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Dieci ragioni per cui ritengo che il calibro 110 di Oris (e le sue varianti) sia uno dei migliori calibri sul mercato

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Costruire calibri di manifattura è ormai una necessità per qualsiasi produttore di orologi meccanici, sia perché la mano di ETA non c’è più sia perché progettare un calibro è la misura delle reali capacità di un marchio. Si parla poco dei calibri di Oris appartenenti alla famiglia 110, sebbene questa collezione rappresenti un best-in-class del mercato.

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E’ da tempo che volevo scrivere un articolo su questo calibro, i suoi derivati e la collezione Artelier, e condividere cosa penso. Dopo tanti articoli su Divers SixtyFive, Carl Brashear Limited Edition e Pilot, è la collezione Artelier a racchiudere buona parte del know-how di Oris come manifattura.

Un marchio che ho scoperto grazie ad un amico ed alle pubblicità dei suoi orologi subacquei professionali

La prima volta che ho visto un Oris è stato nel 2005. Lavoravo in FCA ed un collega aveva un tre sfere Oris di cui era contento, per l’affidabilità più che per l’appeal, e per il prezzo ragionevole. Al tempo, la mia conoscenza di Oris era ristretta ai suoi enormi subacquei professionali che costituiscono oggi una nicchia per appassionati e professionisti delle immersioni.

Oris è una azienda indipendente

Essere indipendente ha un sicuro svantaggio: non è possibile spalmare gli investimenti e standardizzare i costi, che è invece possibile fare se si fa parte di un gruppo multi-marca. Ma ha un innegabile vantaggio: sei libero di scegliere la strada tecnica da seguire. La famiglia dei calibri 110 si fonda sulla originalità tecnica e sono convinto che, considerando il suo attuale posizionamento, Oris non avrebbe avuto la possibilità di realizzarla se avesse fatto parte di un gruppo.

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Mi piace fare talvolta dei paralleli con il mondo dell’automotive: guardate cosa ha fatto Mazda da quando ha riguadagnato l’indipendenza da Ford. Svariati marchi concorrenti appartenenti a grossi gruppi, e che condividono con Oris il posizionamento di mercato, non hanno infatti a catalogo un calibro di manifattura.

Oris ha più di 110 anni

Non troverete in alcun settore tanta voglia di celebrare gli anniversari come in orologeria, perché in questo settore i responsabili della comunicazione sanno bene che sono occasioni uniche per ribadire, in modo quasi ossessivo, le origini di un marchio. Gli anniversari sono quindi il momento ideale per presentare qualcosa di nuovo, che alimenterà così un nuovo ciclo.

Oris-110-year-anniversary-2014-1Oris vanta una lunga storia alle spalle ed il calibro 110 ha debuttato nel 2014 per celebrare 110 anni di attività. Non è quindi un marchio giovane, come è ancora da molti percepito.

Era una manifattura ed è tornato ad esserla

Dal 1904 Oris ha costruito ben 229 calibri e lo ha fatto fino al 1981, anno in cui ha iniziato a sviluppare moduli su base ETA. Quanto siano da considerare completamente di manifattura quei movimenti meccanici è tutto da dimostrare perché dubito che Oris avesse la capacità tecnica di produrre anche le spirali, ma resta comunque un numero importante e più che sufficiente a giustificare anche l’esistenza di un museo.

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La domanda che spesso mi pongo ed a cui non ho tuttora risposta è: “perché Oris ha optato per un calibro a carica manuale?” Non ne ho idea ma ciò che conta è che un grande calibro a carica manuale è un regalo all’orologeria più radicale ed autentica, cui sento di appartenere.

E’ grande ed ha 10 giorni di massima riserva di carica

Il calibro 110 ha un diametro di 34mm e ricorda i grossi calibri a carica manuale presenti negli orologi da tasca. Lo scappamento oscilla a 3Hz ed ha dieci giorni di massima riserva di carica. La scelta di dotarlo di una riserva di carica così elevata è secondo il mio parere da attribuire alla volontà di costruire un calibro a carica manuale senza penalizzare chi vuole la comodità di un automatico, garantendo così una riserva di carica sufficiente a non doversi preoccupare di ricaricarlo continuamente.

L’indicatore di riserva di carica lineare

Se osservate un Oris Artelier Calibre 110 (o un 111) noterete che il quadrante ha la base di un quadrante a due contatori (o bi-compax) in cui uno dei due contatori è il grande indicatore della riserva di carica che assume la stessa prevalenza che ha un contagiri nei confronti di un tachimetro, sul cruscotto di un’auto sportiva.

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Per avvisare il possessore che la carica si sta esaurendo l’indicatore della riserva è non lineare, cioè la lancetta tende ad accelerare la sua corsa man mano che la riserva di carica si approssima allo zero, avvisandoti che è arrivato il momento di ricaricare.

Il singolo grande bariletto di carica

Uno degli aspetti che rende un calibro 110 originale ed affascinante è il grande bariletto di carica, visibile attraverso il fondo cassa a vista. E’ un aspetto tecnico interessante ed un elemento estetico distintivo perché è imperioso ed è la prima cosa che si nota quando si ruota l’orologio sul retro.

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Per raggiungere questo obiettivo, che consente di ridurre considerevolmente gli ingombri, Oris ha avvolto una spirale lunga 1,8m (non è tanto diverso da quanto A.Lange & Söhne ha fatto sul Lange 31) che ha così consentito di realizzare il calibro a carica manuale in questa fascia di prezzo con la più grande riserva di carica.

Oris ha sviluppato varie complicazioni sulla base del 110

Nessuno pensava che la base del calibro 110 sarebbe rimasta isolata e dedicata esclusivamente alla collezione celebrativa, costruita in serie limitata. Sarebbe stato un suicidio industriale ed un totale non senso.

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Oris ha quindi sviluppato sulla base del calibro le complicazioni per cui era rinomata quando sviluppava moduli su base ETA: l’Artelier Calibre 111 è la versione di normale produzione (e con data) del 110, mentre l’Artelier Calibre 112 è un tre contatori con funzione GMT e l’Artelier Calibre 113 con calendario del tipo pointerdate è l’erede moderno dell’Oris Calibre 373.

E’ un calibro perfetto per un Grande Orologio da Aviatore

Esistono sul mercato orologi che hanno il pedigree da orologio da aviatore ma non hanno un calibro sufficientemente autorevole da rendere le versioni moderne di quegli orologi credibili. Il calibro 110 è, per tipologia e caratteristiche, un calibro adatto ad entrare nella cassa di un Grande Orologio da Aviatore. Personalmente, credo che Oris stia in questo momento perdendo l’opportunità di entrare in un segmento interessante, a costi relativamente ridotti.

Gli Artelier Calibre 111, 112 e 113 hanno un ottimo prezzo reale di mercato

Credo che Oris sia stata poco furba nel definire il prezzo dei vari modelli della collezione Artelier dotati dei calibri 111, 112 e 113. Occorrono dai 5400€ per un Artelier Calibre 111 fino ai 7600€ per un Artelier Calibre 112 in acciaio ed oro. Non è in discussione la qualità dei prodotti ma siamo in un’area in cui devi farti spazio tra nomi i cui prodotti (non necessariamente migliori) hanno una consolidata immagine di marca nel medio ed alto di gamma. Questa scelta, unita ad una campagna promozionale poco presente, ha secondo me limitato la diffusione e soprattutto la comprensione delle caratteristiche degli orologi che si trovano oggi on line a prezzi decisamente inferiori a quelli di listino. Prezzi che oscillano dai 3200€ ai 4100€ e che rappresentano un valore incredibile in relazione a quel che si compra.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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