. L’apertura delle porte ad ala di gabbiano è stata tra i temi dominanti della manifestazione, non a caso la portabandiera della categoria, la SL300, era presente in Villa.
Il Concorso Eleganza Villa d’Este è un caso unico di tradizione dura e pura che funziona, seppur inquadrata in un contesto di continua innovazione, capitanato dal marchio bavarese che ci sta rapidamente traghettando verso un futuro totalmente elettrico, senza dimenticare le sue origini tradite dalle M1 esposte o la 320 Gruppo 5. Accanto a BMW resta fedele il partner di alta orologeria sassone, A.Lange & Söhne. E’ davvero difficile immaginare che un giorno il vincitore del premio “Best in Show” possa essere premiato con qualcosa di diverso da un modello complicato della manifattura sassone.
Il fortunato vincitore del 1815 Chronograph Como Edition è, al secolo, Andrew Pisker; è suo il trofeo assegnato ad una splendida Bugatti 57S del 1937. Potrà ora vantare di possedere un’auto unica nel suo genere ed un esemplare unico di orologio, personalizzato con quadrante in oro rosa e contatori marroni a contrasto; fondo cassa con coperchio a cerniera sul movimento flyback.
Il modello da cui deriva, con 39,5 mm di diametro e 11,9 mm di spessore, è uno dei più proporzionati orologi A.Lange & Söhne ed il premio è a mia memoria tra i più belli se non il più attraente dei “Como Edition” mai concepiti. “Ad maiora” al Concorso Eleganza Villa d’Este che, come un buon abito sartoriale, è sempre attuale ed a Lange che della tradizione sartoriale in alta orologeria ne è uno splendido rappresentante.
(Photo credit: A.Lange & Söhne, BMW)
Redazione @Horbiter®
